lunedì 13 marzo 2023

Distretti agroalimentari, l'export sale del 14,1% nei primi 9 mesi del 2022

 

Distretti agroalimentari, 

l'export sale del 14,1% 

nei primi 9 mesi del 2022


Nel periodo gennaio-settembre del 2022 le esportazioni complessive dei distretti agroalimentari italiani sono aumentate a valori correnti del 14,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando a sfiorare ?19 miliardi. 

Il dato è in continuità con il trend di crescita del totale delle esportazioni agro-alimentari nazionali (+16,7% nei primi nove mesi del 2022) di cui i distretti rappresentano il 44% in termini di valori esportati. E’ quanto emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Distretti agroalimentari l'export sale del 141% nei primi 9 mesi del 2022

Tra gennaio e settembre del 2022 le esportazioni dei distretti agroalimentari sono aumentate

Trainante il comparto delle industrie alimentari e delle bevande, cresciuto del 19% nel periodo gennaio-settembre 2022, a fronte di un indice dei prezzi sui mercati esteri che, nello stesso periodo, ha registrato una crescita del 10,5%. I distretti del vino si confermano prima filiera per valori esportati, con oltre 4,9 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2022 (+11,7% tendenziale), e un incremento di 515 milioni rispetto allo stesso periodo del 2021. Segue per valori esportati la filiera della pasta e dolci (556 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2021, +21,6%).

Per quanto riguarda i mercati di destinazione, la Germania si conferma il primo acquirente, con un totale di 3,4 miliardi (+8,6%): crescono le vendite dei vini, delle conserve e della pasta e dolci; in lieve arretramento i distretti agricoli. Seguono gli Stati Uniti, con oltre 2,4 miliardi di euro, spesi in particolare in vini, pasta e dolci e olio; terza destinazione la Francia (con circa 2,1 miliardi), che apprezza soprattutto pasta e dolci, prodotti lattiero-caseari e carne e salumi. Dopo il calo del 2021, riprendono a crescere anche le vendite sul mercato britannico (+15,1% tendenziale), soprattutto di vini, conserve, pasta e dolci. Bene l’export verso le economie emergenti (20% sul totale delle esportazioni), nonostante i cali tendenziali verso Cina (-28,6%) e Russia (-20,2%). 

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