Tutti, o quasi, tornati al lavoro. E che tristezza dire addio alle vacanze. Ad aspettarci, nei prossimi mesi, anche giorni sempre più corti, meno ore di luce e tempo più freddo, e l’estate resta un ricordo. Questi fattori sono in grado di incidere non poco sulla mente, e di conseguenza sulle nostre modalità di affrontare le giornate. Come fare? I consigli di Agnese Rossi, psicoterapeuta di in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.
Perché al rientro dalle ferie ci si sente più stanchi?
Ultimamente sembra che lo stress ci stia perseguitando in qualsiasi tempo e situazione, anche quando rientriamo dalle vacanze, che dovrebbero essere invece un momento di recupero, pieno di slancio ed energia. Si tratta di un vero e proprio disturbo, nominato “tristezza da rientro” e che si manifesta dopo le vacanze, con un insieme di sintomi che indicano una difficoltà a riprendere le attività quotidiane. Coloro che ne soffrono possono provare:
- difficoltà di concentrazione;
- cefalea;
- ansia;
- abbassamento del tono dell’umore;
- sonnolenza,
- senso di affaticamento;
- irritabilità;
- crisi di pianto;
- senso di stordimento.
È possibile sentire anche un’energia nuova, contemporaneamente?
Le vacanze dovrebbero avere come obiettivo quello di ricaricare le batterie, ma spesso in un comune contesto sociale vengono caricate di ruoli che non soddisfano questo desiderio. È importante scegliere luoghi che siano un’alternativa ai ritmi frenetici della quotidianità, che possano essere rigeneranti, senza però stravolgere completamente le abitudini: questo creerebbe difficoltà nella ripresa. La vacanza, poi, non dovrebbe essere considerata un modo di staccarsi dalla realtà, quanto piuttosto un’occasione per ascoltarsi e comprendere i propri desideri. Per esempio, quando siamo in ferie dal lavoro possiamo riflettere sulla nostra routine, e capire se e come cambiare qualcosa per stare meglio con noi stessi, con gli altri e con la gestione del nostro tempo.
Stress da rientro: quali fattori incidono?
Il rientro può essere stressante anche a seconda di come le vacanze sono state vissute, dalle aspettative (anche idealizzate) riposte in esse, specie se immaginate come una fuga dalle difficoltà di ogni giorno: il risultato, quindi, è che il ritorno è visto come faticoso da affrontare, che sia in famiglia, al lavoro, nello studio. Si può anche cercare di individuare le cause più profonde che possono causare stress da rientro, invece di rimuoverle e al ritorno avere l’impressione di averle nuovamente addosso. Infatti, a volte accumuliamo tensioni per parecchio tempo, magari a causa di un lavoro che non ci gratifica, relazioni insoddisfacenti, giornate frenetiche, routine frustranti, dinamiche familiari complicate. Si tratta di aspetti da non sottovalutare, perché in grado di minacciare l’equilibrio psicofisico e la qualità della vita.
Come affrontare al meglio il rientro?
L’aspetto più importante per affrontare lo stress da rientro ha a che fare con la gestione del nostro tempo. Possiamo, a tal proposito:
- prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente. Per fare ciò, è importante mantenere un corretto ritmo sonno-veglia, tornare a un’alimentazione sana con alimenti di qualità, ricca di frutta e verdura di stagione. Praticare regolarmente un’attività fisica che sia per ognuno divertente e gratificante, possibilmente all’aria aperta, perfetta per il buon umore e efficace antistress.
- Ricominciare con gradualità. Per il rientro, bisogna riprendere evitando di imporci affanni a velocità insostenibili, piuttosto provare a darsi piccoli obiettivi senza farsi travolgere da ciò che possiamo organizzare con diversi gradi di priorità;
- Prolungare gli effetti rigeneranti delle vacanze, mantenendo vivo il ricordo di ciò che ci ha emozionato e provando a ricreare occasioni simili nella quotidianità.
- Prendersi cura di sé stessi, cercando di ritagliarsi tra i periodi stressanti della settimana alcuni momenti di relax; è altresì importante dedicarsi alle proprie passioni, dando priorità a ciò che ci dà piacere e benessere.
- Prendersi cura delle relazioni. Le persone che ci circondano possono fare molto per aiutarci ad affrontare il rientro. Fondamentale è dare spazio alle relazioni gratificanti, costruire buoni rapporti con i colleghi per creare un contesto lavorativo sereno, dedicare tempo alla famiglia e agli amici, condividendo tempo di qualità. Infine, ogni tanto è bene fermarsi e chiedersi se il nostro stile di vita ci soddisfa e se siamo in grado di capire cosa ostacola il nostro benessere psico-fisico. Per esempio, è bene domandarsi se alcune cose da fare sono davvero importanti e necessarie.
Le scelte che si fanno, anche piccole, hanno una loro utilità, perché permettono di arrivare a fine giornata soddisfatti per come è stato gestito il tempo a disposizione, ricordandosi - e ricordandoci - che siamo noi a poterlo gestire. Iat
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