Nuove tensioni (commerciali) tra Usa e Ue. Il presidente statunitense, Donald Trump, ha infatti annunciato la possibilità di imporre dazi del 200% su vini, champagne e altri prodotti alcolici provenienti dall'Ue, definendo Bruxelles «una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo». La dichiarazione, pubblicata su Truth Social, arriva come risposta alla tariffa del 50% sul whisky statunitense annunciata dall'Europa. «Se non verrà immediatamente rimossa, gli Stati Uniti prenderanno provvedimenti durissimi» ha avvertito Trump.
La reazione di Parigi: «Non cederemo alle minacce di Trump»
Non si è fatta attendere la replica della Francia, che attraverso il ministro per il Commercio Estero, Laurent Saint-Martin, ha ribadito la determinazione a rispondere con misure adeguate: «Non cederemo mai alle minacce e proteggeremo sempre le nostre filiere» ha scritto il ministro in un post su X, criticando l'escalation voluta da Trump in quella che ha definito «una guerra commerciale». Parigi, così come altre capitali europee, valuta possibili contromisure per tutelare i produttori del comparto vinicolo.
Il mercato del vino europeo negli Stati Uniti
Il vino europeo, ricordiamo, occupa una posizione di rilievo sul mercato statunitense, con importazioni che nel 2023 hanno superato i sei miliardi di euro, nonostante un calo dell'11% rispetto all'anno precedente. La Francia resta il principale fornitore di vino per gli Usa, detenendo una quota del 37%, seguita dall'Italia con oltre il 30%. Il 2023 ha visto un generale rallentamento delle importazioni vinicole, con il valore delle esportazioni italiane al di sotto dei due miliardi di euro, in calo dell'11,4% rispetto al 2022.
Tuttavia, il segmento delle bollicine mostra segnali di crescita: nel 2024 l'Italia ha esportato negli Stati Uniti 122,6 milioni di litri di spumante, con un aumento del 13,7%. La Francia, invece, mantiene il primato in termini di valore, con esportazioni di champagne pari a 887,8 milioni di dollari, seguita dall'Italia con 683,6 milioni.
Frescobaldi (Uiv): «Con i dazi al 200% a perdere sarebbe anche l'industria americana»
E a proposito di Bel Paese, non è mancato il commento sull'uscita di Trump da parte del presidente dell'Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, che ha espresso preoccupazione per le conseguenze di questa guerra commerciale: «L'escalation delle guerre commerciali genera situazioni grottesche in cui a perdere sono tutti. Siamo al sonno della ragione che genera mostri, speriamo in un pronto risveglio da questo incubo, perché il vino è il simbolo dell'amicizia tra i due popoli» ha dichiarato Frescobaldi.
Il presidente dell'Uiv ha poi evidenziato i danni economici potenziali: «Con i dazi al 200% - a cui non vogliamo credere almeno quanto non crediamo ai mostri - l'Ue perderebbe circa 4,9 miliardi di euro di export, ovvero il monte totale delle esportazioni dirette oltreoceano. Ma a perdere sarebbe anche tutta l'industria del wine&food americana, perché per ogni euro di vino d'importazione acquistato se ne generano 4,5 in favore dell'economia statunitense». Insomma, una "guerra" che non porta vantaggi a nessuno.
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