venerdì 15 agosto 2025

Cosa hanno in comune il Ponte sullo Stretto e la mamma della Ferragni?

 

Cosa hanno in comune 

il Ponte sullo Stretto 

e la mamma della Ferragni? 

Lo chef Filippo La Mantia

Filippo La Mantia torna al centro dell’attenzione tra gossip con Marina Di Guardo e provocazioni sul Ponte di Messina. Lo chef palermitano, noto per cucina e impegno sociale, continua a far parlare di sé con ironia e passione



Filippo La Mantia torna sotto i riflettori non solo per il suo impegno in cucina e nel sociale, ma anche per le voci che, da giorni, lo vedono sentimentalmente vicino a Marina Di Guardo, scrittrice e madre dell’influencer Chiara Ferragni. Una frequentazione che ha acceso la curiosità dei milanesi, alimentata da cene in locali esclusivi e da una sintonia evidente. Nessuna conferma ufficiale da parte dei diretti interessati, ma neanche una smentita: il silenzio, in certi casi, vale più di mille parole.

Cosa hanno in comune il Ponte sullo Stretto e la mamma della Ferragni? Lo chef Filippo La Mantia

Filippo La Mantia torna al centro dell’attenzione tra il gossip con Marina Di Guardo e la proposta di un'arancina ticket per passare il Ponte sullo Stretto

Nel suo passato sentimentale c’è una lunga relazione con la foodblogger Chiara Maci, con cui ha avuto un figlio, Andrea. La storia tra i due era nata nel 2016 ed è terminata tre anni fa, lasciando comunque un legame affettuoso e rispettoso.

Riforme e arancina: la provocazione socio-politica

In tema di attualità, lo chef è intervenuto in modo ironico sul dibattuto progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, che ha recentemente ricevuto l’ok del CIPESS. Da palermitano che ha attraversato lo Stretto “almeno 500 volte”, La Mantia ha ha ribadito al Corriere della Sera, che l’opera sarebbe «assolutamente necessaria. Soprattutto in periodi come agosto, mi sembra assurdo che una persona debba affrontare code infinite e attese di ore per attraversare pochi chilometri di mare», criticando le lunghe file estive ai traghetti.

E con un tocco di geniale ironia suggerisce che «il ticket? Metterei un’arancina». Una battuta che unisce folklore culinario e satira politica, per stemperare il clima acceso del dibattito. Come ha ribadito la Mantia salverebbe un particolare dall'esperienza sul traghetto: «L'arancina a bordo è, in pratica, un rito: anche se sono un po' oleose, per tutti i passeggeri è come un ticket, quando sali la devi mangiare. Anche sul futuro ponte bisognerà consumarla, una sorta di telepass per andare o rientrare dalla Sicilia. Anzi, per non scontentare i catanesi, che lo chiamano al maschile, un'arancina e un arancino».

Chi è Filippo La Mantia

Classe 1960, nato a Palermo, Filippo La Mantia è conosciuto per la sua cucina mediterranea senza aglio e cipolla, per la passione per la fotografia e per le moto. Dopo anni da ristoratore tra Roma e Milano, oggi si dedica soprattutto a consulenze gastronomiche. Nel 2020 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro per aver cucinato gratuitamente per il personale sanitario dell’Ospedale Niguarda durante la pandemia. Più recentemente ha annunciato la volontà di partire per Gaza per offrire pasti a chi si trova in difficoltà, ribadendo il suo impegno civile.

Lo chef non si ferma mai. Dopo la chiusura dell’ultimo ristorante al Mercato Centrale di Milano, La Mantia continua a girare l’Italia e l’estero per progetti gastronomici e solidali. La cucina, per lui, è sempre stata un modo per comunicare, raccontare, costruire legami. E chissà se, questa volta, anche un nuovo amore.

Nessun commento:

Posta un commento