I fattori che influiscono sulla realizzazione di un buon vino sono tantissimi, ma forse è possibile riassumerli tutti in una una sola parola: terroir. Se sei un intenditore, l’avrai sicuramente già sentita prima. Tradotta alla lettera dal francese significa semplicemente “suolo”, tuttavia racchiude molto più di quanto una simile traduzione ci spingerebbe a credere.
Per capire fino in fondo l’importanza di questo termine vanno tenuti presenti tutti i possibili elementi, unici e imprevedibili, che un vigneto e il suo ambiente circostante comprendono. Per gli italiani il terroir è molto più importante del semplice suolo: sono la storia e l’ambiente in continuo cambiamento i fattori che rendono ogni singola bottiglia di vino davvero unica e diversa di anno in anno, persino di bicchiere in bicchiere.
Dunque, cos’è esattamente il terroir?
Il terroir che si cela dietro un vino è un mix di varie componenti naturali proprie dell’ambiente in cui è stato prodotto, tra cui il suolo, il terreno e il clima. A questo concetto va aggiunto, inoltre, un altro elemento da non sottovalutare quando si parla della produzione vinicola in Italia: la tradizione.
Per andare ancor più nel profondo, definiamo meglio gli elementi che abbiamo accennato. Quando si decide il prodotto che si vuole ottenere da un vigneto, il suolo riveste un’importanza estrema, in quanto ne esistono centinaia di tipi diversi. Hai presente quando a una degustazione ti vengono elencati tutti gli aromi e i sapori presenti nel tuo bicchiere di vino? Dipendono tutti dal suolo in cui è stato prodotto e dagli elementi che esso contiene. C’è una ragione ben precisa per cui i vini possono essere minerali o salini: il suolo è ciò che dà vita a queste proprietà.
Altrettanto importante è il terreno, che non va confuso con la parola terroir. Per terreno è da intendersi proprio il luogo in cui cresce l’uva, l’altitudine e la posizione geografica di un vigneto, che è ciò che influisce sull’acidità del vino.
Il clima è un ulteriore elemento fondamentale racchiuso nel concetto di terroir ed è anche il più semplice da capire: a seconda che sia mite, caldo, ventilato o freddo, solo determinate varietà di uva producono certi tipi di vino. I livelli di zucchero sono generalmente connessi a questo fattore.
Arriviamo, infine, all’aspetto più ‘romantico’: la tradizione. È fuori discussione che essa rivesta il ruolo principale nella produzione vinicola italiana, specialmente in Toscana; vi sono tecniche che sono specifiche dei singoli produttori e delle loro famiglie e che rendono i loro vini eccezionali, garantendo una qualità senza dubbio superiore.
(articolo di Louise Vinciguerra,
american blogger Let It Wine)
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