lunedì 25 luglio 2022

La Notte dei Culatelli, esperienza da vivere e gustare

 

La Notte dei Culatelli, 

esperienza da vivere 

e gustare sulle rive 

del Grande Fiume

La notte dei Culatelli è l'evento voluto e creato dalla famiglia Spigaroli dell'Antica Corte Pallavicina per valorizzare il territorio e rafforzare il profondo legame con il concetto di qualità in tutti i settori

di Vincenzo D’Antonio

Il nome più breve per il nostro fiume più lungo. Guarda un po’, si sta parlando del fiume Po! Torrentizio e impetuoso nel suo nascere, energie di gioventù, sa divenire placido nelle fasi mature del suo scorrere per poi ampliarsi a formare delta quando, come da destino segnato incontra l’Adriatico dal quale si lascia abbracciare. Respira, e per forza (!) tutti gli esseri viventi respirano, ed il suo respiro lo rende quando alto e quando basso. Alto va bene fino a che, però, non diviene pericoloso. Nel suo divenire pericoloso potrebbe decidere che gli argini gli sono angusti, lo ostacolano. Basso va bene fino a che, però, non va in secca al punto tale da impedirne navigabilità. Respira piano e regolare, fiume Po.

La Notte dei Culatelli, esperienza da vivere e gustare sulle rive del Grande Fiume

La terra del Culatello dalla famiglia Spigaroli

D’intorno al letto del fiume, quando il percorso è pianeggiante, è Polesine. Quando l’attraversamento tocca le terre care a Giuseppe Verdi che qui ebbe i natali, siamo nel Polesine Parmense. Siamo a Polesine Zibello, l’headquarter del Culatello di Zibello DopPolesine Zibello vuol dire il Culatello fatto dagli Spigaroli, i fratelli Luciano e Massimo. Polesine Zibello vuol dire l’Antica Corte Pallavicina della famiglia Spigaroli.


Il Relais con tredici confortevoli e suggestive camereIl ristorante stellato, con la sua originale cucina gastro-fluviale. Il bistrot Hosteria del Maiale con i piatti della tradizione. L’AgriBottega per il ghiotto approvvigionamento dei prodotti fatti in casa. Il Museo del Culatello per scoprire i segreti del Masalèn (il norcino). Le cantine di stagionatura dei Culatelli.

La Notte dei Culatelli, esperienza da vivere e gustare sulle rive del Grande Fiume


Polesine Zibello vuol dire Al Cavallino Bianco, altro ottimo ristorante della famiglia Spigaroli, poco distante dalla Corte.
Luciano e Massimo Spigaroli, gente di fiume. Ma non di un fiume qualsiasi, bensì del “fiume”: il Po.

 In barca per sentire il “respiro” del Po

In barca sul Po con i fratelli Spigaroli è imparare l'essenza dell'acqua fluente. È imparare che il fiume è per davvero, è fortemente un'entità viva. Il fiume Po vivo, che parla e che insegna tante cose a chi sa e vuole ascoltarlo. In barca sul Po con i fratelli Spigaroli significa imparare ascoltando i loro racconti ed imparare anche durante i lunghi silenzi.

Massimo Spigaroli La Notte dei Culatelli, esperienza da vivere e gustare sulle rive del Grande Fiume

Massimo Spigaroli


Ascoltando la voce del fiume, si placano gradualmente le angosce per il tempo che verrà (l’autunno con la sua tempesta perfetta) e pare di giungere a una maggiore comprensione del mondo e di noi stessi. La luce del tramonto, quando il sole va ad illuminare notti che sono giunte a fine turno. L’approdo, la barca che resta sola. Gli argini, la terra fertile.


La Notte dei Culatelli

Tanto il daffare dopo una giornata sul Po. È la Notte dei Culatelli. Per una primavera oramai già lontana e un’estate che entra nel pieno, l’impresa familiare guarda alla dolcezza del settembre e dell’ottobre, ai freddi del novembre e dell’inverno. Sarà laboriosità che ferve, turisti che vanno accolti, turisti ai quali raccontare il fascino di questo territorio anfibio dove l’acqua e la terra spartiscono confine labile. E allora, in una sorta di quiete successiva e precedente mesi pieni, lo stacco di una sera (19 luglio) per festeggiare. Festeggiare cosa? Festeggiare la vita così come il fiume, e solo il fiume, non il lago, non il mare, ce la sa trasmettere: fluens. Sì, fluens: la vita che scorre.

La Notte dei Culatelli, esperienza da vivere e gustare sulle rive del Grande Fiume


Culatello in varie stagionature, altre parti del maiale proposte sia fresche che insaccate, gli squisiti primi piatti, le fritture, i dolci. I vini freschi di questo territorio. E la musica che abilita la lietezza, la musica con il suo linguaggio universale. La famiglia Spigaroli inappuntabile padrona di casa, laddove la casa è il loro mondo della gente del fiume. E ospiti amici che sanno ascoltare, vogliono ascoltare.


Passato, presente e futuro

La famiglia Spigaroli, del Polesine Parmense non rappresenta solo il recente passato ed il brioso presente, bensì anche il radioso futuro. Ne acquisisce testimone, tranquillo, gaio e privo di fretta alcuna il passaggio, Benedetta Spigaroli, figlia di Luciano.

Sempre lì, di notte che non fa paura e di giorno che fa compagnia, a suggerire il percorso, immensa e profonda la sua saggezza, il fiume Po.

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