lunedì 3 ottobre 2022

Arriva la prima festa dell'agricoltura nelle dimore storiche

Arriva la prima festa 

dell'agricoltura 

nelle dimore storiche

Domenica 16 ottobre, dieci le dimore storiche su tutto il territorio nazionale apriranno le loro porte per ospitare le aziende agricole del territorio in un legame che unisce il cibo ai luoghi

di Emanuele Bottiroli

La storia e la cultura per valorizzare vino, agricoltura e territorio: una forma di enoturismo che impreziosisce e strizza l'occhio a un target internazionale. Domenica 16 ottobre si terrà la prima edizione di “Coltiviamo la cultura: prima Festa dell’Agricoltura nelle dimore storiche”, promossa dai gruppi giovani di Adsi e Confagricoltura Anga. Numerose dimore storiche su tutto il territorio nazionale apriranno le loro porte per ospitare le aziende agricole del territorio: una straordinaria opportunità per promuovere sia quei particolari beni culturali rappresentati dagli immobili privati di interesse collettivo, sia quei prodotti agroalimentari tipici del territorio delle regioni coinvolte.

L'orto del Castello di Tabiano Arriva la prima festa dell'agricoltura nelle dimore storiche

L'orto del Castello di Tabiano


Dieci le dimore storiche aderenti

Dieci le dimore storiche aderenti all’iniziativa e circa quaranta le aziende agricole in sette regioni: Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia. Il taglio del nastro in tutte le sedi è previsto alle 10 e la chiusura della giornata alle 18.


Patrimonio turistico unico al mondo

Le dimore storiche costituiscono un patrimonio turistico di rara bellezza e il perno di un’economia circolare per i borghi su cui insistono. Il 54% di questi immobili, in particolare, si trova in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20mila abitanti e, nel 29% dei casi, addirittura sotto i 5mila residenti, mentre il 31% di questi beni è al di fuori dai centri abitati. A dimostrazione del nesso tra patrimonio culturale e produzione agricola basti pensare che il 34% delle aziende vitivinicole italiane afferisce ad una dimora storica.


L’indissolubile legame cibo e territorio

Scopo della manifestazione è dunque quello di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo connubio che è identificativo del nostro Paese. L'iniziativa mira anche a sottolineare l’importanza della riscoperta di un turismo che sa esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio.

«Grazie alla collaborazione tra Adsi e Confagricoltura, il pubblico avrà la possibilità di visitare cortili, palazzi, ville e giardini ed - al contempo - scoprire i prodotti e le peculiarità enogastronomiche locali. La “Festa dell’Agricoltura” rappresenta un'ulteriore conferma di come sia possibile coniugare la tutela dell’arte e del paesaggio con la produzione agroalimentare di alta qualità e con l’offerta di un turismo esperienziale, consentendo ai visitatori di vivere la straordinaria bellezza della campagna italiana e dei nostri borghi, di cui le dimore storiche sono perno fondamentale», ha dichiarato Anna Maria Pentimalli, presidente di Adsi Giovani.

«I Giovani di Confagricoltura - ha detto il presidente dell’Anga Francesco Mastrandrea - partecipano con grande entusiasmo a questa iniziativa che consente di promuovere alcune produzioni d’eccellenza delle nostre aziende in contesti unici che le valorizzano al meglio. In questo evento che unisce arte, cultura e buon cibo e vino, non mancheranno inoltre, in alcune dimore, momenti di confronto e di approfondimento dedicati al settore primario e alle sue prospettive».   

Le dimore storiche presenti

Elenco delle dimore storiche partecipanti: Castello di Tabiano (PR); Villa Venenti (BO); Villa Mergé (RM); Castello di Piovera (AL); Castello di Tagliolo (AL); Palazzo Ducale di Alessano (LE); Giardino di Palazzo Castelnuovo (PA); Palazzo Spadaro Libertini (CT); Cantine di Palazzo Pandolfi Elmi (PG); Villa di Maser (TV). ITALIAATAVOLA 

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