L'OLIO DI OLIVA?
L'EXTRA VERGINE
E'AMICO DEL FEGATO
Regolarmente, in particolare negli Stati Uniti, vengono riportate notizie sulle virtù di alcuni oli
di semi che risulterebbero assolutamente comparabili con quelle dell'olio extra vergine d'oliva. Si tratta, però, di informazioni prive di fondamento scientifico visto che sono proprio due ricerche realizzate presso la Columbia University e la California University a smentire questa ipotesi.
Il primo studio ha confrontato gli effetti su profilo lipidico e marcatori infiammatori di due diete, una ricca di olio d'oliva l’altra di olio di semi di lino. Ai partecipanti, divisi in due gruppi, sono stati dati 15 ml/giorno di olio di semi di lino o di olio d'oliva. La conclusione dei ricercatori è stata che il consumo quotidiano di olio di semi di lino non conferisce alcun beneficio salutistico rispetto a una dieta con olio d'oliva in giovani adulti.
Ancor più significativa la seconda ricerca, che ha messo a confronto olio di semi di mais e olio d'oliva nel contrastare i danni al fegato. In questo caso è stata indotta una fibrosi epatica in topi da laboratorio, che poi sono stati nutriti con olio di mais ed extra vergine d'oliva.
Il gruppo alimentato con olio d'oliva, al termine del periodo di prova, aveva un livello di fibrosi e di perossidazione lipidica decisamente inferiore rispetto a quello di una dieta ricca di olio di semi di mais.
Questo studio ha confermato i benefici dell'olio extra vergine contro i danni epatici cronici, grazie agli antiossidanti naturali. Non solo, l'olio di oliva fungerebbe pure da regolatore epatocellulare, modificando, in meglio, il metabolismo del nostro fegato.
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