martedì 14 marzo 2023

Turismo a Roma, a Pasqua arrivi in crescita ma niente "tutto esaurito"

 

Turismo a Roma, 

a Pasqua arrivi in crescita 

ma niente "tutto esaurito"

Alberghi, terme, musei, sono ancora lontani dai numeri pre-Covid nonostante i valori in risalita. La ripresa economica c’è, ma per tornare ai dati del 2019 bisogna attendere ancora un anno


Numeri incoraggianti, arrivi in crescita, ma nessun tutto esaurito a Roma durante le vacanze di Pasqua. Per il ponte dell’8-10 aprile la capitale ospiterà circa 40mila visitatori in più rispetto allo scorso anno. Per tutto il settore significa raggiungere dei numeri importanti, e superare i tre miliardi di euro di fatturato già nel primo semestre. Una stima che rappresenterebbe il 15% in più rispetto al 2022, ma ancora lontana dal dato pre-pandemia del 2019 per il quale bisognerà attendere almeno ancora un anno.

Turismo a Roma: a Pasqua arrivi saranno in crescita ma non ci sarà il tutto esaurito

Ponte di Pasqua: nella capitale 40mila visitatori in più rispetto al 2022

Mancano 50mila lavoratori

Resta un ottimo risultato per Fausto Palombelli, presidente della sezione turismo di Unindustria, che evidenzia la necessità però di raggiungere ancora importanti obiettivi: «Ultimamente la capitale è riuscita ad attirare importanti investimenti dall’estero e grandi catene di lusso hanno aperto qui le loro strutture ricettive, contribuendo a incrementare l’indotto generato dal traffico internazionale. Ora il settore pubblico deve fare la sua parte e migliorare la qualità del verde, della raccolta differenziata e della manutenzione stradale. Ai privati invece il compito di trovare 50mila lavoratori per quei mestieri quasi scomparsi con il Coronavirus. In particolare, servono guide, personale di sala e cucina e addetti alla sicurezza degli aeroporti».

Turismo a Roma: a Pasqua arrivi saranno in crescita ma non ci sarà il tutto esaurito

Nella capitale mancano 50mila lavoratori

 

I turisti da Nord America ed Europa

Sugli arrivi attesi in città interviene Stefano Corbari, presidente dell’associazione Fiavet Lazio spiega: «A varcare i confini sono perlopiù nord americani ed europei, soprattutto i tedeschi – dice, in rappresentanza delle agenzie di viaggio –. All’appello manca comunque un 20% di vacanzieri. Sono quelli provenienti dalle tratte orientali come Russia, Cina e Giappone. Gli effetti del conflitto in Ucraina cominciano ad attenuarsi, ma questi mercati iniziano a ripartire a ritmo lento». Complessivamente gli arrivi saranno almeno 270mila dall’estero, per un totale di circa 670mila presenze al giorno. Per il comparto significa superare i tre miliardi di euro di fatturato già nel primo semestre. Italiaatavola

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