domenica 8 agosto 2021

Dop e Igp, dalla nicchia ai supermercati. Crescita positiva se si cura l'eccellenza

 

Dop e Igp, dalla nicchia ai supermercati. Crescita positiva 

se si cura 

l'eccellenza

Qualivita nel suo ultimo rapporto ha evidenziato come i prodotti a denominazione siano sempre più utilizzati dall'industria della trasformazione e venduti negli scaffali della Gdo. Un attentato al loro prestigio? Nicola Cesare Baldrighi (presidente di Origin Italia) risponde «no» in questa intervista esclusiva rilasciata a Italia a Tavola

di Federico Biffignandi


Valgono 16,9 miliardi di euro, rappresentano il 19% del fatturato complessivo dell’agroalimentare italiano e sono tutelati da 285 Consorzi che danno lavoro almeno a 180mila operatori, ma soprattutto sono ambasciatori di una cultura italiana del buon mangiare e del buon vivere. Sono i prodotti enogastronomici Dop e Igp made in Italy che ormai da qualche anno sono usciti dal mercato di nicchia che li contraddistingueva e sono sbarcati nel mondo industriale con conseguente commercializzazione nella Gdo. Per i puristi, forse, stona ma per la filiera è manna dal cielo che porta incassi e non intacca l’eccellenza del singolo prodotto come conferma Nicola Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia l’organo che riunisce il 95% delle produzioni a indicazione geografica.

 

La fotografia di Qualivita

Lo sbarco nel mondo industriale è stato fotografato dalla ricerca di Qualivita “Dop e Igp valore trasformato”. Da essa è emerso che sono 13mila le autorizzazioni rilasciate negli anni dai Consorzi e dal Mipaaf, di cui 4.600 attive nel 2020 che coinvolgono circa 1.600 imprese della trasformazione. Le Dop e Igp sono usate soprattutto in condimenti (42% delle Ig coinvolte) e primi piatti (41%), salumi (33%) e dolci (31%), seguono poi formaggi e gelati (25%), marmellate, pizze e bevande (23%). Lo studio, supportato dal Mipaaf, stima un valore alla produzione Dop Igp destinato a prodotti trasformati pari a 260 milioni di euro che supera il miliardo di euro per l'industria e l'artigianato alimentare.

 

Dop e Igp, quali differenze?

A dire Dop e Igp tutti comprendono di che cosa si stia parlando, ma la differenza indicata dalle due sigle esiste.

Con la dicitura Dop, Denominazione di Origine Protetta si intende: il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare: originario in tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese le cui qualità o le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengano nella zona geografica delimitata.

 

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