Cocktail estivi: profumi, leggerezza e creatività nel bicchiere
Colorati, leggeri e sostenibili, i cocktail estivi 2025 puntano su low-alcohol, botanici e fermentati. Crescono i ready to drink e i mocktail creativi. Classici rivisitati (Hugo, Paloma, Negroni sbagliato) si affiancano a pairing gourmet e drink serviti in calici eleganti. La nuova mixology è fresca, consapevole e sempre più protagonista anche a tavola

Colorati, aromatici, freschi, leggeri. I cocktail estivi sono il cuore pulsante di una nuova mixology che fonde tradizione e innovazione, con un occhio sempre più attento alla sostenibilità, al low-alcohol e all’utilizzo di ingredienti naturali, botanici e fermentati. Non solo nei locali serali o nei beach bar, ma anche nei bistrot, hotel e ristoranti con cocktail pairing.
Secondo IWSR Drinks Market Analysis, entro il 2026 il mercato mondiale dei cocktail ready to drink (RTD) e low-alcol crescerà del +30%, e l’Italia è tra i Paesi europei più ricettivi, con un boom di consumi nei mesi estivi e nei locali all’aperto. Sempre secondo IWSR, il 39% dei consumatori italiani tra i 25 e i 40 anni predilige cocktail con una gradazione moderata, a base di frutta, erbe, spezie o vermouth.
I grandi classici rivisitati: bollicine e bitter gentili
I cocktail dell’estate 2025 puntano su versioni light dei classici, con un twist fruttato o botanico. Lo Spritz si rinnova con base bitter al bergamotto o al rabarbaro, mentre il Negroni sbagliato (vermouth, bitter e prosecco) conquista nuove generazioni grazie alla sua bevibilità.
Tra i più richiesti:
- Hugo - prosecco, sciroppo di sambuco, menta, lime e soda
- Paloma - tequila, succo di pompelmo rosa, lime, soda
- Americano al chinotto - vermouth rosso, bitter al chinotto, soda
- Fizz al basilico - gin, succo di limone, basilico fresco, albume e soda
- Mojito al bergamotto - rum chiaro, menta, zucchero, bergamotto, soda
La mixology del futuro: fermentati, kombucha e infusi home-made
Una delle grandi tendenze globali è l’uso di fermentati naturali in cocktail: kombucha, kefir, idromele, aceti aromatici, shrub di frutta. Questi ingredienti non solo donano complessità al drink, ma lo rendono più digeribile e interessante al palato.
Anche l’infusione di erbe e spezie sta vivendo un ritorno di fiamma: cordiali fatti in casa, sciroppi al rosmarino, infusi di salvia, camomilla, ginepro o peperoncino. L’obiettivo è ridurre zucchero e alcol, mantenendo però profondità e originalità.
Mocktail e NoLo: il bere consapevole
Il fenomeno NoLo (no and low alcohol) ha trovato nel mocktail il suo massimo interprete. Non più bevande banali o analcolici per astemi, ma veri e propri cocktail pensati con tecnica, equilibrio e storytelling. I mocktail a base di acqua tonica, fermentati, estratti freschi di frutta e verdura, spezie e shrub sono oggi tra i più richiesti nei locali di fascia alta, e fanno parte delle drink list nei ristoranti stellati.
Tra i più interessanti:
- Virgin Paloma - pompelmo rosa, lime, sciroppo agave, soda
- Cucumber Breeze - cetriolo fresco, basilico, lime, kombucha
- Tè affumicato & lampone - tè lapsang souchong, sciroppo di lampone, succo di mela
- Spritz analcolico al rosmarino - Sanbittèr, acqua frizzante, sciroppo di rosmarino
Cocktail & cucina estiva: abbinamenti creativi
I cocktail estivi non sono solo pre-dinner, ma sempre più spesso vengono serviti in pairing con piatti estivi, in esperienze degustazione coordinate tra bar manager e chef.
Alcuni esempi di abbinamenti di tendenza:
- Paloma & tacos di gamberi con mango e coriandolo
- Hugo & carpaccio di spada affumicato
- Negroni sbagliato & crostone con lardo e fichi
- Mocktail cetriolo & poke vegetariano con edamame
- Americano al chinotto & tagliere di formaggi freschi e miele
Il bicchiere fa la differenza: i tumbler alti, le coppe vintage e i calici da vino sono sempre più usati anche per servire cocktail signature.
Ready to drink: la rivoluzione in bottiglia
Nel panorama dei consumi estivi non si può ignorare il boom dei cocktail pronti da bere. Sia in bottiglia che in lattina, la mixology “on the go” è un trend ormai consolidato: dal Negroni in bottiglia di NIO Cocktails, ai prodotti craft di Compagnia dei Caraibi, fino ai bitter agrumati in lattina di Campari Soda o i nuovi vermouth spritzati firmati Martini.
Ideali per spiagge, eventi all’aperto e aperitivi in casa, i ready to drink permettono di avere un cocktail bilanciato in pochi secondi, con packaging sempre più sostenibile e glamour.
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