LATTE,
COMMISSARIO HOGAN
A VERONAFIERE: «SONO OTTIMISTA»
TIMORI
E PROGRAMMI MONDIALI
PER CONQUISTARE L’ASIA
Comprendo i timori degli allevatori per la
fine delle quote latte e ci sarà un breve periodo di volatilità
sui prezzi,
derivante dall’abolizione delle quote, ma sono molto ottimista sul futuro del
settore sul medio e lungo termine, anche sul prezzo.
È fiducioso il commissario all’Agricoltura dell’Unione
europea, Phil Hogan, sul futuro
del comparto lattiero caseario. Lo ha dichiarato in un’intervista all’Ufficio
stampa di Veronafiere nel corso della sua visita al Padiglione Vino – A taste of
Italy, a Expo Milano 2015.
«Quello che dobbiamo fare in Europa è mettere
a disposizione più fondi nel budget della promozione dei prodotti lattiero
caseari di alta qualità nel mondo, in particolare nelle aree dove la popolazione
è molto numerosa e dove sta crescendo rapidamente, nel Far-East in
particolare – ha proseguito –. E poi
spingere per ottenere maggiori spazi sui nuovi mercati in Asia per rimpiazzare
la parte di mercato persa in Russia». Una soluzione utile anche per
collocare «le produzioni lattiero
casearie che saranno superiori, per effetto dell’abolizione delle quote
latte».
La
situazione del settore, in effetti, è piuttosto incerta. Gli analisti prevedono
un 2015 sostanzialmente appiattito a livello mondiale sul versante dei prezzi,
per poi assistere a una ripresa nel 2016. Salvo imprevisti o repentini cambi di
fronte.
Secondo
le elaborazioni di Clal - portale di
riferimento per il settore, di cui Fieragricola di Verona è partner – il
prezzo del latte tedesco, in aprile a quota 30,20 euro/100 kg, potrebbe scendere
fra i 27,92 euro e i 26,92/100 kg, trascinando al ribasso anche il mercato
italiano.
L’Asia
e il Medio Oriente si confermano il baricentro del mercato internazionale, per
quanto la Cina abbia rallentato le importazioni. Eppure, una delle più
importanti cooperative lattiero casearie a livello mondiale, la neozelandese
Fonterra, punta a incrementare i flussi verso il continente asiatico e quello
africano, con l’obiettivo di raggiungere i 2 miliardi di consumatori nel
2025.
Anche
l’Europa punta all’Asia. La cooperativa tedesca DMK ha rafforzato la propria
presenza direttamente a Shangai, il gigante olandese Friesland Campina ha
siglato una joint venture con la Cina Huishan Dairy Holdings, destinata a
produrre e vendere latte per l’infanzia in Cina, mentre è in corso in questi
giorni la missione di una delegazione dei Paesi Bassi - guidata da Sara Knijff,
direttore internazionale per l’Agricoltura del ministero degli Affari economici
- nello Sri Lanka. L’obiettivo è appunto individuare potenziali investimenti nel
settore lattiero-caseario, avviando magari collaborazioni con le imprese locali,
alle quali fornire consulenza globale sia sul versante della produzione lattiero
casearia che nelle fasi di allevamento, impostazione delle attività di
produzione dei foraggi e di mungitura e conservazione del
latte.
Michel
Nalet, presidente della European Dairy Association, l’associazione delle
industrie lattiero casearie europee, recentemente a sollecitato l’Unione europea
a sostenere l’export verso l’Asia, anche per compensare in parte le mancate
esportazioni verso la Russia, dove invece ha deciso di puntare l’India, grazie
all’accreditamento che due importanti realtà (Parag Milk Foods e Schreiber
Dynamix Dairies) hanno ottenuto dal ministero della Salute (Dipartimento
Veterinario).
A
livello europeo è stata espressa preoccupazione per l’andamento del comparto dal
vicepresidente dell’Ulster Farmers
Union (UFU), Barclay Bell, che
parla di «un problema che non è avvertito
soltanto dai produttori dell’Irlanda del Nord», dove la situazione è ancora
più complicata rispetto all’Eurozona, in quanto il rafforzamento della sterlina
sulla moneta unica sta rallentando la propensione all’export. «La grande preoccupazione – ha commentato
Bell, al termine di un vertice in Lettonia – è che la Commissione europea continui a
mantenere la propria posizione, sostenendo che non vi è alcuna necessità di
attivare misure di sostegno».
Il
Comitato zootecnia e bioenergia di Fieragricola.
Le prospettive del settore lattiero caseario sono stati uno dei temi affrontati
questa mattina nel corso del secondo incontro del Comitato di indirizzo di
Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura, in programma dal
3 al 6 febbraio 2016.
«Gli incontri periodici che Fieragricola
dedica alle aziende – afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni
Mantovani – indicano la volontà di
rilanciare l’intero settore per la 112ª edizione, ampliando il numero di capi e
di Paesi coinvolti e affrontando un percorso più deciso di
internazionalizzazione».
Internazionalizzazione
e Road Show.
Per la promozione di Fieragricola 2016 all’estero sono stati presentati focus
specifici su Iran, Federazione Russa, Marocco, Area Alpe-Adria e Balcani, mentre
nelle prossime settimane partiranno tre Road show in Italia (Sicilia, Puglia e
Calabria), con la partecipazione delle associazioni regionali degli allevatori e
gli assessorati all’Agricoltura delle tre Regioni.
Premio
Innovazione.
A Fieragricola 2016 debutterà il Premio Innovazione, per dare visibilità ai
prodotti in esposizione più innovativi e caratterizzati da spiccati elementi di
fruibilità, funzionalità e di ritorni in termini di management aziendale e
redditività.
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