giovedì 2 ottobre 2014

STOP ALL'ETOSSICHINA SULLA FRUTTA

Stop all’uso di etossichina sulla frutta
Rischi per la salute dei consumatori


I ministeri della Salute e dell’Ambiente hanno vietato l’uso di agrofarmaci contenenti la molecola
etossichina, utilizzata per allungare la conservazione dell’ortofrutta e pericolosa per la salute dei consumatori. L’utilizzo di tali composti chimici è invece ancora permesso in Paesi come la Spagna, da cui l’Italia importa.I ministeri della Salute e dell’Ambiente si sono detti contrari alla possibilità di ricorrere all’uso eccezionale della molecola “etossichina”, già utilizzata per consentire la conservazione per lungo periodo della frutta, e auspicano l’immediata creazione di un percorso comune per gli stati membri dell’Ue. Sono state sollevate, si legge in una nota congiunta, rilevanti criticità relative al valore degli attuali residui rispetto al rischio per la salute degli utilizzatori e dei consumatori, sulla base di un’ampia e documentata istruttoria e tenendo conto in particolare delle determinazioni formulate dall’Istituto Superiore di Sanità.
Vista la prioritaria necessità di garantire il massimo livello di sicurezza - continua la nota - i due dicasteri hanno ritenuto inammissibile concedere anche in via temporanea alcuna possibilità di uso in deroga. La decisione di alcuni Stati membri come la Spagna, che escludendo caratteristiche di tossicità ha ammesso l’uso del formulato per il trattamento della frutta, crea un problema di concorrenza sleale per le imprese del Made in Italy e soprattutto un pregiudizio per la salute che diventa necessario rimuovere attraverso l’immediata definizione di un percorso comune tra tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
Immediato l’allarme della Coldiretti, che ha sottolineato il rischio della presenza in Italia di frutta spagnola “tossica” perché trattata con etossichina. Il divieto da parte dei due ministeri italiani è «una misura necessaria per tutelare la salute dei consumatori e difendere i produttori italiani dalla concorrenza sleale», ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel chiedere che «il Governo si adoperi a livello comunitario per la definizione di norme che siano comuni a tutti gli Stati Membri».
La Spagna è il principale fornitore di frutta in Italia, con un valore delle importazioni che è aumentato del 5% nel 2013 per un totale di 478 milioni di chili dei quali ben 22 milioni sono rappresentati da pere sulle quali nel Paese iberico è consentito l’utilizzo della molecola tossica. Il consiglio della Coldiretti per acquisti sicuri è quello di verificare nell’etichetta la provenienza della frutta, che deve essere indicata obbligatoriamente, e scegliere prodotto italiano.
Ma cos’è l’etossichina? Questo agrofarmaco, impiegato per evitare il riscaldo superficiale dei frutti durante la frigoconservazione, ha una storia travagliata in Europa. La Commissione europea, infatti, ne revocò l’utilizzo il 3 marzo del 2011. Negli Stati extra-Ue e anche in alcuni Paesi europei, tuttavia, questa molecola viene ancora utilizzata grazie a continue moratorie, con concentrazioni residue fino a 3,00 PPM per frutti altamente deteriorabili come le pere.
Italiaatavola

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