martedì 28 aprile 2020

Diete ad hoc e materiali monouso Cir Food si organizza contro il virus

Diete ad hoc e materiali monouso
Cir Food 

si organizza 

contro il virus


Dall'azienda di Modena ogni giorno migliaia di pasti fra cui quelli per 240 strutture socio-sanitarie in emergenza coronavirus. Sicurezza col distanziamento sociale nelle mense aziendali . La direttrice marketing Daniela Fabbi: «Garantiamo il servizio attraverso lo sviluppo e l’attuazione di protocolli in base al tipo di ristorazione».

Cinquant’anni di storia, un impegno a 360 gradi nella ristorazione collettiva, commerciale, e nei servizi di welfare alle imprese rafforzati dall’acquisizione nel 2019 di Valore Welfare, advisor milanese specializzato nella progettazione e implementazione di piani welfare e di Flexible benefit. Una presenza in 17 regioni italiane e 73 province, e oltre 100 milioni di pasti preparati ogni anno, grazie al lavoro di 13 mila persone di cui il 90% è donna. Ed una presenza anche all’estero in Olanda dove gestisce la ristorazione dei campus universitari, e in Belgio con servizi di ristorazione aziendale di alto livello per importanti realtà del Paese. Questi, in sintesi, i numeri di Cir Food, di cui Daniela Fabbi è direttore Comunicazione e Marketing, che anche in queste settimane di emergenza lavora per garantire pasti caldi alle strutture sociosanitarie e alle aziende.

Cirfood garantisce pasti caldi a 240 strutture socio-sanitarie - Diete ad hoc e materiali monouso L'impegno di Cir per i malati Covid
Cirfood garantisce pasti caldi a 240 strutture socio-sanitarie

La riorganizzazione dei vostri servizi nella fase dell’emergenza ha richiesto grande responsabilità e professionalità, come l’avete affrontata?
La tutela della salute dei nostri lavoratori e quella dei nostri clienti fanno parte della nostra filosofia aziendale. Con questi presupposti abbiamo garantito la continuità dei nostri servizi essenziali adottando delle soluzioni innovative e salvaguardando l’occupazione.

Quali le soluzioni per la ristorazione nelle strutture ospedaliere?
Operiamo in oltre 240 strutture ospedaliere e sociosanitarie sul territorio nazionale, 19 delle quali con reparti parzialmente o interamente destinati alle cure di pazienti affetti da Covid-19, in particolare, nelle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Cremona, Piacenza, Bologna e Modena, Roma, Foggia, Imperia, Savona e Genova. Di comune accordo con le varie Direzioni sanitarie abbiamo adottato protocolli dietetici specifici per garantire una nutrizione adeguata e abbiamo convertito il confezionamento da materiale ceramico in materiale monouso. Abbiamo contingentato gli ingressi nei bar e ristoranti self-service all’interno degli ospedali e abbiamo realizzato dei ‘lunch box’ anche per i medici ed il personale sanitario. Inoltre, in 11 province di Emilia-Romagna, Liguria e Veneto stiamo distribuendo oltre mille pasti al giorno ad anziani (14%) e persone in quarantena (86%).

Daniela Fabbi - Diete ad hoc e materiali monouso L'impegno di Cir per i malati Covid
Daniela Fabbi

E quelle per la ristorazione aziendale?
Stiamo garantendo questo servizio essenziale in oltre 200 aziende delle 500 nostre clienti attraverso lo sviluppo e l’attuazione di protocolli specifici in base al tipo di ristorazione, in primis per garantire il rispetto del distanziamento sociale. Tra le misure adottate, analogiche e digitali: sviluppo di tecnologie per organizzare la fila da remoto e consentire alle persone di presentarsi solo nel momento in cui possono effettivamente accedere al ristorante, supporto di personale che regolamenti i flussi all’ingresso, introduzione di materiali monouso e compostabili, installazione di plexiglass davanti alla cassa come barriera protettiva e di garanzia delle distanze, implementazione di metodi digitali di pagamento, i cosiddetti “smart payment”.

In alcune province abbiamo inoltre attivato il servizio di lunch box e delivery dal lunedì alla domenica, pranzo e cena. Alcuni dei clienti su Torino e provincia: ITC ILO, Politecnico, Reale Mutua, L’Oreal (Settimo Torinese), Banca Intesa Sanpaolo torre Direzionale e sede di Moncalieri, Iren, Tim.

Ristorazione scolastica: progetti per la riapertura?
In attesa della riapertura, che dovrà avvenire nella massima sicurezza, l’impegno di Cir Food è rivolto alle famiglie e ai bambini di tutte le età. Il proseguire della chiusura delle scuole rischia infatti di causare un importante impatto sulla formazione dei più piccoli.  Si sta creando un vuoto nel percorso di educazione alimentare e di valorizzazione del ruolo sociale e nutrizionale del cibo. Purtroppo, non tutte le famiglie riescono a garantire una dieta sana e bilanciata, per motivi economici, ma anche culturali.

In questo contesto, Cir Food ha quindi scelto di rimanere a fianco di famiglie e bambini anche a distanza con il progetto #CIRFOODConTe, un portale web con ricette, curiosità, approfondimenti sui temi del cibo e della nutrizione. Ogni settimana sul sito  www.cirfood.com/it/cirfood-con-te si potranno trovare nuove ricette facili da realizzare nelle propria cucina, informazioni e curiosità sul mondo della sostenibilità e del benessere, ma anche tante attività e consigli per i più piccoli con giochi e suggerimenti su buoni e sani stili di vita.

Progetti solidali?
Abbiamo deciso di continuare a supportare l’Associazione Solidarietà “progetto Azione Solidale”, con cui collaboriamo già da diverso tempo.  Siamo riusciti a donare a enti caritatevoli oltre due tonnellate di materie prime, utilizzate per la preparazione di oltre 2500 pasti per i più bisognosi, anche grazie al supporto generoso dei nostri fornitori e alla nostra piattaforma Quanta Stock & Go, che ci permette di gestire in maniera efficiente i flussi logistici degli approvvigionamenti.

Mai come oggi è attuale il vostro progetto Feed the future.
Esattamente. L’innovazione di processi, servizi e prodotti è una delle nostre leve strategiche per leggere e interpretare il futuro: Feed the future, la vision che ispira da sempre Cir Food nel modo di fare impresa e guardare al domani, per contribuire al benessere delle persone nel rispetto dell’ambiente. In questo momento stiamo concretamente lavorando sui progetti che riguardano i cosiddetti “nuovi canali”, ovvero forme innovative di fruizione dei servizi di ristorazione, che sono alternativi o complementari rispetto a quelli tradizionali e che i nostri clienti ci stanno già chiedendo ora ad integrazione. Un esempio è il servizio di delivery in considerazione del nuovo modo di lavorare e consumare che si andrà a delineare.
Non solo, dobbiamo impegnarci a “fare sistema” con tutte le realtà capaci di fare innovazione sul cibo e generare valore per la comunità, in ottica di intergenerazionalità, e per il territorio circostante: la nostra “Nutrition Valley”. Qui gravitano tradizioni e competenze capaci di innovare creando valore sociale, patrimonio di tutta la regione Emilia-Romagna. È qui a Reggio Emilia che sorgerà il Cirfood District, l’hub di “open innovation” in campo alimentare, nutrizionale e di food service.

Il progetto nasce proprio dalla volontà di Cir Food di destinare un luogo fisico alla condivisione di conoscenza, di cultura e di sperimentazione sul cibo. Nel Cir Food District si potranno sviluppare, insieme con le istituzioni e le aziende del territorio, soluzioni che ci permettano di fornire nuovi servizi per tutta la società, sapendo far fronte al cambiamento e imparando da questa situazione di difficoltà, mantenendo un ruolo di leadership nell’innovazione in risposta al contesto socio-economico che si andrà a delineare.
di Piera Genta
Piera Genta
Per informazioni: www.cirfood.com
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