domenica 28 febbraio 2021

Grandi chef in grandi hotel: tre nove alleanze tra food e hotellerie

 

Grandi chef in grandi hotel: 

tre nove alleanze 

tra food e hotellerie


Grandi chef in grandi hotel: in attesa della ripartenza, appropinquandosi la primavera, alcuni cuochi stellati stanno stringendo alleanze con le catene dell’hotellerie, anche alla luce del ruolo sempre più importante che l’offerta culinarie in albergo ha per l’appeal delle migliori strutture ricettive. Sono già tre gli accordi raggiunti tra famosi chef e rinomati nomi del settore alberghiero.

La carica dei… tre

Il pluristellato Enrico Bartolini con Milano Verticale, l’hotel di Una Esperienze del Gruppo Una (di proprietà di Unipol): la struttura è collocata nella prestigiosa e avveniristica Porta Nuova-Garibaldi, il quartiere al centro della trasformazione radicale dello skyline meneghino.
Un altro cuoco di stanza all’ombra della Madonnina è protagonista della seconda partnership: si tratta di Claudio Sadler che firmerà l’offerta ristorativa del Baglioni Hotels & Resorts nell’area marina protetta di Tavolara in Sardegna: cucinerà infatti per il Baglioni Resort Puntalandia, struttura in apertura a giugno, nel ristorante gourmet Gusto by Claudio Sadler, a cui si aggiungeranno un secondo locale italiano con proposte mediterranee nonché un pool e un terrace bar.
La terza iniziativa vede coinvolto il due stelle Michelin Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa Ibla: a Roma opererà in collaborazione con la catena Marriott International, che a settembre porterà in Italia il brand W Hotels. Una location che si colloca in via Liguria, a metà strada tra piazza Spagna e via Condotti.

Gli antesignani

I tre chef seguono le orme degli antesignani della collaborazione con i grandi hotel: Niko Romito, che con Bulgari Hotels è già approdato a Shanghai, Pechino, Dubai e Milano. Il prossimo step sarà il ristorante di Parigi che aprirà entro la fine dell’anno mentre si progetta di arrivare anche a Roma, Tokyo, Miami e Mosca. I Cerea di Da Vittorio svolgono invece attività di consulenza per la cucina dell’hotel Gallia di Milano mentre il main brand di famiglia fa capolino a St. Moritz all’interno del Carlton. E che dire dell’Ovo di Carlo Cracco nell’hotel Lotte a Mosca e di Massimiliano Alajmo che a Marrakech, in Marocco, ha aperto il ristorante Sesamo al Royal Mansour Hotel.

Insomma, la partenership con le catene di hotel attrae sempre più gli chef-imprenditori di casa nostra: per i primi si tratta di un richiamo che archivia definitivamente l’era in cui l’offerta food in albergo era considerata poco più di un servizio, per i secondi rappresenta un modo, specie di questi tempi, per lavorare in condizioni di maggiore sostenibilità economica. BARTU'

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