giovedì 26 novembre 2020

Porto di Giulianova Snodo cruciale per la ristorazione

 

Porto di Giulianova
Snodo cruciale 

per la ristorazione


Il più importante approdo dell'Abruzzo settentrionale
Non solo un porto, ma un'infrastruttura strategica per il territorio che guarda al domani. Un porto aperto, fruibile da tutti, che dà una mano alla ristorazione, attento alla sostenibilità.

Lungo la costa abruzzese, il porto di Giulianova è il più importante punto di approdo dell’Abruzzo settentrionale dedicato alla pesca commerciale, all’approdo turistico a quello nautico. Un luogo che cambia volto nel corso della giornata e delle stagioni. Da un lato i saliscendi, dall’altro le vongolare, sullo sfondo il Gran Sasso ed il profilo della cupola del duomo dedicato a San Flaviano, simbolo della città. Al molo sud delizioso il muretto della passeggiata decorato con 1.600 mattonelle realizzate dai ceramisti di Castelli che raffigurano alcuni particolari del soffitto di San Donato con alcune sedute in legno di una particolare quercia africana particolarmente resistente alle intemperie.
Uno dei tanti progetti portati avanti dal presidente dell’Ente Porto, Marco Verticelli, che vuole far diventare questo luogo la porta di accesso al territorio ed alle sue eccellenze.

L’importanza che ha il Piano Regolatore Portuale per raggiungere i suoi obiettivi
«Il PRP (Piano Regolatore Portuale) è lo strumento essenziale - ha detto Verticelli - per tracciare l’orizzonte verso il quale far muovere una infrastruttura che ha comunque un notevole peso strategico nella comunità regionale. Serve a dare certezze a chi vi opera, permettere investimenti, aprire la strada verso un futuro che già disegna nuove sfide e nuovi contesti. È lo strumento essenziale per guardare con fiducia al domani. Per questo abbiamo cercato innanzitutto di farne uno strumento condiviso e, anche se siamo stati oggettivamente limitati dalla pandemia in atto, si è lavorato per garantirne la massima diffusione possibile. Tra i principi che ne abbiamo posto alla base mi piace sottolinearne alcuni: porto sostenibile e quindi una grande attenzione verso gli impatti ambientali; porto aperto e realmente fruibile da tutti; equilibrio e salvaguardia della “missione” del porto tra pesca e diportismo».

Un porto sostenibile, un porto aperto - Il Porto di Giulianova Porta per le eccellenze in Abruzzo
Un porto sostenibile, un porto aperto

Quali economie genera il porto?
La filiera ittica rimane un segmento di grande rilevanza economica, basti pensare al fatto che il porto di Giulianova ospita una delle flotte più grandi per la pesca delle vongole (Venus Gallina) e un po’ tutte le tipologie di pesca. A parte l’impatto diretto verso i pescatori o verso il commercio al dettaglio è tutto il comparto della ristorazione, soprattutto costiera, che si fonda sul pescato fresco locale. Vi era inoltre il timore che la situazione pandemica avesse ripercussioni pesanti sul diportismo. Abbiamo invece constatato con piacere che nel 2020 sono aumentati gli ormeggi e anche le altre attività come quelle manutentive, cantieristiche o di servizi vari non hanno subito grandi problemi

A giovarne è la ristorazione, grazie al pescato fresco quotidiano - Il Porto di Giulianova Porta per le eccellenze in Abruzzo
A giovarne è la ristorazione, grazie al pescato fresco quotidiano

La marineria locale come è strutturata?
Il porto oggi ospita circa 110 imbarcazioni da pesca di varia tipologia e circa 450 imbarcazioni da diporto tra vela e motore. In questo contesto anche per le imbarcazioni da diporto l’attività della pesca sportiva ha sempre giocato un grande ruolo. Il nostro porto è famoso, tra gli appassionati, per essere una ottima base per la pesca del Tonno Rosso che viene universalmente ritenuta la specie più pregiata. Purtroppo una regolamentazione poco accurata finisce con il favorire fenomeni di pesca illegale e quasi distrutto la corretta pesca sportiva. Questa situazione finisce con il generale malcontento anche tra operatori professionali autorizzati per altre tipologie di pesca. Speriamo che il ministero si decida una buona volta ad intervenire.
Fermo pesca obbligatorio ma anche volontario. 
Come viene controllata la salubrità del pescato?
È da sottolineare come le stesse organizzazioni di produttori, tra cui il Co.Ge.Vo. (produttori di vongole), oltre i fermi pesca obbligatori, esercitano mesi di fermo facoltativo allo scopo di salvaguardare gli stock ittici e far “riposare” il mare. I processi di autoregolamentazione non sono indolori ma comportano costi ed in qualche modo tutto si riflette anche sul mercato ittico che indubbiamente soffre per la contrazione del
prodotto pescato e per varie cessazioni di imprese di pesca di varia tipologia. In questo contesto le nostre marinerie trovano nel IZS AM, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, uno straordinario alleato ed un prezioso sostegno per il monitoraggio della salubrità dei prodotti ittici, per il controllo di eventuali anomalie ambientali, per la sperimentazione di attrezzi da pesca meno impattanti. Per davvero un positivo esempio di collaborazione tra scienza ed economia.


L’importanza dell’impatto ambientale e gestione rifiuti
«Non è solo il Piano Regolatore Portuale ad avere una grande attenzione agli impatti ambientali - ha spiegato Verticelli - ma sono un po’ tutti gli investimenti che abbiamo compiuto e che stiamo generando riguardano questo tema: la sostituzione di tutti gli impianti di illuminazione con tecnologia LED, l’introduzione di una più efficace raccolta differenziata attraverso l’installazione di diverse isole ecologiche, il nuovo piano traffico, sono solo alcuni degli interventi attivati e oltre questi mi piace segnalare l’avvio del programma “Fishing for Litter”. Questo programma attiva il recupero di rifiuti intercettati in mare da parte delle imbarcazioni professionali durante le normali attività di pesca. L’Ente Porto è capofila di un raggruppamento che coinvolge oltre 70 imprese di pesca sulla base dell’accesso ad un fondo comunitario denominato FEAMP. Non solo siamo orgogliosi di aver “vinto” una serie di bandi in tal senso, ma sottolineo il grande protagonismo delle marinerie locali
nell’opera di pulizia e difesa del patrimonio mare».
Per informazioni: www.enteportogiulianova.it 
di Piera Genta
Piera Genta

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