lunedì 4 aprile 2022

Gli italiani e la Dieta mediterranea: solo il 13% la segue alla lettera

 

Gli italiani e la Dieta 

mediterranea: solo il 13% 

la segue alla lettera

Lo dice uno studio di Crea, che evidenzia anche come la Dieta mediterranea sia seguita soprattutto da soggetti istruiti e che vivono in città. Le Regioni più virtuose? Sicilia e Sardegna


La Dieta mediterranea è uno dei simboli del buon vivere italiano e rappresenta un modello alimentare sano ed equilibrato. Ma in quanti nel Bel Paese la seguono alla lettera? Non molti, almeno stando a quanto emerso da uno studio del Crea Alimenti e Nutrizione, pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Nutrition e coordinato dalle ricercatrici Laura Rossi e Vittoria Aureli

Il documento ha come obiettivo quello di misurare la conoscenza nutrizionale e l'aderenza alla Dieta mediterranea nella popolazione adulta italiana e di valutare come questi fattori siano correlati tra di loro. Studi precedenti, infatti, hanno mostrato come una conoscenza nutrizionale ottimale sia correlata ad una maggiore aderenza al modello della Dieta mediterranea, ad una minore prevalenza di obesità, nonché a una riduzione dell'indice di massa corporea, della circonferenza vita e della massa grassa.

L'indagine sulla dieta mediterranea 

Un’indagine trasversale è stata condotta su un campione di 2.869 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana (età >18 anni) nel periodo compreso tra il 26 giugno e il 10 luglio 2020. Tale lasso di tempo è stato selezionato in considerazione delle restrizioni legate alla pandemia. Agli intervistati è stato somministrato un questionario multisezione comprendente di una parte iniziale relativa alle informazioni personali e una seconda parte formata da due moduli principali: il questionario sulla conoscenza nutrizionale italiana e il questionario sull'adesione alla Dieta mediterranea. 

La segue con attenzione il 13,3%

In Italia il punteggio medio di conoscenza nutrizionale delle famiglie (NK) è stato pari al 56,8% delle risposte esatte. Il valore medio di aderenza alla Dieta mediterranea (AMD) ha raggiunto il 40% del punteggio massimo. Tuttavia, solo il 13,3% riportava un’aderenza alta, mentre il 31,4% della popolazione si è attestato su una fascia bassa, il 31,3% nella fascia medio-bassa e il 24% nella fascia medio-alta. Dall’incrocio tra i due fattori è stata trovata un'associazione significativa tra le conoscenze nutrizionali degli intervistati e la loro aderenza al modello mediterraneo. Coloro che hanno riportato un’aderenza più bassa corrispondevano anche a quelli con le conoscenze nutrizionali peggiori (36,7%) e allo stesso modo, quelli con il più alto livello di ADM, hanno anche ottenuto i punteggi NK più alti (41,7%).

La Dieta mediterranea piace di più nelle città 

Si conferma come nel nostro Paese l'aderenza alla Dieta Mediterranea sia significativamente associata alle caratteristiche socio-demografiche della popolazione: le donne, gli anziani, le persone con livelli di istruzione elevati e coloro che vivono in aree urbanizzate mostrano, infatti, un’aderenza più elevata. È emerso, inoltre, come ci sia una differenza Nord-Sud ben definita, sia per NK, che per AMD. Le regioni del Nord-Est e della Campania hanno mostrato la ADM più bassa (rispettivamente 45,4% e 44,2%), mentre Emilia-Romagna e Lazio, nonché le isole (Sicilia e Sardegna), hanno mostrato la AMD più alta (rispettivamente 17,2, 16,2 e 17,7%). Le regioni del Centro-Nord hanno registrato punteggi NK più elevati (Lazio, 29,5% ed Emilia-Romagna, 27,3%) rispetto alle regioni del Sud (Molise 3,3%). italiaatavola

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