giovedì 13 ottobre 2016

Attenzione e memoria cambiano con le stagioni

 Attenzione e memoria
cambiano con le stagioni


Non è solo l’umore a risentire dei cambiamenti stagionali,

ma anche le nostre facoltà intellettive. Ciò che già sapevamo è che il cervello ha coscienza del susseguirsi delle stagioni. Un interessante studio pubblicato +dall’università belga di Liegi sulla rivista dell’Accademia delle scienze degli Stati Uniti ora spiega come mai la capacità di attenzione cresce in estate, mentre in autunno aumenta la precisione della memoria a breve termine.
Lo studio I neuroscienziati coordinati da Gilles Vandewalle e Christelle Meyer hanno illustrato in questo modo le “stagioni” del cervello, mettendo alla prova 28 volontari e sottoponendoli ad una serie di test in diversi momenti dell’anno. Ogni partecipante ha trascorso quasi 5 giorni chiuso in laboratorio, perché non fosse direttamente influenzato da fattori stagionali come la luce solare. Dopo un breve periodo di isolamento, i ricercatori hanno valutato l’attività cerebrale dei volontari sottoponendoli ad una risonanza magnetica funzionale, mentre venivano sottoposti a due test mirati a misurare le capacità cognitive.
Più attenti in estate

Le performance del cervello, secondo quanto emerso dai risultati, rimangono costanti durante l’anno, mentre ciò che cambia sono le risorse che l’organo attiva per gestire diverse attività. La capacità di attenzione raggiunge così il picco massimo a giugno, a ridosso del solstizio d’estate, mentre è al minimo in corrispondenza del solstizio di inverno. Le attività cerebrali legate alla memoria a breve termine sono al massimo durante l’autunno, mentre raggiungono il livello minimo all’equinozio di primavera. Sembra però che queste oscillazioni non corrispondano a quelle degli ormoni, come ad esempio la melatonina, e nemmeno ad altri parametri neurofisiologici come il ciclo sonno-veglia. Diverse funzioni  cerebrali quindi risentirebbero delle stagioni in modo molto più significativo di quanto si credeva fino a questo momento, con variazioni specifiche per ciascun processo cognitivo.
Creato grazie al ventennale impegno di ricercatori provenienti da 14 paesi
Panorama edit

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