PER IL SENSUALE LEONE
LE CARNI PIÙ SUCCULENTE
Agosto, è ALLE PORTE, ottavo mese del calendario giuliano, può essere paragonato a un palcoscenico maestoso
su
cui la Natura rappresenta il proprio spettacolo di opulenza e
generosità. I colori tenui ed evanescenti della primavera hanno ceduto
il posto a toni caldi e profondi, il vento dell'estate afosa ci avvolge
giorno e notte, l'aria, non più eterea, è quasi tangibile, e, a volte,
toglie il respiro. Il sol leone troneggia dall'alto quale re indiscusso,
e a poco servono i tentativi temporaleschi a rinfrescare l'atmosfera.
Ed
è proprio il Leone, re degli animali, l'animale totem del mese e i nati
in questo periodo ben ricalcano le orme della natura nel loro
carattere. Creativi e sensuali, autoritari nel privato come nel lavoro,
magnanimi con un pizzico di esibizionismo (la vita è un palcoscenico),
ambiziosi ed egocentrici, edonisti e passionali; i nostri leoncini amano
sentirsi ammirati e invidiati, non sopportano pari accanto a sé, ma una
schiera di collaboratori cui "concedere" generosamente il grande onore
di lavorare per una causa comune. Alla fine, però, il merito sarà solo
loro, come pure i frutti...non lo fanno coscientemente, ma è la loro
caratteristica che li rende amati prima e odiati alla fine.
Ottimisti
per natura, sono convinti che il destino riservi loro un futuro da re,
di essere, di diritto, destinati al comando e madre natura li rafforza
in questa convinzione conferendo loro una proverbiale salute
psico-fisica eccellente. L'ambizione di essere superiori li spinge ad
aborrire qualsiasi forma di debolezza o dipendenza: quasi assenti quindi
eccessi in campo alimentare e tossico-dipendenze (in particolar modo
l’alcool).
Il
desiderio di primeggiare li porta però ad essere perennemente in
attività con conseguente enorme dispendio energetico, compensato da un
sanissimo appetito per tutto ciò che è saporito, grasso e succulento.
Grande la passione per la carne, specie per arrosti e stufati, dai
sapori forti e invitanti, serviti con generosità e cura estetica;
mangiare è, infatti, non solo una necessità fisica, ma un momento per
mettersi in mostra, per godere della propria posizione sociale
assaporando con tutti i sensi.
Tavole
ricche e sontuose, porcellane pesanti con decorazioni auree, cristalli
barocchi, damaschi color zafferano e porpora; la più semplice colazione
diviene un momento importante della giornata, da assaporare con piacere e
ritualità.
Il
menù ricco ed elaborato; punto di forza i secondi a base di piatti di
carne ricercata o selvaggina raffinata, accompagnati da vini importanti e
sensuali (" Barolo Cerequio" di Michele Chiarlo, Piemonte), o pietanze a
base di pesce "nobile" quali branzini o San Piero o crostacei di
prestigio (gli scampi del golfo del Quarnero sono in massimo) serviti
magari con salse sapide e ricercate, annaffiate, per il massimo del
piacere, con un buon bicchiere di "Podium" (il Verdicchio del castello
di Jesi di Garofoli da Loreto).
Il
nostro Leone ama i finali importanti e di effetto: come non servirgli
quindi una zuppa inglese o un dolce quale la classica Sacher viennese
uniti a vini da dessert dai colori amaranto come un Recioto della
Valpolicella della cantina Tommasi in Verona.
La
ricchezza e l'opulenza hanno però il loro prezzo e il Leone paga con
disturbi cardiaci dovuti a un tasso di colesterolo molto al di sopra
della media; le coronarie mal sopportano le conseguenze di un
alimentazione ricca di grassi e un modo di mangiare frettoloso e
piuttosto ingordo.
Il
nostro consiglio è di passare a una dieta a base di ottimi bolliti
serviti magari con salse saporite ma leggere, a base di erbe spontanee
(salsa verde) e kren, o la salsa senape di Dijon; vanno bene anche le
carni ai ferri condite con il classico olio di oliva di prima
spremitura, prezzemolo e limone; verdure di stagione dai sapori genuini
ma ben definiti, preparate in modo da non alterare le proprietà
nutritive dei prodotti.
Per
mantenere il tono vitale ai massimi livelli risulta appropriata una
regolare cura a base di pappa reale, da effettuare nei mesi di marzo e
settembre e iniziare preferibilmente con la luna nuova; consigliati i
finocchi e la lattuga come verdure; infine tra la frutta sono ottimi i
fichi, le mele, i mirtilli, l’uva, per un costante apporto di fosfato di
magnesio, che curano crampi, convulsioni e spasmi muscolari ai quali il
nato nel segno del Leone è soggetto.
Daniela Mosena
ED ECCO LA PROPOSTA
PER L’OSPITE “LEONE”
Carpaccio al tartufo
L’Istria
è terra di tartufi, bianchi e neri, e la sua cucina ne fa largo uso
specialmente nella zona di Livide e dintorni. E ad agosto che si
cominciano a trovare i meno pregiati, quelli neri detti “scorzoni”.
Hanno un sapore delicato e promettente e, anche se non sono all’altezza
dei bianchi “miracoli d’autunno” - come li definiva Plinio – sono
egualmente preziosi “figli della terra” – come invece li chiamava
Cicerone. Ecco la semplice ricetta per far estasiare il nostro “Leone”.
Ingredienti (per quattro persone)
Uno
“scorzone” (va da sé che se avete il bianco è anche meglio) tagliato a
lamelle (più fini sono e più l’effetto è magico), quattro etti di
filetto di vitello, un cuore di sedano, 5° grammi di grana a scaglie
sottili, quattro cucchiai d’olio extra vergine d’oliva.
Preparazione
Tagliate
a fette sottilissime la carne e aggiungete: il cuore di sedano tagliato
a fette altrettanto sottili, le scaglie di formaggio e le lamelle di
tartufo. Condite con l’olio, a piacere, e sale quanto basta. Un
abbinamento facile: un DOGAJOLO ROSATO DELLA CARPINETO.
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