mercoledì 6 aprile 2022

I balneari al G20 spiagge: “Rimborsateci o chiuderemo”

 

I balneari 

al G20 spiagge: 

“Rimborsateci 

o chiuderemo”

Al 5° summit di Rimini fra le città di mare, i gestori tornano a chiedere al Governo di tutelare gli investimenti fatti negli anni in vista della scadenza delle concessioni demaniali prevista a fine 2023


Prende il via oggi a Riccione e si conclude domani il G20 spiagge, ovvero il 5° summit che raggruppa le città che vivono col turismo balneare. Raccolti attorno alla sindaco del Comune romagnolo, Renata Tosi, i primi cittadini delle maggiori 26 città balneari italiane si confronteranno tra di loro, con l’aiuto e il contributo di esperti, affrontando alcuni degli aspetti più importanti della loro missione amministrativa.

Fra gli argomenti caldi c'è quello legato alle concessioni balnerari e alle rivendicazioni che gli attuali gestori stanno chiedendo al Governo. La sentenza del Consiglio di Stato dello scorso novembre ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033 e imposto di riassegnarle tramite gare entro la fine del 2023. Il Consiglio dei ministri entro giugno dovrà varare il Decreto Concorrenza che attualmente è in trattazione nella 10ª Commissione del Senato. I balneari chiedono che nel frattempo vengano proposti alcuni emendamenti. Fra tutti quello che in sede di procedura di assegnazione ad evidenza pubblica vengano riconosciuti agli attuali concessionari l’esperienza acquisita ed il valore aziendale degli investimenti fatti negli anni. A rischio ci sono infatti 30mila aziende, in prevalenza a conduzione familiare, e 300mila posti di lavoro.


Le richieste dei balneari al Governo

L'approvazione dell’emendamento votato dal Consiglio dei ministri sul disegno di legge Concorrenza relativo sulle modalità di affidamento delle concessioni demaniali ai balneari ha portato a una autentica levata di scudi da parte delle imprese. Dal Nord al Sud è montata una vera e propria marea di proteste. Le aziende che attualmente gestiscono le concessioni demaniali perderanno i loro privilegi alla fine del 2023 e poi il Governo dovrà indire nuovi bandi con nuove regole. Il rischio, per gli addetti ai lavori è che le spiagge diventino preda di grandi catene turistiche internazionali, con la perdita di esperienza e qualità dei servizi. Gli attuali gestori chiedono quindi che vengano almeno riconosciuti dal Governo gli indennizzi agli investimenti fatti negli anni. Ci sono infatti 30mila aziende che rischiano di chiudere e 300mila posti di lavoro a rischio.

Concessioni balneari: anche i sindaci sono preoccupati

Alle preoccupazioni degli attuali gestori degli stabilimenti balneari ci sono anche quelle dei sindaci. «Il G20 sarà un momento di ascolto e confronto molto importante per tutte realtà delle città balneari. Siamo profondamente preoccupati per lo stato di incertezza in cui versano ormai da oltre 10 anni le imprese balneari – ha spiegato il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti prima del summit – La sentenza del Consiglio di Stato ha messo in crisi il settore. È vero che bisogna adeguarsi alle normative europee, ma è pur vero che siamo chiamati a tutelare gli investimenti fatti dai nostri balneari in questi anni. È necessario tutelare le nostre imprese. Questo è un provvedimento che lascia nell’incertezza i nostri 100 concessionari demaniali e le proprie famiglie che tra due anni saranno costretti a mettere all’asta i loro lidi. La nostra partecipazione al G20 sulle spiagge in programma a Riccione, sarà fondamentale per interloquire con i vertici dell’associazione e per capire quali azioni intraprendere insieme agli altri Comuni del G20S».

Gli altri argomenti del G20 spiagge

Al 5° summit i primi cittadini delle maggiori 26 città balneari italiane si confronteranno tra di loro, con l’aiuto e il contributo di esperti, affrontando alcuni degli aspetti più importanti della loro missione amministrativa. Sollecitati dall’architetto Stefano Boeri, gli amministratori pubblici si confronteranno sulle nuove visioni necessarie alla sostenibilità: “Infrastrutturetrasportisviluppo urbanistico e nuovi modelli di business: come creare un futuro più sostenibile?”.

Seguirà, il 6 Aprile, il convegno nazionale su «Transizione ecologica, innovazione, sicurezza ed economia: definiamo insieme il futuro del turismo balneare. Una tavola rotonda con le principali città costiere del paese».

© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento