Le vendite di beni in Italia continuano a calare, destando preoccupazione per le prospettive di crescita dell'economia. Nonostante il buon andamento di turismo e servizi, i consumi non riescono a trainare la crescita come previsto. I dati di aprile mostrano un calo del 7,3% per le vendite di generi alimentari, peggiore delle previsioni (-4,3%). Anche le vendite complessive, pur tenendo conto delle diverse date di Pasqua, registrano un calo annuo significativo (-1,7%).
Spesa alimentare crolla: -7,3% ad aprile. I consumatori puntano su discount ed e-commerceSe da un lato la contrazione è concentrata nel comaprto alimentare, dall'altro il suo peso è considerevole e l'impatto negativo si ripercuote sui fatturati di tutte le imprese, non solo quelle piccole. La debolezza dei consumi è confermata anche dal calo delle vendite nei diversi formati, con l'eccezione di discount e e-commerce che beneficiano della ricerca di convenienza da parte dei consumatori.
Nonostante il leggero miglioramento del reddito disponibile, grazie all'aumento dell'occupazione e all'attenuarsi dell'inflazione, le famiglie non sembrano ancora pronte ad aumentare la spesa. Un cambio di rotta potrebbe arrivare dai rinnovi contrattuali e da una politica monetaria meno restrittiva, che libererebbe risorse per consumi e investimenti. L'Ufficio Studi di Confcommercio sottolinea, infine, «la necessità di monitorare con attenzione l'andamento dei consumi, che rappresentano un fattore chiave per la crescita dell'economia italiana».
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