Ètalmente amato, già solo nel nostro Paese, che si stima, secondo dati recenti, un consumo medio all’anno di quasi tre chili per ogni italiano. Per non parlare del suo fatturato, che nel 2021 ha registrato una ripresa da supereroe, con un +25% che ha sbaragliato crisi economiche e pandemie, pari a quasi 9 miliardi. Scriviamo di uno dei due grandi “amori” gastronomici dell’Italia e del mondo (l’altro è sicuramente la pizza!): il gelato! Ma quello buono, genuino e, soprattutto, artigianale! Proprio così, talmente amato e talmente buono che da 10 anni a questa parte l’Unione Europea ha deciso di dedicargli una festa, che cade ogni 24 marzo, con la celebrazione della Giornata europea del Gelato artigianale.
Il gelato artigianale vale quasi 9 miliardi
Sono 8,7 miliardi di euro le cifre che ha registrato la filiera l’anno scorso nel contesto europeo, dopo un 2020 in netto calo, ma causato da chiusure forzate e nazioni in zona rossa. Acqua passata, perché il 2022 si prospetta all’insegna dell’ottimismo, con una nuova stagione condita da coni, coppette e coppe magnum. E sì che, fino a qualche decennio fa, nonostante i buoni propositi, era relegato a semplice merenda da passeggio, per di più con una (stonata) preponderanza di gusti “industriali”, sfoggiati in vetrine di bar senza amore, più di tanto, per le materie prime, mentre di maestri gelatieri se ne vedevano davvero pochi in giro. Tanto che il sospetto veniva, che quei gusti fossero preparati da “non gelatieri”, con l’aggiunta di bustine e coloranti. Non così oggi, che il gelato artigianale sta vivendo la sua splendida primavera, ritrovando quella nobiltà che gli spetta di “ambasciatore” dei gusti e delle materie prime di un territorio.
Come il gelato è diventato prodotto d'eccellenza
Ne è convinto Luigi Buonansegna, tra i più apprezzati maestri gelatieri italiani a livello internazionale, vincitore nel 2020 dello Sherbeth Festival, il contest mondiale dedicato proprio alla filiera del gelato artigianale e che nel 2021 è stato di diritto inserito nella Giuria della nuova edizione.
«Oggi si è finalmente compresa l’importanza, ma anche la difficoltà, di realizzare un prodotto di alta gastronomia con materie prime di eccellenza – spiega Luigi – e anche la figura professionale del maestro gelatiere è stata meglio compresa. Fino a pochi anni fa – precisa il maestro di Pignola, in provincia di Potenza – la gelateria italiana era figlia degli anni ’80, con prodotti scadenti relegati quasi a merende industriali, da consumare solo nei periodi più caldi. Prerogativa del vero gelato artigianale, invece, è quella di ricercare e di utilizzare materie prime del territorio di provenienza, trasformando il gelato stesso in un prodotto identitario».
Officine del Gusto è il nome del laboratorio-caffetteria del maestro Luigi Buonansegna, in terra di Lucania, accanto allo storico bar di famiglia, dove avventori e clienti di tutte le età si recano, anche dopo aver compiuto molti chilometri, pur di gustare un vero gelato artigianale. «Il gusto che più riesco a vendere, perché piace moltissimo, è il gelato al pistacchio lucano di Stigliano, piccolo paese nel materano. Così come utilizzo nelle mie preparazioni il latte da metodo nobile di un’azienda agricola a 4 chilometri dal mio laboratorio. E poi, la frutta fresca: la fragola lucana Candonga, l’albicocca di Rotondella, la pera della Valle del Sinni e tanti altri presidi Slow Food. La mia gioia più grande – conclude Buonansegna – è quando vedo tre generazioni di persone, ad esempio una nonna, una mamma e i nipotini, entrare nella mia gelateria, ordinare questi gusti e godersi, nonostante la differenza di età, i miei racconti del territorio, con spensieratezza».
Il gelato è anche motivo di vita
E chi del gelato artigianale ne ha fatto un motivo di vita è stata Serena Urzì, elegante e determinata maestra gelataia dello storico Bar Ernesto, sul lungomare di Catania, gelateria e caffetteria di famiglia, che l’ha vista, avvocatessa pentita, diventare negli anni una gelatiera d’avanguardia.
«Il gelato ha avuto, ha e avrà sempre lo stesso appeal, amato com’è in tutto il mondo – ci racconta Serena. – Si può paragonare, per apprezzamento, alla pizza e, come questa, è in continua evoluzione. C’è, fortunatamente, un importante ritorno all’artigianalità del prodotto e al sempre maggiore utilizzo di materie prime, con una chiara tracciabilità degli ingredienti utilizzati e le etichette sempre più pulite e genuine». E, se da un lato, la chef glacier etnea ammette che c’è una roccaforte indistruttibile, costituita dalla tradizione, è anche vero che la gente è comunque anche incuriosita dalle novità. «Si cercano sempre nuovi abbinamenti – spiega – e questo è indice, a mio avviso, anche di più consapevolezza da parte della clientela».
Anche per questo, le sue recenti e brillanti creazioni artigianali di gelato, come quello alle Rame di Napoli, realizzato per le festività dei Santi e dei Defunti o il Gelato al Panettone (con fichi secchi e riduzione di Passito di Pantelleria, in occasione del Natale) hanno riscosso grande successo, tanto che adesso la clientela attende i nuovi gusti per l’imminente Pasqua.
Convinto, infine, che sia il momento d’oro di gelatieri e chefs glacier è anche Angelo Musolino, presidente nazionale della ConPaIt, la Confederazione Pasticceri Italiani: «C’è da registrare certamente – conferma Musolino – un consumo più alto di gelato negli ultimi mesi, di gelato vero, artigianale, genuino, e questo è un ottimo segno. Buoni segnali anche dal numero dei gelatieri che decidono di aderire al mondo associativo, accanto ai colleghi Maestri Pasticceri, con l’obiettivo di collaborare sempre di più».
Gli appuntamenti in Italia per il Gelato day
Prime iniziative al via già in questi giorni in occasione della Fiera Hospitality, a Riva Del Garda, dal 21 al 24 marzo, per i Maestri della Gelateria Italiana che accenderanno i riflettori sul Gusto dell’Anno, preparandone diverse interpretazioni. E per svelare tutti i segreti di “Dolce Sinfonia”, giovedì 24 marzo Gelato University organizza due dirette streaming: alle 11.30, in italiano, con il gelatiere Marco Venturino della gelateria I giardini di Marzo a Varazze (Savona), e alle 15.00, in inglese, con il docente Stefano Tarquinio. Confartigianato, invece, oltre al talk dedicato al Gusto dell’Anno durante Sigep, la fiera internazionale della gelatria e della pasticceria, che si è svolta la scorsa settimana a Parma, ha coinvolto i gelatieri di tutte le sue federazioni regionali e provinciali per raccontare, oltre che far gustare, agli appassionati tutta l’artigianalità, il sapere e l’eccellenza che stanno dietro a un ottimo gelato artigianale.
A Milano un gelato con il miele al posto degli zuccheri
Buono, ma anche nutriente, il gelato è uno dei pochi dessert che può essere considerato a tutti gli effetti un alimento equilibrato e bilanciato. E Gusto 17 a Milano coglierà l’occasione del Gelato Day per presentare, accanto al goloso Gusto dell’Anno, tre nuovi stick gelato in cui gli zuccheri raffinati sono stati sostituiti dal miele di Acacia di Giorgio Poeta: sostenibili, con meno calorie e più vitamine e antiossidanti. Non solo: Gusto 17 prosegue a sostenere Make-A-Wish Italia Onlus, destinando parte del ricavato di ogni ordine di pasticceria gelato personalizzata alla Onlus che esaudisce i desideri di bambini e ragazzi gravemente malati.
C'è anche il gelato a scopo benefico
Infatti, non si tratta solo di coni e coppette: come da tradizione il Gelato Day diventa una preziosa occasione per fare del bene. Ed ecco che a Bergamo i gelatieri si uniscono alla campagna “Un gelato per l'Ucraina” donando parte del ricavato del 24 marzo per raccogliere fondi da devolvere alla Fondazione della Comunità bergamasca, promossa in collaborazione con la Caritas diocesana e l'Eco di Bergamo, per aiutare la popolazione ucraina in arrivo sul nostro territorio.
Anche Silvia Chirico, che ha firmato la ricetta ufficiale di “Dolce Sinfonia”, si unisce a questa campagna: per ogni gelato al Gusto dell’Anno acquistato dal 19 al 25 marzo, la Tenuta Chirico di Ascea regalerà un invito al Concerto per la Pace in programma il 26 marzo, ore 19.00, all’Auditorium Parmenide di Ascea.
A Cariati (Cosenza), invece, il 24 marzo, alle 10:30, l’ Antica Gelateria Fortino si recherà con il suo caratteristico camioncino del gelato all’ingresso dell’Ospedale di Cariati “Vittorio Cosentino” (che è anche polo Covid-19), per offrire gratuitamente a tutti gli operatori sanitari, il gelato artigianale al gusto “Dolce Sinfonia”. Ancora, il liceo statale “Alfonso Gatto” di Agropoli (Salerno) celebrerà il gelato artigianale durante la Festa dello Sport, l’evento che riunisce tutti gli studenti all’insegna dello sport, delle regole e del fair play a cura del Comitato Gelatieri Campani.
E, per non perdersi nessuna iniziativa, sarà possibile consultare la lista delle gelaterie aderenti alla Giornata.
Gelato a casa con Deliveroo
Si conferma poi, per il secondo anno consecutivo, la partnership con Deliveroo, che per tutta la settimana promuoverà una campagna di informazione dedicata al Gelato Day. E il 24 marzo il Gusto dell’Anno sarà disponibile anche a domicilio, con consegna gratuita dalle gelaterie aderenti: Sweety Gelato di Roma e Terra Gelato, Gelateria Concordia, Premiata Cremeria Rossi, Oasi del Gelato, Artico Gelateria – Isola di Milano.
Gli appuntamenti in Europa
Non solo l’Italia: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Slovenia, Spagna, Ungheria, fino all’Argentina e al Giappone, si uniranno in occasione del Gelato Day per celebrare uno dei prodotti più amati di sempre. A Vienna, in particolare, la primavera sarà inaugurata proprio con un omaggio al Gusto dell’Anno, che sarà riproposto il 24 marzo, mentre l’Olanda si unisce alla campagna “Un gelato per l’Ucraina” e nelle vetrine di tutti i gelatieri olandesi sarà proposto, accanto al Gusto dell’Anno “Dolce Sinfonia”, il gusto “torta alle mele”: insieme, contribuiranno a una raccolta fondi per dare un segnale di partecipazione e vicinanza alle popolazioni ucraine colpite dal conflitto. IAT
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