domenica 26 luglio 2020

Grecu di Livanti e Lu Bancu Vini ideali per l’estate

Grecu di Livanti 

e Lu Bancu
Vini ideali 

per l’estate


Un rosato, tipologia regina dell’estate, che può accompagnare dal pesce alla carne ed è speciale con la pizza; e un bianco secco con una mineralità esaltante, perfetto col pesce ma anche con i formaggi.

Fu la riforma agraria del dopoguerra a ridurre a soli 400 ha i poderi della famiglia Di Lorenzo nelle campagne di Monreale, anche se più vicini ad altri paesi. Una terra fertile in contrada Grisì-Disisa nelle colline che dominano il lago Poma. Una prima cantina fu costruita negli anni 30 da Mario Di Lorenzo ed erano vini bianchi sfusi che in maggioranza prendevano la strada verso il nord. Non conveniva economicamente, allora si chiuse la cantina e si preferì vendere le uve.

Mario e Renato Di Lorenzo - Grecu di Livanti di Feudo Disisa Un rosato ideale per l’estate
Mario e Renato Di Lorenzo

Siamo già alla fine degli anni 80 e sta per nascere la moderna Feudo Disisa, che ha per presidente Renato Di Lorenzo e amministratore il figlio Mario, si comincia con l’espiantare i vigneti a tendoni che danno forti produzioni, si introducono viti a bacca rossa, insomma si investe nei vigneti che oggi sono 150 ha, 70 di uliveti il resto seminativi.



La scelta dei vitigni avviene con la consulenza dell’Istituto Regionale Vite e Vino e oggi si hanno in maggioranza quelli tipici del territorio che ricade nella Doc Monreale, di cui proprio Mario è presidente: Catarratto, Perricone, Syrah, Insolia ma non solo. Enologo, da anni, è il bravo Tonino Guzzo, uno che la Sicilia tutta la conosce molto bene in quanto consulente di molte cantine, uno che interpreta i vini bianchi come pochi altri.

Vigneti sul lago Poma - Grecu di Livanti di Feudo Disisa Un rosato ideale per l’estate
Vigneti sul lago Poma

I vigneti attuali sono a spalliera potati per una metà a Guyot e per l’altra a cordone speronato in terreni collinari di vario impasto e costituzione a quote tra i 300 e i 500 metri. Nelle annate siccitose si dà un po’ d’acqua per soccorso. La conduzione è convenzionale ed in parte per 50 ha biologica certificata come l’intera produzione dell’evo di circa 350 hl/anno. Nel 2002 avviene il completamento della modernizzazione con l’inizio della costruzione della nuova cantina per cui il primo millesimo imbottigliato è il 2004.

Il baglio della cantina - Grecu di Livanti di Feudo Disisa Un rosato ideale per l’estate
Il baglio della cantina

Delle 13 etichette in 4 linee per un totale di 230mila bottiglie degustiamo un rosato, una tipologia che dovrebbe essere la regina dell’estate, in quanto si beve fresco o addirittura freddo, può accompagnare dal pesce alla carne giocando con le temperature ed è speciale con la pizza, il Grecu di Livanti  Doc Sicilia 2019 Nero d’Avola Rosato, nonché il bianco Lu Bancu Doc Monreale Catarratto 2019. Nomi che derivano da vecchie leggende che narravano di un tesoro, lu bancu, nascosto nella zona e tanto cercato.

Il Grecu di Livanti è raccolto a mano con grappoli selezionati di Nero d’Avola, una vinificazione totalmente in bianco quindi con allontanamento immediato delle bucce dopo la pressatura, 6 mesi di affinamento in acciaio e almeno 2 in bottiglia. Nel calice il colore è rosa molto tenue; un naso di rosa, frutta rossa delicata, pompelmo, un’ombra di macchia mediterranea; al palato risaltano la freschezza e la mineralità in una struttura equilibrata, ritornano i profumi, un vino che si beve facile facile anche per i soli 12,5° alcolici. Una volta assaggiato, in estate non potrete farne a meno specie con i piatti di carne, i salumi e le pizze. Sono 2.500 bottiglie da non perdere a 12 euro in enoteca.
Retro etichette - Grecu di Livanti di Feudo Disisa Un rosato ideale per l’estate
Lu Bancu anch’esso raccolto a mano selezionando i grappoli di Catarratto, il vitigno più diffuso in Sicilia, fermentazione con lieviti selezionati e una sosta in acciaio sur lies fino ad 8 mesi, come nelle altre etichette solfiti ai minimi. Nel calice ha colore giallo paglierino con riflessi verdolini, un intenso e gradevolissimo olfatto di fiori di campo, tanta frutta a polpa bianca, agrumi specie il cedro, l’albicocca matura, vino netto, invitante, perfettamente franco; al palato è secco con una mineralità esaltante ma non eccessiva, una struttura avvolgente e in perfetto equilibrio acido-sapido, un retrogusto lungo, rivela la mano felice di Guzzo per i Catarratto. Col pesce in genere si sposa alla perfezione ma potete goderlo con formaggi anche stagionati e con una caponata siciliana. 13.000 bottiglie che trovate a 16 euro.

Per informazioni: www.feudodisisa.it
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Gianni Paternò
Gianni Paternò

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