Formazione
per il turismo,
il Ministro Garavaglia
si impegna
per potenziare
l’offerta scolastica
Fanno ben sperare le parole del ministro del Turismo Garavaglia, che si è impegnato a triplicare il numero degli Its e creare tre grandi centri di alta formazione per l’accoglienza. L’annuncio alla Villa Reale di Monza. Accordo tra Euro-Toques e Fipe per una collaborazione nella gestione e nell’aggiornamento professionale
La formazione come problema urgente per la ristorazione e al tempo stesso opportunità per rafforzare il turismo italiano che, dopo la crisi per la pandemia, potrebbe crescere notevolmente nei prossimi anni. Per questo motivo il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intende triplicare il numero degli Its (istituti tecnici superiori) attivi in Italia e creare tre grandi centri di alta formazione per l’accoglienza, così da dotare il nostro Paese di quelle scuole universitarie di cui da troppo tempo c’è carenza. L’annuncio è stato fatto alla tavola rotonda - organizzata da Euro-Toques Italia in occasione dell’assemblea generale svoltasi alla Villa Reale di Monza - sul tema “La ristorazione di qualità come motore del turismo enogastronomico. Quale futuro per la cucina dopo il Covid?”. Con questo impegno il Ministro conferma il valore della proposta che Italia a Tavola aveva lanciato nel 2017 per un’Università dell’Accoglienza (#laureaccoglienza).
E che la formazione sia davvero il punto centrale per il comparto è confermato anche dall’accordo fra Euro-Toques e la Fipe proprio per una collaborazione sempre più stretta sul piano della gestione e dell’aggiornamento professionale, così da garantire più opportunità alle aziende di ristorazione e ai cuochi professionisti. «Un salto di qualità per le nostre iniziative destinate a crescere nel mondo della scuola», ha commentato il presidente dei cuochi di Euro-Toques, Enrico Derflingher, confermato ieri alla guida dell’associazione. Al valore della collaborazione con le diverse realtà che rappresentano il mondo della ristorazione si è invece rifatto il direttore generale di Fipe, Roberto Calugi, secondo il quale «la Federazione dei pubblici esercizi con questo accordo, e dopo quello con la Fic (Federazione italiana cuochi), aggiunge un altro mattone nella costruzione di quella casa della ristorazione che nella collaborazione e unità d’azione delle diverse realtà può davvero rafforzare tutti».
Il direttore generale di Fipe Roberto Calugi con il presidente di Euro-Toques Enrico Derflingher firmano l’accordo per la formazioneA due anni dall’inizio della pandemia, le strategie per il rilancio del settore
Anche grazie a queste novità, la tavola rotonda di Euro-Toques ha costituito l’occasione per fare il punto della situazione a due anni dallo scoppio della pandemia. Per contrastare l’emergenza sanitaria sono state introdotte misure governative che hanno penalizzato uno dei settori più fiorenti e apprezzati in tutto il mondo. Se da un lato siamo attesi da una stagione di aperture, dall’altro gli operatori dell’ospitalità e della ricettività si ritrovano a fare i conti con i maggiori costi di luce e gas, che si sommano ad un importante rincaro delle materie prime. E questo al di là del dramma della guerra in Ucraina.
Alla Villa Reale di Monza sono intervenuti, moderati da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il presidente di Enit Giorgio Palmucci, il direttore generale di Fipe Roberto Calugi, il presidente di Asacert Fabrizio Capaccioli ed Enrico Derflingher, riconfermato alla presidenza di Euro-Toques in un consiglio rinnovato formato da Filippo Sinisgalli (vicepresidente), Paolo Gramaglia (segretario generale), Giovanni Porretto e Antonino Fratello. All’incontro ha presenziato anche Umberto Bombana, nove stelle Michelin in Oriente, in qualità di ospite, mentre l’assessore Fabrizio Sala ha portato i saluti di Regione Lombardia.
Il ritorno del turismo straniero
Molti e interessanti gli argomenti trattati, nel segno della ripartenza e delle buone pratiche indispensabili per aiutare il settore e rilanciare un pezzo di economia che vale il 13% del Pil nazionale. Fra mille incertezze presenti oggi nella gestione di un pubblico esercizio, fra un generale calo dei consumi e la mancanza di una fetta di clientela, che si somma al caro materie prime e all’annoso problema di reperimento del personale, il Ministro Garavaglia ha sottolineato che «oggi occorre partire da un dato certo: la pandemia è finita e al netto delle restrizioni possiamo guardare con serenità all’estate. La seconda novità - ha aggiunto Garavaglia - è il ritorno del turismo straniero, in particolare americano, che si somma al cosiddetto “revenge travel”. Il fenomeno determina, come aveva sottolineato nei giorni scorsi anche l’amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi, un “effetto molla” per recuperare i mesi persi e un ritorno ai viaggi».
Per quanto riguarda il tema della formazione «occorre lavorare in maniera concreta - ha fatto presente il Ministro - e, a tal proposito, insieme al ministro Orlando puntiamo ad accorciare i tempi per preparare nel breve periodo più persone possibili da inserire nel comparto».Iat
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