giovedì 26 agosto 2021

Sicurezza alimentare, base per un’agricoltura sostenibile

 

Sicurezza alimentare, 

base per un’agricoltura 

sostenibile

Nell’Agenda 2030 dell’Onu sono indicati 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile”, tra cui porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

di Serena Pironi
Tecnologo alimentare

La Fao (Food and agriculture organization) e l’Organizzazione mondiale della sanità promuovono il 7 giugno di ogni anno la Giornata mondiale della sicurezza alimentare. Essa è stata proclamata nel 2018 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite unitamente allo slogan “Food safety is everyone’s business”, ovvero “La sicurezza alimentare è affare di tutti”.

Difatti la Fao ha intrapreso 5 “call to action”:

  • I governi devono garantire cibo sicuro e nutriente per tutti;
  • I produttori agricoli e alimentari devono adottare buone pratiche;
  • Gli operatori del settore devono assicurarsi che il cibo sia sicuro;
  • I consumatori devono imparare a conoscere cibo sano e sicuro;
  • Lavoriamo insieme per cibo sicuro e buona salute!

Se diamo uno sguardo ai 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile” previsti dall’Agenda 2030 dell’Onu, possiamo notare in particolare l’obiettivo 2: porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile.

Criticità e proposte sul tema della sicurezza alimentare

Ma cosa si sta facendo concretamente in Italia per perseguire questo obiettivo? A questa domanda ha cercato di fornire risposte il webinar del 7 giugno scorso organizzato da Piga Service e Ayama Academy. L’incontro in diretta streaming ha radunato alcuni esponenti con differenti professionalità coinvolti nel sistema alimentare, al fine di far emergere criticità e proposte risolutive. I relatori hanno partecipato a 3 dibattiti:

  • Sicurezza alimentare: i punti deboli della food safety in Italia;
  • Sostenibilità dei processi di produzione e spreco alimentare: cosa si sta facendo realmente nel comparto;
  • Packaging riciclabile e/o da fonti rinnovabili: stato dell’arte e prossimo futuro.

Tra i punti critici dell’attuale sistema Italia vi è la «mancanza di sinergia tra la norma comunitaria e quella italiana» - ha sostenuto Pietro Noè, direttore Ufficio 2 Dgisan (Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione) del ministero della Salute - e il divario prodotto dalle autonomie regionali, che emanano proprie delibere, si ripercuote anche a livello comunale. Le norme italiane sono datate ed estremamente articolate.

Giuseppe Paltani, tecnologo alimentare Regione Piemonte Direzione Agricoltura e Cibo, nel suo speech (“Piccole produzioni agroalimentari locali: garantire la salubrità dei prodotti per poi valorizzarli”) ha ricordato che l’Italia ha un patrimonio agroalimentare ricchissimo ed è necessario che il legislatore tenti di difendere le piccole produzioni, non solo le grandi. IAT

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