Roma, scontrini irregolari
e conti falsati
10mila i controlli
delle Fiamme gialle
L’operazione della Guardia di finanza sui ristoranti di Roma
ha portato alla luce 457 casi di emissione di ricevute irregolari e 2.680 irregolarità per gli scontrini; 5.800 in totale le anomalie su 10.600 controlli. Alcuni gestori del centro storico nascondevano sotto la cassa un doppio misuratore fiscale
ha portato alla luce 457 casi di emissione di ricevute irregolari e 2.680 irregolarità per gli scontrini; 5.800 in totale le anomalie su 10.600 controlli. Alcuni gestori del centro storico nascondevano sotto la cassa un doppio misuratore fiscale
Scontrini irregolari, conti falsati, autorizzazioni inesistenti; ecco il quadro che la Guardia di Finanza, impegnata nel piano d'azione denominato “Jubilaeum”, si è trovata ad affrontare dopo una serie di controlli nei ristoranti del centro di Roma. Sono circa 5.800 (54,71%) le irregolarità riscontrate, su oltre 10.600 controlli effettuati dalle Fiamme gialle. Oltre a non avere le autorizzazioni previste dalla legge, e ad addebitare costi aggiuntivi ingiustificati ai clienti spacciandoli per il prezzo coperto, molti gestori per sfuggire al fisco hanno nascosto sotto la cassa un doppio misuratore fiscale.
«Oltre a quello autorizzato - spiegano i militari del I Gruppo che hanno effettuato i controlli - con cui venivano emessi gli scontrini per una parte irrisoria delle consumazioni ve ne era un altro, nascosto sotto il bancone, che permetteva all'esercente di consegnare ai clienti scontrini formalmente ineccepibili, ma in realtà privi di rilevanza fiscale, consentendo di evitare la contabilizzazione degli incassi effettivi». Così facendo sono stati occultati corrispettivi per 650mila euro.
E come se non bastasse il numero delle violazioni fiscali è in crescita: le cifre rilevate nei primi 5 mesi del 2016 coincidono con quelle relative ai primi 7 mesi del 2015. A Roma le irregolarità per le ricevute corrispondono al 64,82%, ovvero in 457 casi su 705 controlli; mentre per quanto riguarda gli scontrini si tratta di 2.680 irregolarità su 4.130 (64,89%).
Inoltre nel 2015 e nei primi cinque mesi del 2016 sono state formulate 117 proposte (di cui 40 riguardanti Roma) all'Agenzia delle entrate; a queste ha fatto seguito l'emanazione di 76 provvedimenti di chiusura delle attività (37 nella Capitale), in base alla normativa che prevede la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività nel caso di accertamento di 4 violazioni nell'arco di cinque anni.
«Oltre a quello autorizzato - spiegano i militari del I Gruppo che hanno effettuato i controlli - con cui venivano emessi gli scontrini per una parte irrisoria delle consumazioni ve ne era un altro, nascosto sotto il bancone, che permetteva all'esercente di consegnare ai clienti scontrini formalmente ineccepibili, ma in realtà privi di rilevanza fiscale, consentendo di evitare la contabilizzazione degli incassi effettivi». Così facendo sono stati occultati corrispettivi per 650mila euro.
E come se non bastasse il numero delle violazioni fiscali è in crescita: le cifre rilevate nei primi 5 mesi del 2016 coincidono con quelle relative ai primi 7 mesi del 2015. A Roma le irregolarità per le ricevute corrispondono al 64,82%, ovvero in 457 casi su 705 controlli; mentre per quanto riguarda gli scontrini si tratta di 2.680 irregolarità su 4.130 (64,89%).
Inoltre nel 2015 e nei primi cinque mesi del 2016 sono state formulate 117 proposte (di cui 40 riguardanti Roma) all'Agenzia delle entrate; a queste ha fatto seguito l'emanazione di 76 provvedimenti di chiusura delle attività (37 nella Capitale), in base alla normativa che prevede la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività nel caso di accertamento di 4 violazioni nell'arco di cinque anni.
Italiaatavola
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