Eugenio Frasca aveva 48 anni, era un ristoratore conosciuto a Cinisello Balsamo (Mi) e la sua vita si è spezzata in una notte di metà agosto, lungo la costa toscana, in un inseguimento finito nel modo più drammatico. Alla guida della sua moto, dopo aver ignorato un posto di controllo dei carabinieri, ha perso il controllo del mezzo ed è andato a schiantarsi contro dei paletti, morendo sul colpo.
L’incidente è avvenuto vicino a Massa Marittima, in Toscana, quando l’uomo si è trovato davanti a un alt della pattuglia dei carabinieri. Invece di fermarsi ha proseguito la corsa a tutta velocità sul lungomare verso Marina di Massa. Da lì è partita la fuga, seguita a distanza dalla pattuglia, fino a quando la moto ha perso aderenza all’altezza di una rotonda e l’impatto non ha lasciato scampo. Dietro al volto del fuggitivo, come detto, c’era un uomo conosciuto nel mondo della ristorazione lombarda.
Eugenio Frasca era versiliese-apuano di origine, ma da anni viveva a Cinisello Balsamo, comune della città metropolitana di Milano. In Lombardia gestiva insieme ai fratelli il ristorante Il Volo. Non aveva mai perso i contatti con la sua terra d’origine e nel suo locale serviva i piatti della tradizione carrarese, un ponte costante con la cucina che lo aveva cresciuto. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, non solo nella sua famiglia e tra chi lo conosceva da vicino, ma anche nella comunità gastronomica che aveva imparato ad apprezzare il suo lavoro. Eugenio Frasca lascia una figlia di 10 anni.
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