ViniBuoni d’Italia
2017, 491 Corone
Piemonte e Toscana
sono in testa
Primo Piano del 01 Agosto 2016 | 10:49
L’edizione 2017 della guida ViniBuoni d’Italia ha assegnato 491 Corone, il massimo riconoscimento, su oltre 700 vini in gara. Il Piemonte è la regione più premiata con 64 Corone, seguito dalla Toscana (63). 33 le Corone assegnate alle etichette del Friuli Venezia Giulia, la regione che ospita le finali delle valutazioni da 5 anni
Con la finale di Buttrio (Ud), ormai considerata la capitale dei vini autoctoni, si sono ufficialmente concluse le degustazioni della guida ViniBuoni d’Italia 2017 del Touring Club Italiano curata da Mario Busso. 30 coordinatori regionali suddivisi in tre commissioni, 700 vini in rappresentanza di tutte le regioni italiane, vini ottenuti da vitigni autoctoni italiani che esprimono l’orgoglio e la ricerca operata negli ultimi anni da vignaioli attenti a rivalutare l’immenso patrimonio ampelografico della nostra penisola.
Alla regione Friuli Venezia Giulia che da cinque anni ospita le finali presso la Villa di Toppo Florio sono state assegnate 33 corone su 43 finalisti presentati. In generale hanno raggiunto il massimo riconoscimento della Corona 491 vini. Insigniti della Golden Star sono stati 209. La Toscana, con 63 Corone, e il Piemonte con 64 Corone, si confermano le regioni più premiate.
La 14a edizione della guida ha selezionato circa 26milacampioni con un incremento del 4% rispetto ai vini degustati lo scorso anno. Tutti i campioni sono stati esaminati “alla cieca” dalle diverse commissioni regionali nelle fasi di selezione. I 700 vini che sono stati ammessi alle finali rappresentano appena il 2,69% delle etichette partecipanti. Un dato che evidenzia il rigore con cui vengono analizzati i vini per l’ammissione alle finali. Forte successo per l’evento “Oggi le Corone le decido Io”. Commissioni parallele composte da giornalisti, blogger e wine lovers al voto sugli stessi vini analizzati dai coordinatori regionali confermano l’ormai consolidata trasparenza della guida del Touring Club Italiano.
A suffragare il rigore sono inoltre i vini che hanno ottenuto la Corona di ViniBuoni d’Italia che rappresentano appena l’1,88% del totale dei vini degustati. In questi numeri sono considerati anche gli spumanti Metodo Classico, che in gran parte non sono da autoctoni. Il diploma di merito verrà assegnato anche quest’anno alle aziende che hanno ottenuto la Corona durante l’inaugurazione di Merano Winefestival in occasione anche della presentazione della Guida stessa.
Mario Busso nelle sue considerazioni sul percorso della guida riporta le parole di Jeff Porter, uno dei massimi sommelier degli Stati Uniti e beverage director del gruppo Batali & Bastianich Ospitality Group intervistato a Collisioni. “Il vino italiano è una componente chiave della tavola…..Gli americani amano immergersi nella cultura italiana. La tendenza a fare vini dal gusto omologato sta morendo, e giustamente non ha senso un vino italiano con lo stesso sapore di un vino della California.
Ci sono cantine che per molto tempo hanno tentato di fare con il Sangiovese vini simili ai Bordeaux, ma perché? È bello vedere gente che sa riconoscere ed apprezzare il Barolo, il Barbaresco, i vini toscani e quelli pugliesi…. Mi piace l’idea di fare un breve viaggio in Italia solo con i suoi vini, ognuno dei quali racconta un aspetto e una regione diversa, esaltando i diversi piatti delle tradizioni locali, senza muovermi dagli Stati Uniti, perché oggi è possibile farlo, c’è spazio e consapevolezza anche per i territori meno noti”.
La grande notte delle Corone ha segnato la conclusione delle finali a Villa di Toppo Florio a Buttrio, dove gli ospiti hanno potuto degustare tutti i 700 vini finalisti di ViniBuoni d’Italia 2017, che hanno accompagnato il goloso percorso gastronomico elaborato dallo chef Fabio Zago alla scoperta delle prelibatezze della cucina tradizionale italiana abbinata ai vini finalisti, allestito dalla Pro Loco Buri in collaborazione con Ersa e con il Comune di Buttrio. Interessante il menu: frico croccante (Friuli); “savor” della Laguna veneta (Veneto); trofie con pesto di basilico, patate e fagiolini (Liguria); panzanella e pappa al pomodoro (Toscana); maccheroncini di Gragnano alla Sorrentina (Campania); arancini di riso (Molise); polpettine di neonata di pesce con salsa di peperoni (Calabria); cous cous alla mediterranea (Sicilia); tonno di Carlo Forte alle erbe dell’isola (Sardegna) ed una selezione di dolci preparati dalle famiglie di Buttrio.
Alla regione Friuli Venezia Giulia che da cinque anni ospita le finali presso la Villa di Toppo Florio sono state assegnate 33 corone su 43 finalisti presentati. In generale hanno raggiunto il massimo riconoscimento della Corona 491 vini. Insigniti della Golden Star sono stati 209. La Toscana, con 63 Corone, e il Piemonte con 64 Corone, si confermano le regioni più premiate.
La 14a edizione della guida ha selezionato circa 26milacampioni con un incremento del 4% rispetto ai vini degustati lo scorso anno. Tutti i campioni sono stati esaminati “alla cieca” dalle diverse commissioni regionali nelle fasi di selezione. I 700 vini che sono stati ammessi alle finali rappresentano appena il 2,69% delle etichette partecipanti. Un dato che evidenzia il rigore con cui vengono analizzati i vini per l’ammissione alle finali. Forte successo per l’evento “Oggi le Corone le decido Io”. Commissioni parallele composte da giornalisti, blogger e wine lovers al voto sugli stessi vini analizzati dai coordinatori regionali confermano l’ormai consolidata trasparenza della guida del Touring Club Italiano.
A suffragare il rigore sono inoltre i vini che hanno ottenuto la Corona di ViniBuoni d’Italia che rappresentano appena l’1,88% del totale dei vini degustati. In questi numeri sono considerati anche gli spumanti Metodo Classico, che in gran parte non sono da autoctoni. Il diploma di merito verrà assegnato anche quest’anno alle aziende che hanno ottenuto la Corona durante l’inaugurazione di Merano Winefestival in occasione anche della presentazione della Guida stessa.
Mario Busso nelle sue considerazioni sul percorso della guida riporta le parole di Jeff Porter, uno dei massimi sommelier degli Stati Uniti e beverage director del gruppo Batali & Bastianich Ospitality Group intervistato a Collisioni. “Il vino italiano è una componente chiave della tavola…..Gli americani amano immergersi nella cultura italiana. La tendenza a fare vini dal gusto omologato sta morendo, e giustamente non ha senso un vino italiano con lo stesso sapore di un vino della California.
Ci sono cantine che per molto tempo hanno tentato di fare con il Sangiovese vini simili ai Bordeaux, ma perché? È bello vedere gente che sa riconoscere ed apprezzare il Barolo, il Barbaresco, i vini toscani e quelli pugliesi…. Mi piace l’idea di fare un breve viaggio in Italia solo con i suoi vini, ognuno dei quali racconta un aspetto e una regione diversa, esaltando i diversi piatti delle tradizioni locali, senza muovermi dagli Stati Uniti, perché oggi è possibile farlo, c’è spazio e consapevolezza anche per i territori meno noti”.
La grande notte delle Corone ha segnato la conclusione delle finali a Villa di Toppo Florio a Buttrio, dove gli ospiti hanno potuto degustare tutti i 700 vini finalisti di ViniBuoni d’Italia 2017, che hanno accompagnato il goloso percorso gastronomico elaborato dallo chef Fabio Zago alla scoperta delle prelibatezze della cucina tradizionale italiana abbinata ai vini finalisti, allestito dalla Pro Loco Buri in collaborazione con Ersa e con il Comune di Buttrio. Interessante il menu: frico croccante (Friuli); “savor” della Laguna veneta (Veneto); trofie con pesto di basilico, patate e fagiolini (Liguria); panzanella e pappa al pomodoro (Toscana); maccheroncini di Gragnano alla Sorrentina (Campania); arancini di riso (Molise); polpettine di neonata di pesce con salsa di peperoni (Calabria); cous cous alla mediterranea (Sicilia); tonno di Carlo Forte alle erbe dell’isola (Sardegna) ed una selezione di dolci preparati dalle famiglie di Buttrio.
Italiaatavola
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