Camerieri al lavoro
con la mascherina
fino al 30 giugno,
ma i ristoratori protestano
Lino Stoppani, presidente Fipe, ha alzato la voce per esprimere il proprio dissenso nei confronti della decisione sottoscritta dal Governo e dalle associazioni delle imprese. “Imporci ulteriori limitazioni per il nostro settore è autolesionistico. Veniamo da due anni spaventosi e non dovremmo fronteggiare nuovi costi e restrizioni”
Le mascherine resteranno obbligatorie sui luoghi di lavoro nel settore privato, almeno fino alla fino al 30 giugno, mentre restano soltanto consigliate nel settore pubblico. La decisione è arrivata dopo la conferma del protocollo di sicurezza anti-Covid che il Governo ha firmato insieme ai sindacati, all’Inail, ai ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico e delle organizzazioni delle imprese. Ma si è già levata la protesta. La Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercenti per bocca del suo presidente Lino Stoppani ha apertamente dichiarato che «imporci ulteriori limitazioni, seppur per un tempo limitato, per il nostro settore è autolesionistico. Veniamo da due anni spaventosi, dove abbiamo dovuto affrontare pandemia, crisi economica, inflazione e caro energia. Dovremmo quindi concentrarci essenzialmente sul lavoro e invece ci troviamo a fronteggiare nuove imposizioni per noi eccessivamente onerose».
Mascherine sui luoghi di lavoro fino a giugno, la protesta di Fipe: “Basta limitazioni”
Mascherine ancora obbligatorie sui luoghi di lavoro nel settore privato, almeno fino a fine giugno. La decisione è arrivata dopo che il Governo ha confermato il protocollo sicurezza antiCovid che risale al 6 aprile 2021. Nel documento è scritto espressamente che la mascherina va tenuta in casi di condivisione degli spazi di lavoro, al chiuso e anche all’aperto.
Il protocollo è stato confermato dai ministeri della Salute e dello Sviluppo economico, dall’Inail, dai sindacati e dalle associazioni di categoria delle imprese. L’intesa ha natura pattizia, non sono previste sanzioni per chi non la rispetta. Il ministero della Salute ha fortemente raccomandato la mascherina nelle fabbriche e negli uffici. E il contagio da Covid può essere considerato infortunio sul lavoro. Il titolare dell’attività, è anche responsabile della salute e sicurezza dei dipendenti. Per questo le organizzazioni delle imprese, Confindustria in testa, stanno consigliando agli associati di allinearsi.
Fra i firmatari c’è pure Confcommercio, associazione all’interno della quale si trova la Fipe, la Federazione italiana pubblici esercenti alla quale fanno parte migliaia di aziende, compresi bar e ristoranti. Ed è stato il presidente della Fipe Lino Stoppani a poche ore dalla conferma del protocollo ad alzare la voce per esprimere il proprio dissenso.
«Già pochi giorni fa auspicavamo che dopo aver tolto l’obbligo di Green pass e di far indossare le mascherine ai clienti all’aperto e al chiuso si continuasse lungo un percorso di accompagnamento verso la normalità - ha premesso Stoppani - Invece così non è stato. D’accordo che si tratta di un accordo pattizio, firmato dalla nostra associazione di rappresentanza, Confcommercio, ma personalmente confermare il protocollo sicurezza dal nostro punto di vista è un comportamento autolesionistico. Il nostro settore dall’inizio della pandemia ha subìto chiusure, limitazioni, imposizioni di onerosi protocolli sanitari. Sarebbe stato più giusto dare a ciascun imprenditore la possibilità di scegliere come agire in base alla tipologia della propria attività o agli spazi a disposizione. Così invece è l’ennesima imposizione che non fa altro che appesantire una ripresa che per il nostro settore è già alquanto deficitaria. Abbiamo infatti dovuto affrontare dapprima l’emergenza pandemica, poi l’inflazione e la crisi energetica. Avremmo quindi fatto volentieri a meno di prolungare questo accordo. Ora non ci resta che tenere duro e sperare che il 30 giugno arrivi al più presto».
Lino StoppaniEcco dove indossare le mascherine e quando sono obbligatorie
Negozi, supermercati, aziende private
Secondo il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro” è previsto «l’uso obbligatorio delle mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto» (non necessario nel caso di attività svolte da soli).
Ma le regole valgono solo per i lavoratori. Per i clienti la mascherina è invece soltanto «raccomandata», ma non c’è più obbligo.
Mascherina Ffp2 raccomandata negli uffici pubblici
Secondo la circolare firmata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta è raccomandata la Ffp2 per la pubblica amministrazione nei seguenti casi:
- per il personale che si trovi a contatto con il pubblico allo sportello e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive
- per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti
- nel corso di riunioni in presenza
- nel corso delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio)
- per coloro che condividano la stanza con personale cosidetto “fragile”
- in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie
- negli ascensori
- in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente
Per i clienti la mascherina è invece soltanto «raccomandata», ma non c’è più obbligo.
Scuole
Fino alla fine dell’anno scolastico gli studenti che hanno più di 6 anni devono indossare la mascherina chirurgica.
Sui trasporti vige ancora la mascherina Ffp2
Secondo l’ordinanza del ministro Speranza è obbligatorio indossare le mascherine
- aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
- treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
- autobus che collegano più di due regioni
- autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
- mezzi del trasporto pubblico locale o regionale: autobus, tram e metropolitane
- sullo scuolabus
Nei cinema, nei teatri, e nelle sale da concerto vale ancora la Ffp2
Secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza in vigore fino al 15 giugno è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2:
- per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati
Mascherina Ffp2 nei palazzetti ma non negli stadi
Negli stadi non c’è alcun obbligo mentre va indossata la Ffp2 «per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso» fino al 15 giugno.
Mascherina obbligatoria nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa
È obbligatorio indossare la mascherina chirurgica per utenti e ai visitatori di:
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
- strutture di ospitalità e lungodegenza
- residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. IAT
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