Pesticidi, il piano dell'Ue
divide l'Europa
D'altro canto, l'eurodeputata dei Verdi, Sarah Wiener, relatrice del dossier per la commissione Ambiente al Parlamento europeo, continua a spingere per obiettivi e scadenze sempre più ambiziose.
L'Italia, insieme alla maggioranza degli Stati membri, come riferito dall'ANSA, ha chiesto alla Commissione ulteriori dati per verificare l'impatto delle nuove regole sulla produzione. «Bisogna aprire una riflessione seria e implementare la ricerca perché alla diminuzione dei pesticidi corrisponda un'azione per sostituirli» aveva dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine del vertice del Consiglio Ue del dicembre 2022.
Della stessa corrente di pensiero la Spagna, il cui governo ha chiesto agli agricoltori di disporre di alternative sufficienti ai pesticidi prima di introdurre le nuove restrizioni. Anche la Slovenia si oppone alla proposta di regolamento principalmente perché non tiene conto delle differenze tra i settori agricoli degli Stati membri. Da ciò, la proposta del governo di Lubiana di una metodologia diversa che tenga conto del livello di utilizzo di prodotti fitosanitari di ciascun paese sulla media europea IAT
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