sabato 8 marzo 2025

Aumentano i viaggiatori, ma le fiere sul turismo sono troppe

 

Aumentano i viaggiatori, ma le fiere sul turismo sono troppe: «Ne basterebbero due»

Nell'ultimo trimestre in aumento arrivi e presenze di turisti, soprattutto stranieri. Il numero crescente di fiere turistiche in Italia solleva preoccupazioni per la dispersione di risorse e confusione nel mercato. Arriva quindi, da parte di Angioletto de Negri, la provocazione: mantenere solo la Ttg di Rimini e la Bmt di Napoli (di cui è organizzatore)


Crescono i turisti, ma le Fiere sono troppo numerose: «Riduciamole a due»

Secondo i dati provvisori dell'indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il quarto trimestre del 2024 ha registrato un aumento significativo delle presenze negli esercizi ricettivi in Italia. Rispetto allo stesso periodo del 2023, le presenze sono aumentate dell'11,1%mentre gli arrivi hanno registrato una crescita più contenuta dell'1,2%A crescere è soprattutto la clientela straniera, mentre si apre una riflessione sul numero delle fiere turistiche, con Angioletto de Negri, patron di Progecta che organizza la Bmt (Borsa mediterranea del turismo) a Napoli, che vorrebbe ridurre a due il numero delle stesse e secondo cui «in questo settore non può esserci posto per tutti» perché il rischio è quello di creare confusione e disperdere investimenti, tanto che inviterà «il Governo ad intervenire affinché si metta un freno a questo fenomeno», dato che «l'ideale sarebbe avere Ttg in autunno al Centro Nord e Bmt in primavera al Centro Sud».

Aumentano i viaggiatori, ma le fiere sul turismo sono troppe: «Ne basterebbero due»

Secondo Angioletto de Negri ci sono troppe fiere in Italia: bisognerebbe mantenere solo MBT e TTG

Turismo, stranieri in crescita

I dati annuali provvisori indicano un incremento delle presenze totali, che hanno raggiunto quota 458,4 milioni, con un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente. Il numero degli arrivi, invece, si è attestato a 129,3 milioni, registrando un calo del 3,3%, pari a 4,4 milioni di arrivi in meno rispetto al 2023. Le due componenti della clientela hanno mostrato un andamento differenziato. La clientela straniera ha registrato una crescita degli arrivi dello 0,9% e delle presenze del 6,8%. La clientela italiana, invece, ha subito una contrazione, con una riduzione degli arrivi del 7,6% e delle presenze del 2,2%.

L'Italia si conferma una delle principali destinazioni turistiche in Europa. Nel 2024 ha registrato 458,4 milioni di presenze, superando la Francia, che si è fermata a 450,1 milioni, e posizionandosi al secondo posto dopo la Spagna, che ha totalizzato 501,1 milioni di presenze. Considerando solo la componente estera, l'Italia ha raggiunto 250,1 milioni di presenze, rimanendo dietro alla Spagna, che ha registrato 320,7 milioni di presenze di turisti stranieri. La quota di turisti stranieri in Italia è cresciuta rispetto all'anno precedente, passando dal 52,4% del 2023 al 54,6% del 2024. Complessivamente, il settore alberghiero ha registrato un incremento del 3% delle presenze, una crescita quasi doppia rispetto a quella del settore extra-alberghiero (+1,7%). Questo ha rafforzato la prevalenza delle strutture alberghiere, che hanno rappresentato il 61,9% del totale delle presenze, rispetto al 38,1% degli esercizi extra-alberghieri.

L'andamento del turismo in Italia nel 2024 mostra una tendenza chiara: da un lato, cresce la componente dei turisti stranieri, che rappresentano una quota sempre più rilevante delle presenze complessive, mentre dall'altro lato si registra una flessione della clientela italiana. Il calo della domanda domestica è una tendenza condivisa anche da altri grandi mercati europei, come Spagna e Francia, sebbene in misura meno accentuata rispetto all'Italia. Parallelamente, la crescita della clientela straniera ha riguardato tutti i principali Paesi europei, con aumenti superiori al 6% in Italia, Spagna e Germania, un dato che si colloca al di sopra della media dell'Unione Europea (+4,7%).

Turismo, troppe fiere?

Una componente di cui tenere conto nel comparto del turismo sono certamente gli eventi fieristici. Negli ultimi anni, anche in virtù dell'autonomia acquisita dalle Regioni, stanno fiorendo sempre più eventi, con il rischio non solo di creare confusione, ma anche di costituire uno spreco di risorse e investimenti per gli operatori e per gli stessi buyer. Ne è convinto, de Negri che puntualizza: «In Italia esistono troppe fiere. Certo, se escludiamo le più importanti e che fanno registrare i maggiori numeri - Rimini e Napoli - tutto il resto è una pletora di appuntamenti regionali spesso allestiti per soddisfare le esigenze dei bacini di utenza locali, economici e politici».

Aumentano i viaggiatori, ma le fiere sul turismo sono troppe: «Ne basterebbero due»

Angioletto de Negri, patron di Progecta

Il riferimento è al TTG Travel Experiece in Romagna (quest'anno in programma dall'8 al 10 ottobre al Rimini Expo Centre) e alla BMT nella città partenopea, che si terrà dal 13 al 15 marzo 2025 presso la Mostra D'Oltremare di Napoli, con buona pace del BIT (Borsa internazionale del turismo) di Milano e di altri eventi visto che proprio alla Borsa mediterranea del turismo, il patron di Progecta ha intenzione di invitare «il Governo ad intervenire affinché si metta un freno a questo fenomeno e non si arrivi ad avere, per assurdo, tante borse per quante Regioni ci sono in Italia: solo qui il calendario fieristico prevede più di una Borsa del Turismo, l'ideale sarebbe avere TTG in autunno al Centro Nord e BMT in primavera al Centro Sud». Anche perché, evidenzia de Negri, «normalmente ci collocano sul gradino più basso di un podio composta dagli eventi a Milano e Rimini, ma in realtà meritiamo e ci collochiamo da sempre al secondo posto: lo dicono gli stessi agenti di viaggio che ci apprezzano per la concezione della Borsa che è pensata e disegnata soprattutto sulle loro esigenze».

Siad

Nel frattempo, proprio in vista dell'evento di Napoli, Astoi Confindustria Viaggi ha confermato la sua partecipazione all'edizione 2025. Anche quest'anno, sarà presente con il consolidato formato del Villaggio Astoi, che riunisce i Tour Operator associati, offrendo un'opportunità di incontro con agenti di viaggio e partner commerciali, promuovendo un dialogo diretto sulle nuove opportunità di business.

Turismo e fiere, il ruolo delle regioni

Sotto la lente di ingrandimento il titolo quinto della Costituzione che regola le deleghe n diverse materie alle Regioni. «Ogni presidenza di Regione può finanziare una borsa turistica - aggiunge de Negri -, lo abbiamo visto di recente con un evento che si è svolto a pochi chilometri da Napoli che sembra abbia usufruito di un forte finanziamento, e parlo di non poche migliaia di euro. Una novità nel nostro calendario che non porta a niente di buono che potrei immaginare volutamente confusionario per il mercato a causa del nome abbastanza simile al nostro. È bene chiarire che in questo settore non può esserci posto per tutti».

Aumentano i viaggiatori, ma le fiere sul turismo sono troppe: «Ne basterebbero due»

Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia

Di parere opposto si era mostrato, ad esempio, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: «Ovviamente, quando possibile, la sinergia tra territori può essere un'opportunità per unire le forze e attrarre maggior interesse anche su scala internazionale, ma senza perdere la ricchezza della nostra offerta fieristica, che è fatta anche di specificità locali e settoriali. La diversità di queste iniziative, quindi, non va vista come una frammentazione, bensì come un modo per coprire le esigenze di un settore vasto e complesso». «Ritengo - aveva concluso - che la presenza di più manifestazioni di settore, anche in territori limitrofi, non sia affatto un limite, ma anzi rappresenti un valore aggiunto per una regione come la Lombardia, che è la capitale italiana della zootecnia e della produzione agroalimentare di qualità. Ogni evento, grande o piccolo che sia, contribuisce a valorizzare un comparto che è centrale per l'economia regionale e che ha bisogno di molteplici vetrine per poter esprimere appieno le sue potenzialità. Lo spazio è ampio e c'è modo di dare visibilità a diverse realtà, mantenendo al contempo alta la qualità degli appuntamenti».

Nessun commento:

Posta un commento