L'Italia non è un Paese per bimbi al ristorante? Il Governo spinge
per portarceli
Dopo i casi, analoghi, già registrati negli ultimi mesi ecco un'altra spiacevole situazione legata a bambini scalmanati al ristorante o, ancor di più, a genitori poco capaci a crescere ed educare i propri figli. L'Italia conferma essere un Paese "timoroso" nell'accettare i clienti più giovani nei locali, ma il Governo vuole favorirne la presenza
ABracciano (Rm) un altro caso come altri ne sono stati segnalati più o meno di recente. Un ristoratore ha dovuto fare i conti, più che con dei bambini irrequieti, con genitori evidentemente incapace di educarli, al punto da accusare lo staff del locale di essere poco ospitale. Non è la prima volta che accade qualcosa del genere, l’educazione dei più piccoli è una questione di stretta attualità, specialmente se riguarda anche altre persone “estranee”, la cui esperienza (e presenza) al ristorante viene pregiudicata da urla e schiamazzi. In tutto ciò, però, il Governo spinge per avere i locali pieni di famiglie, ovviamente con bambini al seguito. Ma siamo pronti?
Bambini scalmanati al ristorante. Ma viene 'rimproverato' lo staffA Bracciano altro caso di bambini scalmanati
A giudicare, quantomeno, dalle notizie di cronaca che si sono alternate negli ultimi mesi, accompagnati da una striscia di commenti che, in grande percentuale, si sono schierati nettamente a favore del “no”, pare proprio come l’Italia non sia un Paese per i bambini al ristorante. O meglio, in tanti casi non pochi genitori, a giudicare quantomeno da ciò che succede (e poi inevitabilmente) si legge in giro non sembrano in grado di poter gestire i loro figli piccoli in un luogo privato, ma aperto al pubblico, come può essere per l’appunto il ristorante.
Se ne parla da mesi, dopotutto, con un forte ritorno mediatico da quando, la scorsa estate, a Ladispoli (provincia di Latina) un ristoratore pare abbia interdetto a una famiglia l’accesso al suo locale perché con i bambini al seguito. Notizia smentita dalla proprietaria, che ha ricostruito diversamente la faccenda, ma ormai il “danno” era stato fatto. Di recente il tema legato alla presenza più o meno benvoluta di piccoli clienti al ristorante è tornata alla ribalta “grazie” (o “a causa”) di uno sfogo social da parte di un ristoratore di Bracciano (provincia di Roma) che ha commentato senza mezze misure un’esperienza vissuta nel proprio locale di sushi. Ma che cosa è accaduto?
«Urla indiavolate al ristorante», virale lo sfogo del ristoratore
«Due sere fa - si legge sul profilo di Sushi Passion Bracciano – il locale ha fatto mangiare due tavolate con figli piccoli senza alcun problema... poi per la prima volta in 8 anni abbiamo dovuto dire a qualcuno che non sussistevano le condizioni per mangiare da noi. Ci prenotano un tavolo da 4 con due bambini, fino qui tutto normalissimo. Arrivano prima degli altri tavoli e da subito il tavolo viene devastato (in 5 minuti messo a soqquadro, menu scritti col pennarello etc.): qua un po’ meno bene. hanno cominciato incessantemente ad urlare in maniera animalesca, urla avvertite non solo all’esterno del locale ma due traverse prima».
Al richiamo dello staff la famiglia in questione ha ribattuto mettendo in evidenza la scarsa “ospitalità” del ristorante. Una denuncia social che non è di certo rimasta inascoltata, anzi è diventata virale totalizzando oltre 150 condivisioni e quasi 800 commenti. Tutti, o quasi, a sostegno del ristoratore.
Bambini al ristorante? C’è un problema di educazione
Alla base di tutto c'è sicuramente un problema di educazione e consapevolezza, quantomeno di autocritica da parte di certi genitori. Rovinare la serata agli altri clienti del ristorante perché non si è in grado di educare i propri figli a frequentare locali pubblici e comportarsi adeguatamente è l’esempio più lampante. L’Italia, insomma, non sembra essere un Paese per i bambini al ristorante esclusivamente perché, in casi del genere, si dimostra essere un Paese in cui sono i genitori a non saper educare i propri figli. E questa mancanza, è palese, emerge in contesti pubblici come, per l’appunto, un qualsivoglia locale, sia un ristorante, bar o altri. Dove, a differenza dell’ambiente domestico, non rimane tutto chiuso tra le mura di casa ma a pagarne le conseguenze sono anche gli altri. Il tutto mentre negli Stati Uniti, solo per fare un altro esempio, un locale ha deciso di "punire" i genitori dei bambini scalmanati. Lanciando a tutti un chiaro messaggio: la colpa non è dei piccoli.
Bambini al ristorante, il Governo “non vede” il problema?
Chiaramente la stragrande, se non la totalità, dei commenti è schierato a favore del ristoratore che si è trovato nella spiacevole, per quanto del tutto legittima, situazione di dover richiamare, rimproverare i genitori dei bimbi scalmanati. Ciò fa emergere un tema, dalle due facce a seconda di da dove lo si vuole analizzare. Se da una parte sembra verosimile quanto, buona parte della clientela, preferisca locali in cui non siano ammessi bambini sotto una certa età (per quanto, ripetiamo sia una disposizione non legittima), dall’altra allo stesso tempo ciò è dovuto alla scarsa capacità di alcuni genitori di insegnare a dovere ai propri figli dei valori di base. Garantendo, di conseguenza, il loro buon comportamento all’interno di luoghi pubblici o luoghi privati aperti al pubblico.
Famiglie al ristorante, dal Governo un piano per incentivarne la presenzaSi è creata quindi una spaccatura tale che induce a fare qualche riflessione, ma una spaccatura che il Governo attuale sembra intenzionato a voler saltare a piè pari favorendo, oltretutto, situazioni del genere che come abbiamo visto possono degenerare più facilmente di quanto non si creda. Si chiama, infatti, Aggiungi un posto a tavola che c'è un bambino in più l'iniziativa allo studio del ministero delle Imprese e del made in Italy per portare più famiglie nei ristoranti con menu scontati. Iniziativa che potrebbe partire a gennaio. Nel provvedimento legato al bonus ristoranti per il 2024 quello che sta pensando il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è fissare a 10 euro il costo dei menu per bambini nei ristoranti medi. Una misura anti inflazione sicuramente ben accetta da un gran numero di famiglie con bambini al seguito, ma che al contempo, in caso di genitori poco responsabilizzanti, potrebbe favorire casi come quello recente registrato sul lago di Bracciano. Con conseguente danno d’immagine per il locale stesso. La domanda quindi è legittima: l’Italia sarebbe pronta a tutto ciò?
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