domenica 26 luglio 2020

IL TEAM BUILDING SENSORIALE

 IL TEAM 
BUILDING 
SENSORIALE

Come rafforzare le relazioni e le competenze aziendali attraverso percorsi esperienziali innovativi
Ormai numerose aziende sono alla ricerca di percorsi formativi per i loro dipendenti che permettano non solo di sviluppare e aumentare le competenze dei collaboratori, ma che siano al contempo in grado di favorire lo sviluppo personale e stimolare le collaborazioni e le relazioni all’interno dello staff. Tra queste attività, volte a investire in modo innovativo sul proprio personale, da molto tempo trova collocazione il team building, percorso formativo di nuova generazione che viene impiegato da aziende di varie dimensioni e che si collocano su diverse aree di mercato e categorie merceologiche.

Che cosa è il team building? 


Per definizione il team building è quell’attività o l’insieme di attività volte a costruire o migliorare le capacità di lavorare in squadra e aumentare l’efficienza e l’efficacia del gruppo nel raggiungere un risultato attraverso un proficuo lavoro di collaborazione. A tale scopo, le attività scelte sono usualmente di tipo formativo ed educativo, esperienziali e nella maggior parte dei casi anche ludiche. Nei percorsi di team building si cerca di alternare sia momenti formativi sia momenti ludici, allo scopo di creare esperienze particolari, uniche e di valore. Le attività scelte quindi devono essere di alto valore formativo, per rendersi indispensabili a quelle aziende che intendono perseguire il miglioramento cognitivo, relazionale e contenutistico, dando un’importanza particolare e di riguardo a tutte le risorse umane presenti nell’impresa.

Quando avvalersi del Team building? 


Il potente strumento del team building può essere impiegato in innumerevoli ambiti, con diverse modalità e per soddisfare differenti obiettivi. Esemplificando, per capire meglio le possibili esigenze aziendali che possono essere soddisfatte, è possibile evidenziare tre modalità principali di utilizzo in base agli obiettivi che si prefigge l’azienda: motivazionale: modalità utilizzata specialmente nel mondo delle imprese per motivare le persone e migliorare le performance dei gruppi di lavoro, soprattutto agendo sulle leve della collaborazione e della comunicazione; incentivante: modalità utilizzata per premiare persone o gruppi di lavoro riconoscendo i risultati raggiunti e indurli a proseguire sulla strada del miglioramento; relazionale: modalità utilizzata tra gruppi di persone, per consentire a ciascun partecipante di migliorare le proprie capacità relazionali e ottenere migliori risultati in termine di qualità di rapporti sociali. È utilizzata spesso anche al di fuori degli ambiti lavorativi (scuole, gruppi sociali, gruppi relazionali) e non è rivolta a un gruppo specifico, ma genericamente a persone che vogliono migliorare la propria capacità di lavorare e interagire in gruppo.

Quali tipologie di team building utilizzare? 


È possibile individuare quattro tipi di team building: formativo: le tecniche utilizzate sono tipiche del mondo della formazione e dell’educazione, soprattutto legate alle competenze trasversali (soft skill) e alla formazione manageriale; esperienziale: si crea un percorso esperienziale, con l’obiettivo di far vivere ai partecipanti esperienze reali o simulate, spesso legate al mondo dell’arte (teatro, musica, pittura ecc.), che consentono di interiorizzare principi utili per favorire e migliorare le modalità di relazione e collaborazione in un gruppo; ludico: molto simile a quello esperienziale ma basato soprattutto sull’utilizzo di giochi e sfide (gamification, challenge), che aiutano a comprendere oltre a concetti di lavoro e di relazioni di gruppo anche il concetto di competizione sana e costruttiva; blended: è un vero e articolato progetto di team building che prevede l’utilizzo di più modalità integrate in un percorso che consenta il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 
Come scegliere il miglior team building per l’azienda? 
Per definire la tipologia di team building più appropriata bisogna partire dagli obiettivi per cui si è scelto di fare un’attività o un percorso e incrociare tale obiettivo con anche la tipologia e la tecnica da impiegare. È possibile avvalersi di uno strumento semplice come una tabella a doppia entrata (Tab. 1) dove siano definite sia gli obiettivi sia le tecniche.

Quale è il valore aggiunto del team building sensoriale? 
Il team building sensoriale, in tutte le sue sfaccettature, può rappresentare un’opportunità per tutte le imprese. Questa tipologia di percorso parte dal presupposto che ogni persona si relaziona con gli altri e con il mondo in generale attraverso i sensi e questi strumenti che generano percezioni ed emozioni sono in dotazione a ogni essere umano e possono essere utilizzati facilmente e istintivamente in tutti i percorsi formativi, educativi e relazionali.
 Da qui si evince come l’analisi e la comunicazione sensoriale siano una fonte inesauribile di spunti per creare esperienze, giochi e sfide che possono fungere sia da complemento sia da struttura portante e filo conduttore di percorsi efficaci di team building. Il team building sensoriale può essere impiegato sia in aziende che già hanno competenze in ambito sensoriale, sia in imprese che non hanno ancora avuto la possibilità di approcciare il mondo della sensorialità. Per usufruire di questa tipologia di percorso è necessario avvalersi di esperti che siano in grado di proporre in modo efficace e divertente attività sensoriali innovative, per migliorare le proprie competenze in ambito delle scienze sensoriali da un punto di vista tecnico scientifico (test, profili sensoriali), per ampliare le competenze e conoscenze di comunicazione e marketing sensoriale (pubblicità, azioni innovative verso clienti e consumatori), per realizzare percorsi di valorizzazione del team e del networking. Queste tipologie di percorsi, vista la varietà di tecniche impiegate e la valenza delle attività sensoriali svolte, sia singolarmente sia in gruppo, risultano sicuramente di grande efficacia, unendo il contenuto formativo ed educativo a esperienze pratiche e di facile e spontanea esecuzione. L’impiego di attività ludiche sensoriali all’interno di questi percorsi permette di stimolare la conoscenza delle proprie capacità sensoriali utili quotidianamente per gestire relazioni interpersonali con colleghi, famigliari e amici, di apprendere nuove tecniche che permettano di migliorare la scelta e il consumo critico di prodotti enogastronomici e non solo, di affinare metodologie di comunicazione essenziali in ambito lavorativo per incrementare il proprio business. Il team building sensoriale rappresenta quindi un vero percorso formativo a 360 gradi che, grazie alle tecniche all’avanguardia impiagate e alle sue caratteristiche di fluidità e leggerezza che ne distinguono lo svolgimento, porta i partecipanti ad avere un reale appagamento concettuale, una concreta crescita personale e una soddisfazione tangibile rispetto al tempo impiegato.
Stefano Maida Annalisa Renzi   


Dalla bellezza estetica 
alla bellezza concreta 
Con un’azienda italiana del mondo della moda, famosa e rinomata in tutto il mondo, è stato svolto un evento sensoriale con trenta partecipanti, di nazionalità diversa, con l’obiettivo da parte dell’azienda di far passare il concetto di bellezza concreta ovvero non tutto ciò che è bello esteticamente vuol dire che sia per forza di qualità. A tale scopo il team building, dopo un piccolo e divertente allenamento sensoriale, si è basato su piccole sfide singole e di gruppo legate alla sinestesia. I partecipanti sono stati coinvolti in un gioco sensoriale chiamato Gli inganni della sinestesia dove solo guardando i prodotti enogastronomici proposti sono state richieste valutazioni sensoriali sulle attese in fatto di gusto, tatto e olfatto. Sorpresa ilarità e discussione sono stati i termini che meglio indicano quanto è emerso poi dall’assaggio usando tutti gli organi di senso.

Come ti racconto 
il nuovo prodotto Per una azienda leader nel mercato dei profumi e della cosmesi è stato costruito un percorso interattivo con l’obiettivo di formare i partecipanti rispetto alla percezione olfattiva così da poter ottenere un linguaggio comune nella realizzazione di nuovi claim pubblicitari. Per far questo, dopo un allenamento sensoriale utilizzando diversi standard olfattivi di differenti famiglie aromatiche, ai partecipanti è stato sottoposto un “banco olfattivo” alla cieca di diversi nuovi prodotti aziendali e una scheda gioco chiamata Sensory explorer light. Questa si è rivelata molto utile per raccogliere percezioni olfattive oggettive, per poi legarle a modalità di utilizzo, a possibili target di consumatori e a metafore esplicative. Infine, suddivisi in squadre, partendo proprio da Sensory explorer light di ciascuno, sono stati realizzati i nuovi claim per l’ultima linea di profumi realizzati dall’azienda.

Dalla percezione 
all’immagine 
Un momento conviviale ha consentito di tradurre le percezioni scaturite da un percorso sensoriale tattile, visivo e olfattivo in una rappresentazione di immagini per un’azienda che si occupa di design e di progettazione di interni. I partecipanti hanno testato, con l’impiego di una scheda a descrizione libera, diverse tipologie di prodotti per l’arredamento d’interni e, con i dati ottenuti e diversi materiali (colori, carte, pezzi di stoffe ecc.), hanno realizzato opere rappresentative della percezione collettiva. L’ultima fase del percorso ha consentito di riassumere gli elaborati attraverso un linguaggio comune legato all’emozione.

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