mercoledì 5 marzo 2025

Affitti brevi in calo a Milano?

 

Affitti brevi in calo 

a Milano? 

Per Federalberghi 

non è così: ecco perché

Secondo il Corriere, gli affitti brevi su Airbnb a Milano sono calati del 9,3% in un anno, mentre il prezzo medio è salito da 164 a 174 euro a notte. Ma per Federalberghi, questi dati non riflettono il mercato reale: molti proprietari hanno semplicemente spostato le loro case su altre piattaforme come Expedia e Booking, dove l'offerta è in crescita


Affitti brevi in calo a Milano? Per Federalberghi non è così: ecco perché

Lrecente analisi del Corriere della Sera sembra parlare chiaro: a Milanonell'ultimo annogli appartamenti in affitto breve su Airbnb sarebbero passati da 25mila a 22.600, con un calo del 9,3% e un prezzo medio a notte salito da 164 a 174 euroSembrerebbe, insomma, che il mercato abbia frenatoseppure a fronte di un lieve rincaro delle tariffeMa è davvero cosìSecondo Fabio Primerano, presidente di Federalberghi LombardianoO meglionon è corretto parlare di “calo generale” basandosi su un solo canale.

«Questi dati - sottolinea - riguardano solo ed esclusivamente AirbnbNon si fa infatti riferimento alla forte crescita dell'offerta sugli altri portalicome Expedia o Bookingdove le proposte di affitto breve sono in forte espansione». In altre parolemolti proprietari potrebbero aver semplicemente spostato i propri annunci altrove, riducendo la presenza su Airbnb ma non la disponibilità effettiva di case in affitto breve.

Affitti brevi a Milano: property manager e periodi “oscuri”

Un'altra questione riguarda i costi. Il Corriere della Sera riporta un aumento medio di 10 euro a nottema Primerano invita a prendere la cifra con le pinze: «I prezzi - dice - sono aumentati molto di più di quello che sembra». PerchéDa un lato ci sono i property manager, ossia figure o agenzie specializzate che si occupano dell'immobile a 360 gradi, dalla pubblicazione online alla gestione degli arrivi, dalle pulizie al servizio clienti. È chiaro che questo servizio ha un costo e, alla fine, si traduce spesso in tariffe ben più alte per l'ospite.

Affitti brevi in calo a Milano? Per Federalberghi non è così: ecco perché

Fabio Primerano, presidente di Federalberghi Lombardia

Dall'altroesiste un fenomeno di “oscuramento” degli annunci nei periodi di bassa stagione o quando il proprietario preferisce affittare l'alloggio su altre piattaforme. In pratica, molti appartamenti scompaiono temporaneamente da Airbnb - e quindi dai dati ufficiali - salvo poi ricomparire in momenti più propizi o su altri canalidove magari sono disponibili a prezzi diversi.

Affitti brevi a Milano: eventi e confronti con gli hotel

Ma non è tutto. Quando ci si concentra solo sul dato mediosi rischia di ignorare variazioni molto significative legate a determinati periodi dell'anno. «Se si guarda, ad esempio, alla settimana della moda - spiega sempre Primerano - i prezzi di una stanza per due persone in appartamento possono superare quelli di una camera d'hotel nella stessa zona».

Affitti brevi in calo a Milano? Per Federalberghi non è così: ecco perché

Per Federalberghi il mercato (generale) degli affitti brevi a Milano non è in calo

Ecco perché il semplice aumento di 10 euro a notte, emerso dall'analisi del Corriere, potrebbe sottostimare ciò che davvero pagano i viaggiatori nelle fasi di picco. In fondo, la vita di una città come Milano è scandita da eventi, fiere e appuntamenti internazionali che spostano l'asticella della domanda (e quindi dei prezzi) verso l'alto. Limitarsi a un numero medio annuale può dunque restituire un'immagine sfocatasenza cogliere le impennate tariffarie nei periodi più caldi.

Affitti brevi a Milano: uno sguardo oltre Airbnb...

Detto questo, la riflessione di Federalberghi non smentisce i numeri raccolti dal Corriere della Serache Airbnb abbia registrato un calo di inserzioni può essere veroMa, secondo l'associazione di categoria, è improprio tradurre quella flessione in un rallentamento complessivo del mercato degli affitti brevi a Milano. Gli annunci “persi” su una piattaforma potrebbero tranquillamente essere “guadagnati” su un'altra, magari con un ritorno economico ancora maggiore per i proprietari.


Insomma, per capire se il fenomeno stia davvero rallentandobisognerebbe allargare lo sguardo a tutte le piattaformealle agenzie e ai numerosi servizi online nati negli ultimi anniAltrimentisi rischia di dare per “in calo” qualcosa che, in realtà, è soltanto in continua trasformazione.

Nessun commento:

Posta un commento