giovedì 20 ottobre 2022

POSTALMARKET CONCLUDE ROUND DI INVESTIMENTO DA 1,5 MILIONI DI EURO

 

POSTALMARKET CONCLUDE 
ROUND DI INVESTIMENTO 
DA 1,5 MILIONI DI EURO
Alessio Badia

Il marketplace del made in Italy cresce. Quattrocento brand, cinquantamila prodotti a catalogo, presto il terzo numero del magazine. C’è l’interesse dei fondi europei e internazionali. Il general manager, Alessio Badia. “Nel nostro piano quinquennale di sviluppo puntiamo a raggiungere i 40 milioni di fatturato”

 
Sono passati circa due anni da quando Postalmarket è rinato grazie all’imprenditore Stefano Bortolussi, che ha acquisito il marchio e si è affiancato alla tech company Projectmoon di Francesco D’Avella per rilanciare lo storico catalogo. Il General Manager oggi è Alessio Badia, impegnato nel percorso di crescita che ora registra una nuova accelerata. L’azienda ha infatti chiuso nei passati mesi un round di investimenti da 1,5 milioni di euro attraverso il veicolo di investimento Pm Angels e adesso si affaccia di nuovo al mercato per rilanciare il business.
“Gli investitori credono nella nostra capacità di crescita e sulle nostre caratteristiche peculiari”, dichiara Badia. “La nostra italianità, le scelte sostenibili, i nuovi servizi forniti alla clientela e l’alto investimento tecnologico, orientato sul data-driven e potenziato dal marketing, rendono Postalmarket un'azienda interessante. Nel piano quinquennale che stiamo presentando ai fondi di investimento prevediamo di arrivare a 40 milioni di euro di fatturato, anche con l’apertura internazionale del nostro sito: guardano a noi da tutto il mondo per la selezione del made in Italy che proponiamo. Di certo, nei prossimi mesi ci sarà una forte accelerata dopo la fase di start up che ha generato un fatturato, ad oggi, di circa un milione di euro. Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci siamo dati, rispettando il modello di crescita ipotizzato all’inizio”.
I numeri prodotti nella fase di start up sono interessanti. Dopo la stampa e diffusione in centomila copie del primo catalogo (che ora è una vera e propria rivista, le gabbie con gli elenchi dei prodotti sono sul web), sono stati selezionati circa 400 brand che hanno portato più di 50 mila prodotti sul sito internet, che registra una media di 450 mila accessi al mese. Ogni settimana si registrano circa una decina di nuovi merchant che hanno aderito al progetto. Il sito è anche un contenitore di informazione, con un blog che aggiorna sulle tendenze di settore. Il terzo numero della rivista è in edicola ad ottobre.
Dal punto di vista dei partner, da registrare l’importante accordo con il centro logistico nel Veneziano, con Evology; ma anche con Ponyu per le consegne green dell’ultimo miglio nelle grandi città e con TeamSystem per la gestione dell’e-commerce Storeden. A Villorba, nel Trevigiano, c’è la sede operativa; presto sarà aperta una sede di rappresentanza anche a Milano. L’azienda continua ad assumere giovani talenti del web marketing e di fatto si pone come hub innovativo orientato sul digitale e sulla vendita on line.
“Crediamo che Postalmarket oggi sia un modello di riferimento per chi vuole fare acquisti avendo la garanzia che si tratta di prodotti italiani e made in Italy che seguono una rigida filiera ecosostenibile”, aggiunge Badia. “Sono soddisfatto dei risultati ottenuti, siamo sicuri di poter diventare punto di riferimento a livello europeo per il made in Italy. Stimiamo che il nostro brand sia conosciuto dal 60% degli italiani, ci stiamo spostando come fascia di riferimento ai 25/45 anni, la generazione successiva è invece cresciuta con noi. Per questo molti fondi a livello europeo stanno monitorando il progetto e ci attendiamo nuove entrate nella compagine societaria nei prossimi mesi”.
 
 
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