Alla vigilia dell'estate, durante la quale molti italiani ed europei saranno sulle strade, la Fondazione Vinci Autoroutes ha pubblicato i risultati del suo 12° Barometro della guida responsabile.
L’indagine è stata realizzata da Ipsos su 12.400 intervistati in 11 Paesi europei e presenta una panoramica dei comportamenti dei loro comportamenti al volante. Permette di seguire l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche così da meglio orientare i messaggi di prevenzione.
L'indagine di Vinci Autoroutes
Disattenzione: conversazioni telefoniche, vagabondaggio della mente, sguardo distolto dalla strada, le occasioni di perdere il controllo della guida si moltiplicano
Uno dei dati più eclatanti: l'84% degli automobilisti distoglie gli occhi dalla strada per più di due secondi percorrendo almeno 72 metri "alla cieca" se guida a 130 km/h,;
il 53% presta meno attenzione alla guida e vaga con la mente (il 50% per gli italiani);
il 75% usa lo smartphone al volante, per tutti gli usi possibili, compreso il GPS (il 77% per gli italiani):
il 66% lo usa per telefonare, di cui il 42% regolarmente, (il 70% di cui il 50% regolarmente per gli italiani) con un sistema Bluetooth (55% Europa; 56% Italia), cuffie o auricolari (32% Europa; 44% Italia) o tenuto in mano (25% Europa; 26% Italia);
il 25% per leggere o inviare SMS (28% Italia) di cui il 44% degli under 35 (46% Italia);
il 15% per partecipare a riunioni di lavoro a distanza (15% anche per l'Italia), di cui il 21% degli occupati (24% per l'Italia) e il 29% degli appartenenti a categorie socio-professionali elevate (32% per l'Italia);
il 9% per guardare un film o un video (12% per l'Italia) di cui il 20% degli under 35 (25% per l'Italia);
il 12% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell'uso del cellulare (16% per lItalia).
Sonnolenza: un rischio sottovalutato e buone pratiche insufficientemente adottate
Il 42% dei conducenti europei continua a guidare anche se si sente molto stanco, perché è obbligato a farlo (37% per l'Italia);
il 39% ritiene di guidare altrettanto bene, o addirittura meglio, quando è stanco (45% per l'Italia);
il 42% non si ferma mai per fare un sonnellino durante un lungo viaggio (30% per l'Italia);
il 14% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente dovuto alla sonnolenza (15% per lItalia).
Inciviltà: tutti pensano di essere conducenti responsabili, ma l'aggressività rimane onnipresente sulla strada
il 97% dei conducenti europei valuta positivamente la propria guida (95% per l'Italia);
il 52% riconosce che talvolta insulta gli altri conducenti (58% per l'italia);
il 22% ammette di scendere dal proprio veicolo per discutere con un conducente, (31% per l'Italia);
infine l'84% dei conducenti europei ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti (86% per l'Italia).
Sicurezza degli operatori autostradali: violazioni delle regole che possono essere fatali
Il 54% dei conducenti europei dimentica di rallentare nelle vicinanze di una zona di lavori (50% per l'Italia);
il 19% ha già sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada a causa di un momento di disattenzione o di assopimento (+4; 21% per l'Italia).
Veicolo elettrico: comportamenti più responsabili?
Il 51% dei proprietari europei di veicoli elettrici utilizza maggiormente il freno motore e frena gradualmente per ricaricare la batteria;
il 47% è più attento agli altri utenti della strada, in particolare pedoni e ciclisti;
il 35% fa più pause - il tempo di ricaricare l'auto;
il 48% adotta una guida più efficiente nei consumi e più fluida
Secondo Bernadette Moreau - Delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes per una guida responsabile «sempre più attratti dalle sollecitazioni esterne e falsamente rassicurati dalle apparecchiature connesse, i conducenti dimenticano una regola fondamentale: durante la guida bisogna guardare la strada ed essere pienamente attenti all'ambiente stradale per poter reagire in qualsiasi momento di fronte a un evento imprevedibile. Questa esigenza è assolutamente incompatibile con una perdita di attenzione con le conversazioni telefoniche, gli stati di affaticamento e tutte le distrazioni che distolgono lo sguardo dalla strada e provocano una perdita di attenzione. I drammatici incidenti di cui sono stati vittime quattro ausiliari autostradali nelle ultime settimane sono l'implacabile e la terribile dimostrazione».Iat
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