venerdì 24 febbraio 2017

All'Anteprima 2017 della Vernaccia

All'Anteprima 2017 

della Vernaccia 
un incontro con i vini 

Aoc La Clape

Annata 2016, Riserva 2015 e precedenti, tutte in degustazione all'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano, che ha ospitato anche i vini della denominazione La Clape, entrambi poco aromatici e di crescente appeal


La Vernaccia protagonista in molti momenti: presentata a San Gimignano (Si) nelle sale del Museo di arte moderna e contemporanea De Grada l’annata 2016, la Riserva 2015 ed annate precedenti della Vernaccia. Per il ciclo di degustazioni “Il vino bianco ed i suoi territori” San Gimignano ha incontrato La Clape. Per la prima volta la degustazione in sala Dante viene affidata ad una donna, Rosemary George, scrittrice e critica del vino inglese, una delle prime donne a diventare Master of wine nel 1979. Presentato anche il volume di Armando Castagno “Vernaccia di San Gimignano Vino, territorio e memoria”.

All'Anteprima 2017 della Vernaccia  un incontro con i vini Aoc La Clape

Con la vendemmia 2016 San Gimignano festeggia il cinquantenario della Doc, una vendemmia che ha visto le uve al momento della raccolta in ottimo stato sanitario, con gradazioni alcoliche alte e un corredo acido molto interessante. I vini hanno una buona struttura e sono vocati all’invecchiamento, al momento non si presentano perfettamente finiti, necessitano ancora di un ulteriore periodo di affinamento.

Il vino bianco ospite protagonista della degustazione comparata con la Vernaccia di San Gimignano è stato il Bourboulenc, stella della denominazione di La Clape, nel cuore del Languedoc, un territorio a nord della Spagna vicino alla città romana di Narbonne. Il nome dice molto della zona, in occitano si traduce in mucchio di pietre, ma si tratta di una pietra molto speciale. Fino al XIII secolo, La Clape era un'isola, poi nel corso di molti secoli, depositi alluvionali provenienti dai Pirenei si sono accumulati unendola alla terra ferma formando delle colline che si pongono come barriera tra Narbonne e il Mediterraneo. 

All'Anteprima 2017 della Vernaccia  un incontro con i vini Aoc La Clape

Si tratta di una delle zone più soleggiate e aride della Francia con clima mediterraneo, dove troviamo la garrigue, una vegetazione tipica con arbusti di rosmarino, timo, bosso, mirto ed magnifici esemplari di pini d’Aleppo. Il suolo è formato da ciottoli di calcare, marne calcaree e arenarie. I vitigni coltivati sono la maggior parte rossi, ne troviamo una decina, i principali Grenache, Mourvèdre, Syrah, Carignan e Cinsault; i bianchi solo cinque di cui il Bourboulenc è il più conosciuto perché utilizzato nel blend del Chateauneuf du Pape Blanc. 

Il vitigno che appartiene al gruppo ampelografico dei Claret, originario della Provenza, il suo nome deriva da un vecchio vigneto situato vicino ad Avignone e viene menzionato per la prima volta nella letteratura del XVI secolo. Vitigno rustico con buccia spessa, maturazione tardiva, richiede un clima caldo e secco mantenendo la sua naturale acidità, alcol moderato, aromi agrumati, particolarmente sapidi.

All'Anteprima 2017 della Vernaccia  un incontro con i vini Aoc La Clape

A La Clape i vini sono sempre assemblaggi ed il Bourboulenc deve rappresentare almeno il 40% con grenache blanc, roussanne e marsanne. È previsto l’invecchiamento in botti di rovere. Per lungo tempo La Clape è stata una delle regioni vinicole più caratteristiche della Languedoc. Inizialmente i vini erano compresi nella denominazione Coteaux du Languedoc, ma recentemente è stata riconosciuta come Aoc, mille ettari di cui solo un 10% coltivati a vitigni a bacca bianca. 

Perchè La Clape e Vernaccia di San Gimignano? Rosemary George motiva la sua scelta: «Essendo un'amante dei vini della Linguadoca, mi è sembrato naturale scegliere una denominazione di questa regione per la degustazione con la Vernaccia di San Gimignano, e La Clape con la sua vicinanza al Mediterraneo, è una delle poche denominazioni della Languedoc che gode di una forte influenza marina. Inoltre il principale vitigno presente in questo vino è il Bourboulenc, che come il vitigno Vernaccia non è particolarmente aromatico. E benché nel territorio de La Clape si producano anche vini rossi, come per San Gimignano la sua maggiore reputazione è dovuta alla produzione dei vini bianchi. Infine i vini di entrambe le aree sono cresciuti enormemente negli ultimi anni, un successo che li accomuna».

All'Anteprima 2017 della Vernaccia  un incontro con i vini Aoc La Clape

In degustazione: 
La Clape Ac Le Marin 2016 - Domaine Sarrat de Goundy; 
La Clape Ac La Brise Marine 2015 - Château la Négly; 
La Clape Ac Cuvée Aimée de Coigny 2015 - Château Mire l’Etang; 
La Clape Ac Cuvée Henry Lapierre 2015 - Château Rouquette sur Mer; 
La Clape Ac La Centaurée 2014 - Château Pech-Redon; 
La Clape Ac Grand Vin 2006 - Château d’Anglès. 

Per la Vernaccia: 
Vernaccia di San Gimignano Docg 2015 - Il Lebbio; 
Vernaccia di San Gimignano Docg Vigna a Solatio 2015 - Casale Falchini; 
Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva 2014 - La Lastra; 
Vernaccia di San Gimignano Docg Fiore 2014 - Montenidoli; 
Vernaccia di San Gimignano Docg Riserva Vigna ai Sassi 2010 - Tenuta Le Calcinaie; 
Vernaccia di San Gimignano Docg Hydra 2009 - Il Palagione. 

All'Anteprima 2017 della Vernaccia  un incontro con i vini Aoc La Clape

Presentato il libro di Armando Castagno “Vernaccia di San Gimignano: vino, territorio e memoria”, uno strumento di lavoro, bilingue, che ha richiesto oltre un anno di lavoro e ripercorre in modo non autocelebrativo la storia di un vino e del suo territorio. Cinque sezioni e due appendici: un importante lavoro nel cuore del libro, il capitolo 3, dove in dettaglio troviamo la composizione geologica, la toponomastica e le caratteristiche climatiche suddivise in 28 unità. 

Per gli addetti ai lavori la dettagliata descrizione dell’andamento stagionale documentato di tutte le cinquanta annate della Vernaccia dall’ottenimento della Doc. Ed ancora un capitolo intitolato “testimonianze” dove 12 persone del luogo che hanno vissuto e fatto la storia della denominazione raccontano le loro esperienze. Splendide e di grande effetto le fotografie di Bruno Bruchi, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. 250 pagine per formarsi una idea del vino e del territorio. italiaatavola
di Piera Genta

Per informazioni: www.vernaccia.it

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