martedì 12 agosto 2025

Sai cosa c’è nel latte che bevi?

 

Sai cosa c’è nel latte che bevi? Un’indagine svela le verità ignorate dagli italiani

Un'indagine dell’Osservatorio di CremonaFiere rivela la scarsa consapevolezza dei consumatori italiani su latte, benessere animale, sostenibilità ambientale e tecnologie agricole, evidenziando disinformazione

Iconsumatori italiani conoscono a malapena le qualità e le caratteristiche del latte che bevono. È questo il quadro allarmante che emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio di CremonaFiere, attivato nei mesi scorsi dal Comitato scientifico di Fiere Zootecniche Internazionali.

Sai cosa c’è nel latte che bevi? Un’indagine svela le verità ignorate dagli italiani

Il latte è uno degli alimenti più presenti nelle case italiane, ma pochi conoscono realmente la sua filiera

La ricerca, che ha coinvolto oltre mille residenti nella provincia di Cremona con un questionario a risposte multiple, aveva l’obiettivo di sondare la reale consapevolezza dei cittadini su temi cruciali del settore lattiero-caseario: dal benessere animale alla sostenibilità ambientale, dall’innovazione tecnologica alla nutrizione, fino ai prodotti vegetali e alla sicurezza alimentare.

Consumatori poco informati e influenzati dal marketing

I risultati sono tutt’altro che rassicuranti. Le conoscenze dei consumatori appaiono spesso superficiali e, in alcuni casi, addirittura fuorvianti, più influenzate da strategie di marketing che da informazioni oggettive e corrette.

Sai cosa c’è nel latte che bevi? Un’indagine svela le verità ignorate dagli italiani

Strumenti come collari intelligenti e chip RFID migliorano la gestione del benessere animale, ma sono ancora poco compresi dai consumatori.

Benessere animale: sensibilità alta, ma poca disponibilità a pagare

Se da un lato il 72% degli intervistati identifica correttamente la libertà da fame e sete come principio base del benessere animale, e il 90% sa che si tratta di rispettare le esigenze fisiche e psicologiche degli animali, nonostante il 65% dei consumatori si dichiari molto sensibile al benessere animale al momento dell’acquisto, solo una minima parte, appena il 5%, si dice disposta a pagare fino al 5% in più per prodotti certificati in tal senso.

Sostenibilità ambientale: interesse teorico, ma nessun supporto economico

Un divario ancora più marcato emerge sul fronte della sostenibilità ambientale: pur essendo un tema considerato importante da molti, l’80% ammette di non voler contribuire economicamente alle spese sostenute dalle aziende per rendere le proprie attività più ecologiche. Appena il 3% si dichiara disponibile a spendere qualcosa in più.

Sai cosa c’è nel latte che bevi? Un’indagine svela le verità ignorate dagli italiani

Il 65% dei consumatori si dichiara sensibile al benessere animale, ma solo il 5% è disposto a pagare di più per prodotti certificati.

Ignoranza diffusa sulle tecnologie negli allevamenti

Preoccupanti anche i dati relativi alla conoscenza delle tecnologie impiegate in agricoltura e negli allevamenti. Molti consumatori sono convinti che strumenti come collari intelligentisistemi Gps chip Rfid servano unicamente ad aumentare i profitti. Alcuni arrivano persino a immaginare che i droni vengano utilizzati per trasportare il cibo agli animali, una visione decisamente lontana dalla realtà.

Sai cosa c’è nel latte che bevi? Un’indagine svela le verità ignorate dagli italiani

La maggior parte degli italiani non conosce le differenze nutrizionali tra latte vaccino e alternative vegetali.

La confusione è diffusa anche riguardo ai prodotti vegetali alternativi al latte. Le loro caratteristiche nutrizionalianallergiche ed etiche risultano pressoché sconosciute alla maggioranza degli intervistati, evidenziando una carenza informativa significativa su un segmento di mercato in forte crescita.

Diffidenza verso allevatori e industria di trasformazione

Dall’indagine emerge, inoltre, una forte diffidenza verso allevatori e industrie di trasformazione. Questi attori della filiera sono percepiti come più attenti al profitto che alla qualità nutrizionaleetica e sanitaria dei prodotti destinati ai consumatori.

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