mercoledì 20 luglio 2016

LA NUOVA RISTORAZIONE SI FA ANCHE COI DOLCI E PIZZE

La nuova ristorazione 
si fa anche con dolci e pizze


Non vogliamo fare la pubblicità a nessuno.
Nel caso specifico, poi, non ne ha certo bisogno. Ma la nuova pasticceria aperta in Costiera Amalfitana da Sal De Riso non è certo un locale che lascia indifferenti. Non è solo una pasticceria, il nome è anzi riduttivo. Di fatto rappresenta un nuovo modo, intelligente, per dare una prospettiva più certa al mondo del fuori casa italiano che non vuole rinunciare alla qualità e alla tradizione.
 Per molti versi è la vera alternativa ai fast food di tendenza americana che hanno imbastardito il nostro modo di mangiare, il gusto delle giovani generazioni e, aspetto da non sottovalutare, aperto la strada a seri problemi di alimentazione.

Altro che l’asfittico panino con le patatine di McDonald’s. In un unico punto vendita si possono degustare un po’ tutti i principali elementi che danno senso allo stile italiano a tavola. Dolci e cocktail, ma anche pizze classiche o gourmet e tante specialità dalla cucina del bistrot. Pasticceria, gelateria, cucina della tradizione e pizza hanno precise aree e nell’insieme c’è una proposta unitaria e interessante, capace di ridare un senso vero alla figura del cuoco, comprese le versioni pasticcere, pizzaiolo o gelatiere. 



Un mix tutt’altro che banale, che ha il pregio di dare il giusto valore ai diversi aspetti della professione del cuoco. E che nel caso italiano supera divisioni stupide quanto incomprensibili.

Sul piano aziendale una simile organizzazione richiede una gestione non certo semplice, ma considerando la sfida con altre modalità di alimentazione, questa è una partita che offre opportunità davvero interessanti. Al posto dei limitanti hamburger o dei sushi, un locale che offre molte delle specialità tipiche italiane apre la strada a prospettive interessanti. Tanto più se si tiene conto che oggi i dolci e i gelati tendono sempre più ad alleggerirsi e a contenere meno zuccheri, avvicinandosi a pasti completi e sani.

E che la pizza abbia un ruolo a fianco di dolci o a piatti della cucina ufficiale è un altro passaggio importante che conferma come la tendenza sia quella di riunire e semplificare. E in questa logica un format di questo tipo rappresenta anche una scelta strategica per fare fronte alle tendenze verso uno sfoltimento del numero dei locali dove si mangia (in Italia sono troppi), a tutto vantaggio di strutture più organizzate, moderne, efficienti e attente alla qualità e alla sicurezza alimentare.

Per concludere, se dovessimo immaginare la Ristorazione italiana dei prossimi anni, certamente un format di questo tipo potrebbe avere un largo spazio a fianco dei ristoranti gourmet, delle trattorie e degli agriturismi. Solo così si potrà invertire la tendenza dei fast food e delle ristorazioni industriali in franchising. Mangiare fuori casa non è come comprare un paio di mutande...
Alberto Lupini
direttore Italiaatavola

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