ACQUE MINERALI?…
PIU' TRASPARENZA!
Acque minerali a rischio? Troppo spesso conterrebbero sostanze come arsenico, cromo, nichel, nitrati
(particolarmente dannosi per i bambini), piombo, in concentrazioni superiori a quelle ammesse per l'acqua del rubinetto. L'allarme è lanciato dal Verde Paolo Galletti, che ha presentato una risoluzione per impegnare il governo a rivedere le norme sull'etichettatura e i controlli di qualità delle acque minerali. Per Galletti l'Italia ha recepito in maniera errata e pericolosa per la salute la normativa europea sulle acque minerali che, in quanto terapeutiche, non devono attenersi alle rigide norme previste per le acque di rubinetto.
Per esempio: mentre per le seconde il limite di arsenico è di 50 microgrammi-litro, per la minerale è di 200; per il nichel, 50 microgrammi il limite per l'acqua di rubinetto e nessun limite per la minerale. Ancora peggiore è la situazione nitrati (un indizio di inquinamento dell'acqua e segnalatore di sostanze cancerogene): se presenti in concentrazioni inferiori a 10 mg/litro permettono ai produttori di acque minerali di consigliarle per l'infanzia, ma non sono previste avvertenze per sconsigliarne il consumo ai bambini se la quantità supera i 10mg/litro. Secondo la risoluzione, ci sono 20 marche di acque minerali italiane, che, pur contenendo nitrati in quantità superiori ai 10 mg/litro, non riportano alcune avvertenze in etichetta.
In Germania, l'acqua che contiene determinate quantità di arsenico, piombo, cromo, cianuro, nichel o altro è considerata velenosa sia che sgorghi dal rubinetto sia che venga imbottigliata come acqua minerale.
Daniela Mosena
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