sabato 14 ottobre 2023

LONGARONE INAUGURATA LA MOSTRA FOTOGRAFICA "TESTIMONI DEL TEMPO"

LONGARONE

IL VALORE DELLA MEMORIA:  

INAUGURATA LA MOSTRA FOTOGRAFICA 

"TESTIMONI DEL TEMPO"


A Longarone in esposizione gli scatti di Giuseppe "Bepi" Zanfron sul disastro del Vajont e di Nicoletta Valla sull'alluvione dell'Emilia Romagna

Gabriella Zucchi
Ilario Tancon
Gli occhi del cronista, di chi vuol capire e far capire, come Giuseppe Zanfron. Ma anche la cura, la passione, la partecipazione e la professionalità della giovane Nicoletta Valla.
Mondi diversi, accomunati dalla ferma volontà di dare una testimonianza. I mondi di Bepi e di Nicoletta: due autentici “Testimoni del tempo – Quando le immagini raccontano la storia”.
Una storia, anzi due, a delineare la tragedia del Vajont e la recente alluvione in Emilia-Romagna: su queste basi è nata la mostra fotografica, al Centro culturale “Parri” di Longarone. L’esposizione è promossa da Assostampa Belluno e dal Sindacato giornalisti Veneto, in collaborazione con la Pro loco, il Comune di Longarone e la Fondazione Vajont.

In rappresentanza dell’amministrazione longaronese, è intervenuta la consigliera con delega alla Cultura, Anna Olivier: «In questo 60. anniversario, mi piace sottolineare le tante manifestazioni di stampo diverso, come diverse sono le sensibilità. Il denominatore comune di questa mostra? È il colore del fango. A conferma che non va mai abbassata l’attenzione di fronte a eventi che sconvolgono le vite umane. Dobbiamo essere sentinelle».

Al centro le immagini di Zanfron, quindi. E, in parallelo, quelle della venticinquenne faentina, Nicoletta Valla: «Ho iniziato a fotografare perché mio padre mi ha regalato una vecchia macchina. Mi piace immortalare il momento, anche per ricordare ciò che altrimenti rischierei di scordare».
Poi il sorriso si rabbuia: «Sono stata testimone di due alluvioni diverse, pure dal punto di vista emotivo. Prima ho immortalato il mio quartiere ferito, poi ho avuto un blocco». Ed è a quel punto che è arrivata la chiamata del giornalista e scrittore, Maurizio Maggiani: «Sentivo di dover aiutare concretamente, con la zappa in mano. Ma aiutare, mi ha suggerito Maurizio, significa anche raccontare per ricordare».

Il presidente di Assostampa Belluno, Ilario Tancon, lancia invece una proposta: «Il fatto di abbinare due tragedie lontane nel tempo, in ambito fotografico, può offrire lo spunto per un approfondimento su come è cambiato il giornalismo. Gli scatti di Bepi? Un patrimonio di tutto il nostro Paese. E va valorizzato. Perché le immagini parlano per sempre».


Dall’Emilia Romagna è arrivata Gabriella Zucchi referente di Aser: «Avere coraggio di nobilitare la fotografia, in un’epoca di intelligenza artificiale, significa affermare che l’umanità va salvata».La segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto, ha idealmente abbracciato Nicoletta Valla: «Sono felice che ci sia una giovane desiderosa di diventare fotoreporter. Perché è importante dare una mano, ma lo è altrettanto documentare. A questo proposito, anche i giornalisti dovrebbero ricordarsi che sono prima di tutto essere umani».

Monica Andolfatto

Luca Zanfron
In chiusura, l’emozione di Luca Zanfron, il figlio di Bepi: «In queste immagini trovo un parallelismo. Ed è legato agli spaccati di vita quotidiana».

La mostra “Testimoni del tempo – Quando le immagini raccontano la storia” potrà essere visitata fino al 27 ottobre, dal martedì al venerdì (orario: 9.30-12-30 e 15-18).



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