Nel 2015 aumenta
la spesa al ristorante
Ma 1 italiano su 2
rinuncia alla vacanza
Nel 2015 gli italiani si sono mostrati disponibili a spendere
di
più per del buon cibo al ristorante, e anche al supermercato, dove la
spesa alimentare è stata pari a 441,50 euro al mese. La spesa per frutta
è aumentata del 4,5%. Di contro, il 48,4% delle famiglie italiane ha
però rinunciato a viaggi e vacanze
Gli
italiani spendono di più al ristorante, ma rinunciano alle vacanze; è
quanto emerso dal report dell'Istat “Le spese per i consumi delle
famiglie” relativo al 2015. Dopo due anni di calo, le spese per servizi
ricettivi e di ristorazione sono cresciute dell'11%, da 110,26 a 122,39
euro al mese e sono tornate poco sopra i livelli del 2013 (119,23).
La spesa alimentare è pari a 441,50 euro al mese, di cui 98,25 per la carne. La spesa per frutta aumenta del 4,5% rispetto al 2014 (da 38,71 a 40,45 euro mensili), quella per acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura del 4,2% (da 19,66 a 20,48 euro).
Il 48,4% delle famiglie ha però rinunciato completamente a viaggi e vacanze (era il 48,7%) e il 29,2% cerca di ridurre la quantità o qualità della spesa in questi campi (era il 31,8% nel 2014). Sono meno di uno su quattro (il 22,4%) i nuclei che non hanno voluto fare risparmi (erano il 19,5%).
La spesa alimentare è pari a 441,50 euro al mese, di cui 98,25 per la carne. La spesa per frutta aumenta del 4,5% rispetto al 2014 (da 38,71 a 40,45 euro mensili), quella per acque minerali, bevande analcoliche, succhi di frutta e verdura del 4,2% (da 19,66 a 20,48 euro).
Il 48,4% delle famiglie ha però rinunciato completamente a viaggi e vacanze (era il 48,7%) e il 29,2% cerca di ridurre la quantità o qualità della spesa in questi campi (era il 31,8% nel 2014). Sono meno di uno su quattro (il 22,4%) i nuclei che non hanno voluto fare risparmi (erano il 19,5%).
Italiaatavola
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