L'Amarone di Tommasi
nella "Top 5" di Vivino
Il mondo dell'App Vivino sceglie il loro amarone
- > UN CLASSICO FRA I CLASSICI
- > DALLA VALPOLICELLA ALLA PUGLIA PASSANDO PER LA TOSCANA
- > AL CENTRO L'INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE DI UNA GRANDE AZIENDA
Un classico fra i classici
Meritato
riconoscimento per l’Amarone classico Tommasi che è entrato nella top 5
dell’App Vivino, l’applicazione scelta da 17 milioni di utenti in tutto
il mondo. Il vino di punta dell’azienda veronese si classifica così al
quinto posto nell’indice di gradimento della popolare applicazione
Vivino, immediatamente dopo i grandi nomi della Toscana, Sassicaia in
primis. La Valpolicella conferma la sua notorietà con l’Amarone classico
Tommasi, primo vino tra tutti i veneti, che si qualifica con il miglior
indice di gradimento da parte dei consumatori. L’App Vivino è
certamente la più popolare fra i wine lovers e costituisce la più grande
“wine-community” del vino del mondo. Nata dall’idea del danese Heini
Zachariassen nel 2011 in pochissimi anni, Vivino è divenuta
l’applicazione di riferimento per tutti i consumatori, dai neofiti agli
esperti.
Dalla Valpolicella alla Puglia passando per la Toscana
La
classifica è pubblica sul sito www.vivino.com nell’articolo che mostra i
migliori 25 vini italiani. Tommasi si gode anche il buonissimo
piazzamento del “Ripasso” Valpolicella Classico Superiore, non solo in
termini di classifica, ma anche per il punteggio di qualità del vino. Un
ottimo riconoscimento dunque che arriva dai consumatori, dagli
appassionati, da chi ha entusiasmo per il vino in tutto il mondo e cerca
il parere di chi in qualche modo sente vicino e non per forza
dell’esperto. La famiglia Tommasi si conferma dunque leader nella
produzione dei grandi vini della Valpolicella classica. L’azienda
veronese di Pedemonte di Valpolicella esporta l’88% della produzione in
69 Paesi ed è leader di mercato soprattutto nel Nord Europa, in Canada e
negli Stati Uniti. Gli ettari di vigneto di proprietà sono 552,
suddivisi in 5 tenute in 4 regioni d’Italia. Oltre alla Tommasi
Viticoltori, marchio storico di Verona, tenuta Caseo nell’Oltrepò
Pavese, Masseria Surani a Manduria, in Puglia, dove viene prodotto il
Primitivo, la Toscana in Maremma con Poggio al Tufo e infine Casisano
nelle colline del Brunello di Montalcino, acquisizione del 2015.
Al centro l'innovazione nella tradizione di una grande azienda
“Ogni
anno da questi vigneti, rigorosamente tutti in Italia, - afferma il
presidente Dario Tommasi , nella foto – vengono prodotte uve da cui si
ricavano 2,9 milioni di bottiglie l’anno, per circa 26 milioni di euro
di fatturato complessivo. Il mercato agroalimentare italiano sta vivendo
un buon momento ci sono margini per crescere ancora, in particolare
all’estero, dove però servirebbe una azione di tutela più decisa da
parte delle nostre istituzioni e di quelle europee nei confronti dei
marchi di qualità contro la contraffazione e le frodi”. Il Gruppo
Tommasi Family Estates, che conta su 230 addetti diretti, è attivo anche
nell’accoglienza sia nelle tenute vinicole in Italia, sia a Verona con
alberghi e ristoranti, tra cui spicca Villa Quaranta Park Hotel, a
Ospedaletto di Pescantina. È proprio di pochi giorni fa l’annuncio della
vincitrice del bando per logo per Villa Quaranta, indetto lo scorso maggio. Un’altra idea coraggiosa ed innovativa, deiTommasi,
che ha aperto la possibilità anche a giovani talenti di essere
coinvolti nelle strategie di comunicazione di una grande azienda.
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