Piano piano
si va lontano
E scopri i sapori di un lembo di terra di Sardegna
- > AZZURRO TUTT'INTORNO
- > DALL'EOS VILLAGE ALL'ESCARGOT CONTINUA L'IMPRESA DEI CARTA A POCHI KM DA CAGLIARI
- > FABIO GROPPI, I SUOI FUOCHI, IL FIDO NICOLA ACQUASALIENTE E UNA GIOVANE BRIGATA
- > UNA SALA E DUE CUCINE
- > MARE TERRA E RICORDO DEI MONTI
- > PIACEVOLE MENÙ ANCHE SENZA LE LUMANCHE
Azzurro tutt'intorno
Qual’è il sogno di ogni viaggiatore? Raggiungere nuove mete, nuovi paesaggi, e, perchè no, scoprire nuovi sapori.
Eccovi accontentati! Vi racconto di un luogo dove ci si riempie gli occhi di luce e colori: di vita!
Qui l’azzurro del cielo si tuffa a picco in quello del mare con le sue sfumature, la sabbia scintillante sotto i raggi del sole e la sua vegetazione spontanea ti accompagnano fino alla terrazza dell’Escargot, quasi a volerti invitare ad entrare in quest’angolo di Sardegna, terra famosa in tutto il mondo per la bellezza delle sue spiagge e delle sue acque.
Eccovi accontentati! Vi racconto di un luogo dove ci si riempie gli occhi di luce e colori: di vita!
Qui l’azzurro del cielo si tuffa a picco in quello del mare con le sue sfumature, la sabbia scintillante sotto i raggi del sole e la sua vegetazione spontanea ti accompagnano fino alla terrazza dell’Escargot, quasi a volerti invitare ad entrare in quest’angolo di Sardegna, terra famosa in tutto il mondo per la bellezza delle sue spiagge e delle sue acque.
Dall'Eos Village all'Escargot continua l'impresa dei Carta a pochi km da Cagliari
E’ in questo lembo di terra a pochi chilometri da Cagliari, Costa Rei, a Muravera, che Stefano Carta e la sua famiglia dopo l’esperienza di Eos Village sul quale continua il minuzioso lavoro per regalare all’ospite un servizio sempre più curato ed attento, a pochi chilometri di distanza hanno intrapreso questa nuova avventura chiamata “Escargot” e per il quale nel 2015 hanno chiesto l’intervento dello Chef Fabio Groppi, voluto e prelevato dalla Val Badia dove per 3 anni era stato l’executive chef di un’altrettanto prestigiosa sebben diversa struttura chiamata La Gana.
Fabio Groppi, i suoi fuochi, il fido Nicola Acquasaliente e una giovane brigata
Compito di Fabio occuparsi della cucina di questo nuovo ristorante gourmet (oltre che di quella dell’Eos Village) che vuole sorgere in luogo della precedente pizzeria, ancora prima balera, e che oggi ambisce a diventare uno dei pochi punti di riferimento della zona dove poter degustare piatti che raccolgono le eccellenze locali del tutto nuove per lo chef, e nel quale raccontare quei produttori meno noti ma in grado di fornire il prodotto vincente per dare nuovo slancio alla cucina del territorio. Da qui l’impiego del maialetto, della ricciola e dei gamberi di Arbatax, o dall’entroterra i bovini rossi, l’anguria di Gavina, le arance di Muravera e lo zafferano di San Gavino.
Una sala e due cucine
Al suo fianco lo chef ha voluto una squadra giovane, dinamica, curiosa e come lui ambiziosa! Tutti ragazzi con poco più di vent’anni, vedi il suo sous chef Nicola Acquasaliente che lo accompagna da quand’era quindicenne e forse anche prima e di lui conosce ogni minima espressione e gesto, collaboratori che oltre ad assisterlo rappresentano, come lo stesso Groppi racconta, linfa vitale e stimolo per il lavoro quotidiano (non stento a crederlo considerati i sorrisi ed il grande lavoro di squadra che mostrano in ogni momento della giornata).
La struttura che già occupava una posizione invidiabile si veste a nuovo: sinuosa nel suo volume curvo sviluppa al suo interno spazi luminosi e freschi dove poter ammirare lo splendido panorama regalato dal mare aperto, in piena tranquillità, lasciando alle spalle anche il caos che il turista può portare con se nei mesi più frequentati. Circa 50 coperti, una cucina attrezzata tradizionalmente ed appartata ed una a vista sulla sala dove lo chef ed il suo team procedono alla preparazione dei piatti arrivando addirittura a tirare la pasta direttamente davanti al cliente al momento dell’ordine, un arredo minimalista, leggero, che lascia parlare la natura circostante ed il cibo. La presenza di tappeti e tovagliette di tessitura tradizionale sarda, i toni del mare che si ritrovano nei dettagli delle lampade e dell’oggettistica sui tavoli, il guscio di una lumaca a segnare ogni posto, un escargot appunto!
La struttura che già occupava una posizione invidiabile si veste a nuovo: sinuosa nel suo volume curvo sviluppa al suo interno spazi luminosi e freschi dove poter ammirare lo splendido panorama regalato dal mare aperto, in piena tranquillità, lasciando alle spalle anche il caos che il turista può portare con se nei mesi più frequentati. Circa 50 coperti, una cucina attrezzata tradizionalmente ed appartata ed una a vista sulla sala dove lo chef ed il suo team procedono alla preparazione dei piatti arrivando addirittura a tirare la pasta direttamente davanti al cliente al momento dell’ordine, un arredo minimalista, leggero, che lascia parlare la natura circostante ed il cibo. La presenza di tappeti e tovagliette di tessitura tradizionale sarda, i toni del mare che si ritrovano nei dettagli delle lampade e dell’oggettistica sui tavoli, il guscio di una lumaca a segnare ogni posto, un escargot appunto!
Mare terra e ricordo dei monti
Volendo a richiesta è possibile prenotare un “tavolo speciale” all’aperto lontano dagli altri commensali e consumare la cena sotto un manto stellato e come colonna sonora le onde del mare: puro romanticismo!
In ogni caso, dentro o fuori, la parola d’ordine resta qualità, dove territorialità e creatività si intrecciano, e dove lo scorrere del tempo, lento, aiuterà a conquistare quella quiete che risana mente e fisico.
E’ possibile scegliere liberamente alla carta fra i piatti incontaminati che accompagnano lo chef e le sue esperienze professionali e territoriali precedenti e quelli dove è stata operata quella cucitura con il nuovo luogo che lo ospita, oltre a 4 menù composti dalla cucina per soddisfare i diversi palati:
“Il colore della terra” ed “Il colore dell’acqua” ognuno rispettivamente composto da “Welcome, Entrè, Primo Piatto, Secondo Piatto, Pre Dessert e Dessert” (euro 70,00) con portate di terra e di mare come suggerisce il nome, “Tonalità” composto da 4 portate selezionate dallo chef con gli ingredienti migliori offerti dalla stagione (euro 50,00), “Contrasti” breve percorso di 2 portate selezionate dallo chef per far conoscere la cucina proposta da Escargot.
In ogni caso, dentro o fuori, la parola d’ordine resta qualità, dove territorialità e creatività si intrecciano, e dove lo scorrere del tempo, lento, aiuterà a conquistare quella quiete che risana mente e fisico.
E’ possibile scegliere liberamente alla carta fra i piatti incontaminati che accompagnano lo chef e le sue esperienze professionali e territoriali precedenti e quelli dove è stata operata quella cucitura con il nuovo luogo che lo ospita, oltre a 4 menù composti dalla cucina per soddisfare i diversi palati:
“Il colore della terra” ed “Il colore dell’acqua” ognuno rispettivamente composto da “Welcome, Entrè, Primo Piatto, Secondo Piatto, Pre Dessert e Dessert” (euro 70,00) con portate di terra e di mare come suggerisce il nome, “Tonalità” composto da 4 portate selezionate dallo chef con gli ingredienti migliori offerti dalla stagione (euro 50,00), “Contrasti” breve percorso di 2 portate selezionate dallo chef per far conoscere la cucina proposta da Escargot.
Piacevole menù anche senza le lumanche
Una carta di vini in divenire che cerca respiro fra prodotti del territorio, prodotti nazionali e qualche etichetta estera e sul quale sta lavorando il sommelier Nicola Mascarello, anch’esso chiamato all’Escargot per costruire una proposta che ben supporti i piatti della cucina.
Fra i piatti assaggiati un’insolita ma sfiziosa “Fregola cacio e pepe” fregola trafilata in casa con disco di cacio sardo dop e una pestata di pepe di sichuan, una fresca e gustosa “Tartare di Bue Rosso” con caviale di olive, pesto di capperi, cipolla rossa e bottarga di tonno, “La spigola” servita con patate viola, zenzero e arance di Muravera, “Il Maialetto” pancetta di maialetto da latte con patate bruciate e gras pistà al rosmarino, e per finire il “Bagno di latte” che non ha nulla a che vedere con la spiaggia e non serve il costume, ma è il dolce che viene comodamente servito al tavolo ed è composto da latte di mandorle e torrone liquido di Orgosolo.
Mi sorprendo nel non trovare nel menù nessun piatto a base di lumache, forse il nome del ristorante mi condiziona, magari sarà uno dei piatti che lo chef ha in previsione di inserire o magari no, non so, non gliel’ho nemmeno chiesto, è stato un pensiero di un attimo, e con la brezza del mare è subito volato via.
...o ci arrivi via strada, o ci arrivi via mare, Groppi ed il suo Escargot sarà una piacevole scoperta!
Fra i piatti assaggiati un’insolita ma sfiziosa “Fregola cacio e pepe” fregola trafilata in casa con disco di cacio sardo dop e una pestata di pepe di sichuan, una fresca e gustosa “Tartare di Bue Rosso” con caviale di olive, pesto di capperi, cipolla rossa e bottarga di tonno, “La spigola” servita con patate viola, zenzero e arance di Muravera, “Il Maialetto” pancetta di maialetto da latte con patate bruciate e gras pistà al rosmarino, e per finire il “Bagno di latte” che non ha nulla a che vedere con la spiaggia e non serve il costume, ma è il dolce che viene comodamente servito al tavolo ed è composto da latte di mandorle e torrone liquido di Orgosolo.
Mi sorprendo nel non trovare nel menù nessun piatto a base di lumache, forse il nome del ristorante mi condiziona, magari sarà uno dei piatti che lo chef ha in previsione di inserire o magari no, non so, non gliel’ho nemmeno chiesto, è stato un pensiero di un attimo, e con la brezza del mare è subito volato via.
...o ci arrivi via strada, o ci arrivi via mare, Groppi ed il suo Escargot sarà una piacevole scoperta!
Annamaria Farina
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