venerdì 6 maggio 2022

Fermenti lattici: ecco quando assumerli

 

Fermenti lattici: 

ecco quando assumerli

Sono microrganismi viventi coinvolti nella fermentazione del latte e in grado di metabolizzare il lattosio. Se assunti in quantità adeguate, sono un valido aiuto nella gestione del colon irritabile


Ifermenti lattici sono microorganismi che si trovano naturalmente all’interno del nostro corpo e si attivano in diverse situazioni che coinvolgono principalmente, ma non solo, l’intestino. Per esempio, in presenza di squilibri intestinali, oppure di effetti collaterali di alcuni medicinali come gli antibiotici, i fermenti lattici possono contribuire a riequilibrare il microbioma intestinale (termine che ha sostituito la vecchia dizione di flora batterica intestinale), eliminando o riducendo il gonfiore e riportando la nostra pancia a una situazione ottimale.Ma cosa sono, precisamente, i fermenti lattici? Dove si trovano, a cosa servono? Humanitas salute ne ha parlato con Marco Dal Fante, responsabile dell’Unità di Gastroenterologia ed Endoscopia di Humanitas San Pio X, in un articolo che pubblichiamo integralmente.

Cosa sono i fermenti lattici?

I fermenti lattici sono microrganismi viventi coinvolti nella fermentazione del latte e in grado di metabolizzare il lattosio. Anche se i batteri coinvolti in questo processo sono diversi, quelli in grado di compiere benefici per l’uomo sono pochi; i fermenti lattici migliori per la nostra salute sono i cosiddetti “fermenti lattici probiotici“.

 I fermenti lattici probiotici

I probiotici (dal greco “pro” – a favore di – e “bios” – vita) sono microorganismi vivi che assunti con l’alimentazione o somministrati in adeguata quantità possono conferire un beneficio alla salute dell’ospite.

Si trovano in alcuni prodotti caseari, come lo yogurt e formaggi cremosi, ma anche in prodotti di origine vegetale come i crauti, il miso, il tempeh o il tè kombucha.

Se assunti in quantità adeguate, sono un valido aiuto nella gestione del colon irritabile, in quanto aiutano a ridurre l’infiammazione dell’intestino provocata da batteri nocivi.

Gli integratori

Possiamo assumerli anche sotto forma di integratori: sarebbe meglio preferire quelli con dosaggi non inferiori a 1 miliardo per ceppo al giorno, dato che la percentuale dei batteri che riesce a sopravvivere agli acidi gastrici e ad arrivare all’intestino è meno del 40%. Affinché i probiotici si sviluppino al meglio, occorrono i prebiotici, ovvero le fibre: è infatti molto importante che i probiotici vengano inseriti in un’alimentazione ricca di verdure.

A cosa servono i fermenti lattici?

Ai fermenti lattici viene attribuito un potenziale effetto di protezione per l’organismo umano, grazie alla loro attività protettiva sul microbioma intestinale (da cui derivano poi una serie di conseguenze positive per la salute di tutto l’organismo).

I fermenti lattici probiotici sono in grado di resistere all’azione del succo gastrico e della secrezione biliare, motivo per cui riescono a raggiungere l’intestino e a insediarvisi; aderendo alle cellule epiteliali, impediscono la proliferazione di ceppi batterici patogeni, dando vita a una flora batterica intestinale più sana ed equilibrata.

I probiotici aiutano a contrastare i batteri anche fuori dall’intestino, rafforzano le difese immunitarie, difendono l’organismo dalle malattie da raffreddamento, prevengono le infezioni vaginali.

Vengono spesso consigliati come accompagnamento per il trattamento di diverse disfunzioni dell’apparato digerente, possono giocare un ruolo nella diminuzione dei livelli di colesterolo nel sangue e nel miglioramento della sintomatologia delle allergie alimentari. Esercitano funzioni metaboliche all’interno dell’intestino e sono coinvolti nella sintesi di alcune vitamine.

Quando assumere i fermenti lattici

L’assunzione di fermenti lattici vivi sotto forma di yogurt e formaggi andrebbe regolata a seconda di diversi fattori che dipendono dallo stato di salute dell’individuo. In caso di situazioni particolari, come per esempio in presenza di disfunzioni intestinali o infezioni, è bene contattare il proprio specialista di fiducia, che prescriverà il trattamento migliore.

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