giovedì 2 novembre 2023

Ue-Australia, stop all'accordo di libero scambio. E il Prosecco...

 

Ue-Australia, stop all'accordo

di libero scambio. 

E il Prosecco ne fa le spese

Nemmeno il tempo di festeggiare l'accordo raggiunto nell'Unione Europea sul nuovo regolamento riguardante le Denominazioni di origine protetta (Dop) e le Indicazioni geografiche protette (Igp), che avrebbe [...]


Nemmeno il tempo di festeggiare l'accordo raggiunto nell'Unione Europea sul nuovo regolamento riguardante le Denominazioni di origine protetta (Dop) e le Indicazioni geografiche protette (Igp), che avrebbe evitato situazioni simili al caso "Prosek", arriva una notizia sconvolgente che coinvolge il mondo del Prosecco. Questo accade in un contesto più ampio, caratterizzato da uno stop improvviso nelle trattative per un accordo di libero scambio tra l'Unione Europea e l'Australia. Come riportato da varie fonti, tra cui l'agenzia Reuters, durante i colloqui svoltisi di recente a Osaka, in Giappone, le discussioni riguardavano una vasta gamma di prodotti, tra cui carne e formaggi, ma non solo.

Ue-Australia stop all'accordo di libero scambio. E il Prosecco ne fa le spese

Il Prosecco pagherà le spese dello stop al libero scambio tra Ue e Australia

Nello specifico, almeno per il momento, la protezione del nome "Prosecco" in Australia è stata messa in discussione. Gli australiani considerano il Prosecco come il nome di un tipo di vitigno, quindi possono utilizzarlo come varietà da menzionare in etichetta, come fanno con altre varietà di uva. Questa è una questione spinosa che riguarda il riconoscimento delle Dop e delle Igp al di fuori dell'Unione Europea. Perché queste designazioni siano effettivamente riconosciute, è necessario infatti stipulare accordi internazionali. In Australia, questa controversia si è persino trasformata in una campagna denominata "#SaveAussieProsecco".

Al momento, gli australiani continueranno a produrre e commercializzare il loro Prosecco con questo nome, almeno fino a quando non ci saranno ulteriori sviluppi nelle trattative e la speranza di un nuovo accordo. Questa situazione è il risultato dell'arresto delle discussioni sull'accordo di libero scambio tra l'Unione Europea e l'Australia. Va notato che, sebbene il Prosecco sia coinvolto, l'accordo complessivo non è saltato a causa di questa controversia specifica. Piuttosto, il Prosecco può essere considerato una vittima collaterale delle difficoltà nelle trattative, che sembrano essere sorte a seguito di ulteriori richieste da parte dell'Australia per l'accesso ai mercati dell'Unione Europea, in particolare riguardo alle carni, richieste che l'Europa ha ritenuto irricevibili.

«A nostro avviso - ha spiegato il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette - non è il tema Prosecco il motivo della mancata conclusione dell’accordo tra Unione Europea e Australia che, a quanto ci è dato a sapere, si è interrotta per le pretese australiane di accesso al mercato Ue, richieste ritenute irricevibili dai negoziatori europei. Per quanto ci riguarda - ha concluso Zanette - ritengo incomprensibile l’atteggiamento dei produttori australiani che si ostinano ad opporre il riconoscimento della nostra IG, nonostante gran parte dei paesi importatori abbiano già protetto la nostra denominazione, non ultimi Nuova Zelanda e Cina, due dei più importanti mercati per il vino australiano.

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