L'Oseleta veneta
declinata in napoletano
A Villa Cordevigo è Giuseppe d'Aquino il timoniere dei fuochi
- > Rigore e classicità in cucina
- > Legati ad un filo
- > Fragranze
- > La prova delle prove
- > Golosità millimetriche
- > Marco Andronico conduttore ideale
Rigore e classicità in cucina
Prendiamo
un cuoco napoletano con il necessario amore viscerale per la sua terra,
mettiamo anche che la sua carriera lo porti a una bella esperienza in
Francia, mondo di rigore e classicità in cucina. Per finire, questo
signore vediamolo a condurre un ristorante sulle colline gardesane in un
contesto di fascino inusitato, nella barchessa di una splendida
struttura del 1700, adibita ad albergo di lusso. Tutto questo fa sì che
Giuseppe d’Aquino per L’Oseleta di Villa Cordevigo sia diventato il deus
ex machina di un delizioso luogo gastronomico.
Legati ad un filo
Da
Napoli la solarità e alcuni prodotti di altissima qualità, d’oltralpe
alcune tecniche e la precisione millimetrica di qualche cottura, per un
percorso gustativo di grande soddisfazione e legato al filo rosso di
un’indubbia eleganza.
Fragranze
Dopo un assaggio dei pani, di una
fragranza da non perdere, si può iniziare con una sequenza di piccoli,
squisiti amuse bouche per poi iniziare la degustazione partendo dalla
delicata ricciola con pomodoro del piennolo, caprino al lime e sorbetto
al sedano.
La prova delle prove
“Bolle”
è un piatto riuscito sia esteticamente sia al palato, una pura ode al
mare. Guizzo creativo di classe la triglia con romesco e crescione.
Astice e piselli sono alla base di un’altra eccellente invenzione, prima
di un piatto in apparenza semplice ma rischiosissimo: una meraviglia
gli spaghetti al pomodoro del piennolo con burrata e scorza di limone.
Golosità millimetriche
La
cultura transalpina, fatta di fondi e cotture perfetti esce prepotente
nella quaglia con cavolfiore, mandorla e cioccolato bianco, di
millimetrica golosità. Alla stregua di un pre-dessert di grande classe
il fegato grasso brûlée con gel di vitello al tè affumicato e porcini.
Tra i dolci, “rosso al cubo” è una grande interpretazione creativa a
base di variazioni di pomodoro con fragola, zenzero e vaniglia. Allo
stesso modo sorprende la freschezza di “in verde” a base di: sedano,
basilico, mela verde e cioccolato bianco.
Marco Andronico conduttore ideale
Se
la soddisfazione per i piatti è alta, non da meno è il livello del
servizio, di una professionalità autentica, condotto dal Marco
Andronico. La carta dei vini, per assortimento e ricarichi, è
all’altezza del contesto. Si spendono senza remore dai 95 (6 portate) ai
120 (10 portate) euro per i bei menu degustazione.
Marco Colognese
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