domenica 18 febbraio 2018

AMPI firma abiti e accessori “golosi”

AMPI firma abiti 

e accessori “golosi”
sulla passerella 

del Salon du Chocolat

La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita”. E proprio il gusto della sorpresa è stato il segno distintivo del Salon du Chocolat. Il cioccolato è ormai entrato nella sfera della moda. 

Il “chocofashion” è l’ultima frontiera in cui si sono cimentati i Maestri Pasticceri di AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, che anche per questa terza edizione ha patrocinato l’evento. Presentati in anteprima il 15 febbraio scorso nella opening night del Salon du Chocolat, sulla passerella si sono potuti apprezzare gli outfit disegnati da 12 stilisti del “Teatro della Moda”, la scuola di moda milanese specializzata nell’alta sartoria artigianale italiana, realizzati in cioccolato appunto dai Maestri AMPI.

(AMPI firma abiti e accessori golosi sulla passerella del Salon du Chocolat)
Giancarlo Cortinovis

Fonte di ispirazione per i bozzetti è stato lo stile di vita e di vestire Belle Époque. Questo magico periodo a cavallo tra l’800 e il ‘900 rappresenta la grande gioia di vivere dell’Europa espressa da Art Noveau e Liberty, dalla nascita della moda e del cinema fino ai progressi scientifici e alle trasformazioni sociali. Da Parigi a Milano si respirava aria nuova, una felicità palpabile senza eguali nel passato. Sono le stesse emozioni che si ritrovano nel cioccolato, le sensazioni di calore e di fiducia che solo questo dolce sa donare.

La sfilata Chocolate Fashion Show ha sancito l’apertura del Salon du Chocolat di Milano, subito dopo il taglio del nastro alla presenza delle massime autorità della città con il sindaco Giuseppe Sala in prima fila. La sfilata al MiCo ha stupito gli amanti del cioccolato, della moda e anche i nostalgici della magica atmosfera della Belle Époque che ha ispirato gli abiti, la scenografia e la musica con le note di un sax ad aprire e un intervento canoro della soprano che ha emozionato il gremitissimo pubblico presente. I Maestri Vincenzo Santoro, Maurizio Colenghi, Giancarlo Cortinovis, Antonio Daloiso, Denis Dianin, Sandro Ferretti, Claudio Marcozzi, Riccardo Patalani, Andrea Urbani, Emanuele Valsecchi e Gabriele Vannucci hanno fatto sfilare gli abiti durante la serata dell’inaugurazione del Salon la sera di giovedì 15 febbraio e ed è stato possibile ammirarli nuovamente sabato 17 febbraio.

Accessori, dettagli, raffinati abiti, cappelli, strascichi, fiori, medaglioni, bracciali e diademi realizzati in cioccolato lavorato con maestria per donare effetti cromatici e plasticità agli abiti sartoriali impiegando una varietà di cioccolati, da quello classico a quello agli agrumi, al pistacchio, alla nocciola, cannella e caramello, mirtillo e ribes, panna e gelsomino.

“Belle Èpoque” apre le scene, “Charleston” ispirato agli anni ruggenti, cioccolato e oro, “Silouette” che enfatizza la sinuosità del corpo con cioccolato al peperoncino, “Versaille” che regala una femminilità romantica all’abito bianco decorato da fiori di cioccolato bianco, e ancora “Bagliori d’argento” ispirata al packaging dei più importanti cioccolatini, e “Secret de chenille”, “Essentialitée dorée” che ricorda perfettamente la donna degli anni ‘20, “Sherazade” ispirato alle creazioni di Paul Poiret e che ricorda la passione per l’oriente del tempo. “Robe del soir”, “Odalisca”, “Garçonne” e infine “Monsieur” con un brioso papillon, cilindro e bastone di cioccolato.

Chocolate Fashion Show nasce dalla volontà di unire arte, fashion e food, e ci riesce appieno. Differenti aree creative che esaltano la bellezza delle forme, il profumo e il gusto del cioccolato, insieme allo stile e all’eleganza della moda.

Oltre all’emozione della sfilata, i Maestri AMPI hanno fatto vivere agli ospiti del Salon degustazioni sensoriali legate al cioccolato e ai suoi migliori abbinamenti e si sono esibiti in showcooking a base di cioccolato presso le aree Pastry show e sul palco centrale con Iginio Massari, Davide Comaschi, Maurizio Colenghi, Antonio Daloiso, Claudio Marcozzi, Riccardo Patalani, Emanuele Valsecchi, Gabriele Vannucci e il presidente di AMPI Gino Fabbri.

UN ACCADEMICO AL MESE
Vincenzo Santoro
Quella di Vincenzo Santoro, emigrante adolescente che dalla Puglia si trasferisce a Milano e nel 1966 comincia a lavorare in pasticceria, è indubbiamente una storia di successo che lui stesso racconta con gli occhi lucidi e il sorriso di chi è innamorato del proprio lavoro. Nel pieno del boom economico italiano, inizia la grande avventura della Pasticceria Martesana che Vincenzo apre nel 1967 in via Cagliero. Nel novembre del 2015 apre una seconda pasticceria Martesana in via Paolo Sarpi e a gennaio 2018 inaugura l’ultimo nuovo punto vendita nella storica piazza Sant’Agostino, a cui si aggiungono altri piccoli corner, uno all’interno della Rinascente di Milano, uno nella piazza sede del grattacielo della Regione Lombardia, un terzo a Varese.

Vincenzo Santoro (AMPI firma abiti e accessori golosi sulla passerella del Salon du Chocolat)
Vincenzo Santoro

Quello che apprezziamo del Maestro AMPI è che, mezzo secolo dopo, Vincenzo Santoro è ancora entusiasta e appassionato come agli albori e, invece di rallentare, rilancia. Apre punti vendita, offre nuovi servizi alla esigente clientela milanese, tra cui lo spazio Family Friendly dedicato ai bimbi e alle famiglie, e conia nuovi dolci. Per i 50 anni della pasticceria ha creato infatti 5 torte che simboleggiano i 5 decenni di Martesana recuperando antiche ricette e curando il packaging in scatole di latta, oltre a inaugurare il progetto dei Qore di Martesana: biscotti la cui vendita offre un aiuto concreto di beneficienza per i neonati dell’Ospedale dei Bambini di Milano. A tutto ciò si aggiunge il riconoscimento dei clienti e delle istituzioni con l’onorificenza di bottega storica, che fa entrare di fatto Martesana nel club delle imprese storiche della Lombardia.

I punti di forza della Pasticceria Martesana, a dire di Santoro, sono innanzitutto la bravura e l’entusiasmo dello staff di laboratorio e la gestione familiare. Con oltre 45 dipendenti, Vincenzo, la moglie e i tre figli si sono imposti una struttura aziendale con ruoli e regole precise. Vincenzo sta ancora in laboratorio con la sua squadra di professionisti artigiani del dolce e da lì dichiara che «teniamo acceso il motore dell’emozione: l’unico segreto per condividere il mestiere che è tra i più belli al mondo».

Numerosi i premi che nel corso degli anni sono arrivati l’uno dopo l’altro: il primo posto per la migliore pasticceria salata d’Italia nella guida 2018 del Gambero Rosso e le Tre Torte del Gambero Rosso riconfermate ogni anno dal 2014, per citare i più recenti. Ogni anno un pasticcere di Martesana partecipa a concorsi di rilevanza nazionale e internazionale, perché gli stimoli siano da volano per rinnovare costantemente l’offerta al banco. Vincenzo tiene alla crescita della sua squadra tanto che alcuni di essi, tra cui Davide Comaschi, hanno ottenuto successi enormi e premi di rilevanza internazionale.

La sua produzione artigianale è ricca e variegata. Tra i prodotti da segnalare: panettoni, torte, dolci lievitati e mignon realizzati con una creatività all’avanguardia, declinati in decine di varianti, e la pasticceria salata, punta di diamante per i servizi di catering e banchettistica offerta su misura.

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