mercoledì 22 gennaio 2020

Da Filippo a Pietrasanta Tradizione e territorio, mix vincente

Da Filippo a Pietrasanta
Tradizione e territorio, mix vincente

Filippo Di Bartola
Un ristorante che, grazie ai piatti rivisitati della tradizione versiliese e a un tocco di sicilianità, attrae sia gente del posto che turisti. Il segreto sta anche nell'angolo bar all'ingresso.
Territorio e tradizione: queste le due colonne portanti della cucina da Filippo a Pietrasanta (Lu). Un paese di "artisti" in Toscana, dove il ristorante di Filippo Di Bartola apre le sue porte agli ospiti offrendo loro un menu composto di piatti che variano periodicamente in base alla stagionalità, alle materie prime e all'ispirazione del momento.

Da Filippo a Pietrasanta, un ambiente moderno (Da Filippo a Pietrasanta Tradizione e territorio, mix vincente)
Da Filippo a Pietrasanta, un ambiente moderno

Una cucina "di sostanza", che prende spunto, tra le altre cose, dai piatti della cucina versiliese. La Trabaccolara, ad esempio, «un piatto che portiamo qui da Viareggio, ma che rivisitiamo togliendo la parte di pomodoro al suo interno»; il Marzapane, «lo facciamo in versione sufflè»; la Polpettina, «che è un piatto tipico delle nostre zone»; il Tordello, quello «classico di carne, al ragù».
Questa proposta prende vita in un locale moderno, che «nel fatto di avere all'ingresso il bar» piace molto agli stranieri. «Lo straniero di fatto è abituato, quando sceglie un locale, a cenare e bere contemporaneamente. Ecco perché l'angolo bar mi permette di calamitare veramente tanti stranieri». Angolo bar, quindi, e cucina del territorio sono «un bell'aiuto» per attirare una clientela eterogenea.

Trabaccolara (Da Filippo a Pietrasanta Tradizione e territorio, mix vincente)
Trabaccolara

I clienti di Filippo, Ristorante a Pietrasanta variano dal locale all'internazionale. Ad esempi, a pranzo «chi esce dall'ufficio per abitudine viene a mangiare qua... Ragazzi che lavorano in banca o in ufficio, avvocati o notai. Ho la fortuna di lavorare con un bel pubblico del territorio». Alla sera, spazio per gli stranieri, che siano turisti in vacanza o, spesso, personalità in viaggio per lavoro. «Capita spesso che le aziende di marmo portino qui stranieri, cinesi, indiani o americani, in queste zone per visitare le cave, scegliere il marmo che poi utilizzeranno per fare la propria struttura nel loro Paese di provenienza». Questo genere di clientela è soprattutto invernale; chiaramente durante la bella stagione il turismo della Versilia è il primo "introito" per Filippo Di Bartola.

Quindi, in questo locale aperto 7 giorni su 7 per tutto l'anno, tanti particolari uniti fanno da calamita per curiosi e amanti della buona cucina: la Versilia e il mare, il marmo, le caratteristiche tipiche del territorio e la cucina che le rappresenta. «E poi c'è anche un po' di sangue siciliano, che fa un po' da ciliegina sulla torta».

Da Filippo, sia bar che ristorante (Da Filippo a Pietrasanta Tradizione e territorio, mix vincente)
Da Filippo, sia bar che ristorante

Sulla tavola invernale di Filippo Carciofo, guanciale e patate (disponibile anche in versione vegetariana), poi Polpettine di manzo, pomodoro e capperi; Cozze ripiene con manzo, pomodoro e pane. Segue la Trabaccolara, poi Tagliolini al tartufo di San Miniato. Cavolo nero e fagiolo schiaccione; Agnello e sedano rapa e a chiudere, Roast Beef di Chianina (da 11 anni in carta).
di Alberto Lupini
direttore
Alberto Lupini
Per informazioni: filippopietrasanta.it

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