Una stagione estiva segnata da rincari diffusi per tutte le voci di spesa legate ai viaggi. Lo segnala il Codacons, che ha rielaborato i dati definitivi pubblicati dall’Istat sull’andamento dei prezzi al dettaglio.
Nonostante l’inflazione rimanga stabile su base annua al +1,7%, la spesa media delle famiglie italiane registra un impatto significativo: +559 euro all’anno per un nucleo tipo e +761 euro per una famiglia con due figli.
Voli, traghetti e auto a noleggio: aumenti in doppia cifra
I voli nazionali sono la voce con l’incremento più marcato, registrando un +35,9% rispetto al 2024. I voli europei segnano un aumento più contenuto, pari a +5,5%, mentre i biglietti intercontinentali mostrano un calo del -6,3%, effetto della crisi geopolitica e della flessione nella domanda di tratte verso gli Stati Uniti. In salita anche i costi dei traghetti (+10,9%) e del noleggio auto (+9,9%), voci che incidono in modo rilevante sull’organizzazione di vacanze su più tappe.
Pacchetti vacanza, strutture ricettive e spiagge: la stangata dell’estate
Anche sul fronte dell’ospitalità, i rincari non risparmiano nessuna tipologia. I pacchetti vacanza nazionali segnano un aumento del +10,3%, mentre le case vacanza, i B&B e le altre strutture ricettive si attestano su un +6%. Aumenti più moderati, ma comunque percepibili, per stabilimenti balneari e piscine (+3,4%) e per l’accesso a musei e monumenti storici, che crescono del +4%.
Villaggi vacanza e campeggi: +15,7% in un mese
Una delle voci più sorprendenti riguarda i villaggi turistici e i campeggi, che in soli trenta giorni hanno visto una crescita dei prezzi pari al +15,7%. Una dinamica che colpisce una delle fasce di turismo ritenute tradizionalmente più accessibili, soprattutto per le famiglie.
Codacons: il 49% degli italiani rinuncia alle ferie
Secondo il Codacons, questi rincari stanno spingendo molti italiani a rivedere i propri piani estivi. Circa un cittadino su due (49%) ha dichiarato di non partire per le vacanze tra giugno e settembre, rinunciando del tutto alla villeggiatura per motivi economici. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea come questi dati confermino "un’estate particolarmente salata per le famiglie", con ripercussioni dirette sul comparto turistico e sull’intero indotto legato all’ospitalità e alla ristorazione.
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